24/08/2011 23:26 CEST - L'ARGOMENTO

Dieta gluten-free: serve davvero?

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Per mettere un po’ d’ordine tra le varie dicerie che circolano sui benefici o meno di una dieta senza glutine, quella che avrebbe contribuito alla super annata di Novak Djokovic, la rivista americana “Tennis” ha interpellato un’esperta in materia: Cynthia Sass è la consulente dietologa per la squadra di baseball MLB dei Tampa Bay Rays e per la compagine di hockey NHL dei New York Rangers, nonché alimentarista specializzata in dietologia sportiva. Questa la sua opinione sulle diete senza glutine. (Va. Gi)

Si è fatto un gran parlare di recente del fatto che Novak Djokovic abbia attribuito una parte dei suoi successi alla rinuncia nella sua dieta al glutine, un tipo di proteina che si trova naturalmente nel grano, nella segala e nell’orzo. Date le straordinarie prestazioni di Djokovic durante questa stagione, molti atleti hanno iniziato a chiedersi se non fosse meglio anche per loro lasciar perdere la “ciambella” mattutina, dimenticarsi dei panini e dire addio alle linguine. Tuttavia eliminare il glutine dalla dieta non è così semplice. Ecco alcuni dei pro e dei contro

PRO
Per le persone che soffrono di celiachia, eliminare il glutine è un obbligo. Per chi è vittima di questo disordine digestivo anche una minima dose di glutine dà il via ad una reazione che porta il sistema immunitario a distruggere i villi intestinali, quelle sottili protuberanze allineate all’interno dell’intestino tenue. Quando svolgono la loro funzione, i villi aiutano ad assorbire i principi nutritivi attraverso la parete intestinale e li immettono nella circolazione sanguigna. Quando invece sono danneggiati, ciò porta ad una malnutrizione cronica. Secondo l’Istituto Nazionale di Sanità [National Institute of Health] circa un americano ogni 133 è celiaco. Tuttavia, studi recenti hanno confermato che alcune persone che risultano negative al test per la celiachia presentano sintomi similari, che scompaiono se il glutine viene eliminato dalla dieta. La condizione, nota come NCGI [Non-Celiac Gluten Intolerant], non coinvolge il sistema immunitario o i villi intestinali, ma i soggetti che ne soffrono possono presentare sintomi simili a quelli dell’influenza, diarrea, reflusso di acidi, spossatezza e perdita di peso.
Se si ha una forma non diagnosticata di celiachia oppure NCGI, rimuovere il glutine dalla dieta migliora il livello di energia e la prestazione atletica. Il problema è che la diagnosi della celiachia è complicata. Se i risultati di un esame del sangue sono negativi ma si sospetta ugualmente la presenza della condizione, il passo successivo è una biopsia intestinale per verificare lo stato di salute dei villi. Al momento non esistono test conclusivi per la NCGI.

CONTRO
Eliminare il glutine dalla dieta quando non ne esiste la necessità può essere deprimente. In aggiunta ai vari cereali, il glutine è presente in molti condimenti per insalate, salse, e nella birra. Adottare una dieta priva di glutine, soprattutto se si pratica un’astinenza totale, richiede una curva di apprendimento molto ripida ed una grande applicazione, soprattutto per atleti che hanno bisogno di consumare abbastanza carboidrati per fornire abbastanza energia ai muscoli. Il riso integrale, quello selvatico, il mais, la quinoa, l’amaranto, il grano saraceno, il miglio e il tef sono tra i cereali integrali permessi. Sono solitamente adoperati per produrre i pani alternativi, i cereali ed altri alimenti base che oggi si possono trovare nei supermercati tradizionali. Se il corpo non è intollerante al glutine, tuttavia, rimuoverlo completamente dalla dieta può non offrire alcun vantaggio nutrizionale o beneficio nelle prestazioni.

Vanni Gibertini