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06/09/2011 04:29 CEST - US OPEN

Serena tra Spike Lee e Karaoke

TENNIS - L'interessante conferenza stampa di Serena Williams dopo la vittoria con la Ivanovic. L'amicizia con Spike Lee, presente nel suo box, e la stanza per il karaoke che la mette in difficoltà quando deve mettere da parte qualche trofeo. "E' bello cantare fino alle 8 del mattino. Mi dedico ai successi degli anni 80 e 90, ma la mia preferita è Rihanna". Una Serena sicura di sè: "Non so se sono la migliore. Ma penso di si". Trad. a cura di Paolo Giua

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I: Puoi descrivere la battaglia che hai dovuto affrontare oggi?
S.Williams: Ho pensato che lei abbia giocato davvero bene. Credo che avremmo potuto giocare entrambe un po’ meglio a causa delle condizioni. Ma credo che tutte e due stessimo cercando di fare del nostro meglio.

I: Dopo il tuo successo in questa estate, quanto sono state confermate le tua attese venendo qui, dal tuo gioco dei giorni scorsi?
S.Williams: Okay. Lo sai, sono ancora dentro al torneo, quindi è abbastanza buono. Lo sai, io sono venuta qui, semplicemente cercando si fare del mio meglio. Non voglio arrivare al vertice troppo presto.

I: Che cosa ti ha soddisfatto maggiormente?
S.Williams: Credo che il mio movimento sia stato molto buono, ma oltre a quello, ci sono molte cose che posso migliorare.

I: Quanto era “funky” là fuori?
S.Williams: Era davvero pazzesco. Non cercavo il vincente ad ogni punto. Ho cercato solamente di farla finita perché era così ventoso. Era come...wow. E’ stato davvero difficile.

I: Diversamente da qualsiasi altro stadio?
S.Williams: Sì. C’erano delle specie di turbini laggiù. Ma, lo sai, devi saper vincere in tutti i tipi di condizioni.

I: Molti giocatori parlano del ranking. Ti preoccupi di ciò, che questo è lo Us Open?
S.Williams: Sì, non ci penso troppo. Non ho giocato per un anno, quindi credo che sia abbastanza incredibile che io sia 28esima sopo solo 5 tornei, quindi…Se significa qualcosa, lo vedo come un fatto abbastanza “cool”.

I: Ancora, qualche anno fa, durante il circuito europeo, quando un’altra giocatrice era n°1, tu dicesti “Hey, lo sappiamo tutti chi è la vera n°1”. Credi che la situazione sia la stessa?
S.Williams: Non lo so. Non lo so. Come non lo so se sono lo migliore o meno. Io credo di esserlo e credo che anche tante altre ragazze, donne nello spogliatoio, credano di esserlo anche loro, com’è giusto che sia. Se stai parlando di fiducia in se stessi, allora sì.

I: Quanto conosci bene Spike Lee?
S.Williams: Conosco Spike davvero, davvero bene. Siamo davvero buoni amici. Ci troviamo sempre in Florida. Cerchiamo sempre di fare pranzi o cene insieme. I suoi genitori effettivamente vivono a Palm Beach, che è letteralmente in fondo alla strada. Sono stata là qualche volta. Lui e sua moglie sono grandiosi.

I: Lui gioca?
S.Williams: Sì, lo fa. Abbiamo giocato una o due volte insieme. E’ bravo.

I: Il tuo obiettivo era essere n°1 o era vincere i tornei e il ranking sarebbe arrivato di conseguenza?
S.Williams: Il mio obiettivo è sempre vincere i tornei, e il ranking arriverà di seguito, lo sai, perché per me contano i titoli e le cose del genere. Lo sai, il ranking sarà lì. Io ci arriverò. Non puoi tenere il ranking con te quando ti ritiri, ma puoi assolutamente portarti a casa i titoli e i tornei.

I: Il film preferito di Spike Lee?
S.Williams: Non so. Non voglio dirlo. Credo che si arrabbierebbe.

I: Hai fatto il primo punto del match con un ace. Nel secondo lei ha risposto a quel servizio trasformandolo in un vincente. E’ stata per te una sorta di sveglia?
S.Williams: No. Effettivamente l’ultima volta che ho giocato con lei era in Dubai. E’stato anni fai. Ma lei giocava in modo simile, quindi me lo aspettavo abbastanza.

I: La sconfitta con la Bartoli a Wimbledon ti è servita da motivazione?
S.Williams: Sì, decisamente. Io intendo, la Bartoli è una grande giocatrice. Io avevo pensato che lei avesse giocato davvero bene in quel match. Ma io avevo anche pensato che avrei potuto far meglio, prepararmi meglio e fare molte altre cose meglio. Quindi, sì.

I: Hai parlato di titoli. Ci sono ancora due giocatrici, Venus e Kim, che hanno ancora più titoli di te. Questo ti motiva?
S.Williams: Io credo di non avere più spazio. Io intendo, io ho una nuova casa a L.A. e ho creato là una sala karaoke, quindi non posso mettere i trofei in essa. Nell’altra area, la stanza degli uomini, è tutto decorato con vecchi oggetti che ho comprato in un mercatino delle pulci, ed è davvero “cool”. In Florida, scordatelo. Io e Venus, semplicemente non c’è più spazio. Mi piacerebbe continuare a vincerli. Ma noi siamo nella situazione tipo “Oh, e cosa ne facciamo di questo ora?”

I: Sembra che non ci sia alcuna parte del tuo gioco che abbia bisogno di lavoro al momento. Non sembri avere una debolezza ora. Nella tua mente, c’è qualcosa in particolare che ti piacerebbe migliorare?
S.Williams: Credo che ci sia davvero tanto che io possa fare meglio. Io credo, ad essere onesti, di non essere completamente soddisfatta di come ho giocato negli ultimi due match. Avrei potuto giocare molto meglio, quindi c’è tanto in cui posso migliorare.

I: Ti sei sentita che avresti potuto giocare un colpo in particolare meglio o che avresti potuto competere genericamente meglio?
S.Williams: in definitiva un paio di colpi e giocare generalmente meglio, sì.

I: Tornando a Spike Lee, com’è sul campo quando sta colpendo una palla da tennis?
S.Williams: Lui è pazzo. Vuole vincere più di quanto voglia io. Lui fa come “Colpisci verso di me davvero forte” io sono come “Non posso colpire verso di te davvero forte, romperei la racchetta”, lui “No, vai il più duro possibile”, io “Davvero?”.
Lui è davvero bravo, Lui è davvero davvero intenso, sono un po’ intimidita. Calmati, calmati.

I: Può essere così divertente com’è sullo schermo?
S.Williams: Lui adore i dibattiti. Ogni volta che siamo a cena, lui cerca il dibattito. Tu devi farne parte e prenderne un pezzo. Io cerco sempre di prendere la parte opposta, così può essere solo un dibattito. Eppure è divertente. Io lo adoro.

I: Ana ha detto che eri intimidatoria. Hai cercato di esserlo?
S.Williams: Sì. Io sono uscita la, ho fatto la “Crip walk” e ho cercato di intimidirla (ride).
No, non ci ho provato. Io sono semplicemente così. Io sono chi sono. Non lo so se sono intimidatoria o meno. Io sono solamente me stessa.

I: Cosa succede nella sala karaoke? Ci vai e canti tu stessa?
S.Williams: Bella domanda. Noi cantiamo fuori dal cuore. Abbiamo cantato fino alle 8 della mattina. Era come “Oddio, sta salendo il sole. Noi continuiamo a cantare e cantare e cantare. E’ magico.

I: Cose nuove, cose vecchie?
S.Williams: Tutto. Io sono bravo negli ’80 e ’90. A volte parto violentando qualcuna delle canzoni più recenti. Dipende da cosa viene fuori. La mia preferita del karaoke è assolutamente Rihanna. E’ la mia artista preferita per il karaoke.

I: C’è un video di te che lo fai?
S.Williams: Se c’è un video (ride)? Ne metterò qualcuno sul mio sito web. Cioè, sono un po’ nervosa perché la mia voce non è proprio il meglio. Le mie performance sono le migliori. Faccio una routine completa. E’ affascinante.

I: Continui a dire di essere contenta di essere qui. A quale punto della seconda settimana devi arrivare per definirti contenta?
S.Williams: Direi che abbiamo passato quel punto. Nel mio subconscio, nel retro della mia mente, io sono una persona che odia davvero perdere. Io metto molto lavoro in questo. Una sconfitta sarebbe deludente. Comunque, non posso essere troppo arrabbiata. E’ molto importante per me guardare la montagna e continuare a scalarla, senza scoraggiarmi.

I: Hai parlato poco fa del tuo movimento. Quando ti sei accorta che iniziava a tornare al meglio da quando sei rientrata a Giugno?
S.Williams: Uhm, non lo so. Quando ero a Toronto, sentivo di muovermi bene. Quel campo era davvero lento, quindi mi ha permesso di muovermi abbastanza bene. Quindi probabilmente lì.

I: Senti di muoverti tanto bene quanto gli anni scorsi a questo punto dell’anno?
S.Williams: Probabilmente sì. Sì.

I: Quali sono le chiavi del tuo servizio e in che modo descriveresti ciò come arma nel tuo gioco?
S.Williams: Il mio servizio, credo semplicemente di avere confidenza in quel colpo. E’ un’arma. Io sono come “Okay, sto per servire un ace là. Io colpisco un ace. Okay, un ace sul “T”. Ecco come servo.

I: Come ci riesci?
S.Williams: Onestamente non lo so. Non lo so. Ora, non sempre accade. Come nell’ultimo gioco di oggi, ho pensato “Su, spero di colpire 4 ace” e ciò non è accaduto. Ma, uhm, sì, non so. E’ ciò che io chiamo confidenza.

I: Quando vedi filmati del tuo servizio, cosa ti passa in mente quando li guardi?
S.Williams: Mi sento pigra. Mi sento come se non facessi molto e andassi lenta, e all’improvviso colpissi. Io guardo al servizio di Venus, credo che sia drasticamente differente. Io penso soltanto a tutte le volte che abbiamo servito assieme, l’abbiamo fatto in maniere differenti. E’ un qualcosa di strano

I: cosa credi che ti renda così efficace?
S.Williams: La consistenza. Non colpisco a 120 miglia ogni volta. Io intendo, potrei, ma non lo faccio.

I: Quindi tu hai detto che stai semplicemente continuando a scalare la montagna. E’ una montagna più simile all’Everest o alla Henman Hill?
S.Williams: No, credo che sia un monte più grosso, tipo l’Everest. E’ un qualcosa che puoi sempre raggiungere e conquistare, sia che io stia giocando a tennis, sia che io stia facendo altro. Non voglio mai raggiungere la vetta della montagna. Voglio sempre poter raggiungere qualcosa in più…mi piace.

I: Andrai a vedere qualche sport con Spike?
S.Williams: E’ un’altra cosa su cui abbia discusso. Io sono una fan dei Miami Heat e dei Dolphins. Lui tifa i Knicks. Noi discutiamo sempre su quello.

Traduzione a cura di Paolo Giua

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