01/09/2011 17:17 CEST - US OPEN 2011

NY: la grande Mela: Il Metropolitan

TENNIS - 3a parte della rubrica che vi accompagnerà nel corso dei 14 giorni del torneo facendovi scoprire una parte della città e rendovi partecipi della nostra trasferta oltreoceano. Curiosità, immagini, approfondimenti su una delle metropoli più belle del mondo. Oggi il Metropolitan Museum of Art. Da New York City Giacomo Fazio

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Metropolitan

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Con circa tre milioni di opere e oggetti d'arte, il Metropolitan Museum of Art è così grande che risulta impossibile vedere tutto in un giorno. Le collezioni del Met ripercorrono gli ultimi 5000 anni, ma i pezzi forti sono le sculture, le arti decorative, i dipinti europei e i reperti egizi. Potete ritenervi dei geni se riuscite a visitarlo senza trovarvi disorientati alli'interno di questo labirinto.

Arte egizia - E' stata realizzata un'intera ala per ospitare il tempio di Dendur, costruito nel 15 a.C. dall'imperatore romano Augusto. Le incisioni nelle pareti di pietra arenaria onorano gli dei e le dee egizie e nubiane (sono visibili anche i nomi intagliati dei turisti europei dei primi anni del XIX secolo). .

Arte greca e romana - La statua di un Kouros è una delle sculture più belle dell'intera collezione. Sette rari affreschi del Cubiculum di Boscoreale, una stanza proveniente da una villa nei pressi di Pompei e altri reperti romani sono nuovamente visibili al pubblico dopo la ristrutturazione delle gallerie completata nel 2007.

Arte asiatica - Buddha di ogni tipo e materiale. Una delle opere più sorprendenti è l'Avalokiteshvara, il Bodhisattva dell'Infinita Compassione, seduto con reale eleganza.

Dipinti rinascimentali - I dipinti di Giotto, Fra' Filippo Lippi, Raffaello e altri artisti sono esposti nelle gallerie della sezione italiana. La Crocifissione, Il giorno del giudizio di Jan van Eyck. Danza di contadini di Pieter Bruegel il Vecchio.

Dipinti europei del XVII e XVIII secolo - Le opere di Rembrandt, compreso un famoso autoritratto. Da non perdere Ragazza che si lava di Johannes Vermeer e II ratto delle sabine di Nicholas Poussin.