20/02/2012 03:19 CEST - ATP San Jose
Raonic si conferma a San Jose
TENNIS - Milos Raonic difende il titolo a San Jose. In finale supera l'uzbeko Denis Istomin 7-6 6-2 in 79 minuti. Il punteggio è lo stesso della semifinale vinta contro Ryan Harrison. Il canadese cede appena quattro punti al servizio in tutto il match e conquista così il terzo titolo in carriera. In più, mostra una calma che va ben oltre la sua età. Luca De Gaspari
Non capita spesso che un ragazzo di 21 anni difenda con successo un titolo ATP conquistato l’anno precedente, di solito significa che il ragazzo ha un brillante futuro; sembra essere il caso di Milos Raonic che battendo Denis Istomin ha bissato il successo dello scorso anno all’ATP 250 di San José in California che gioca indoor su cemento. Il punteggio finale di 7-6 (3) 6-2 è esattamente lo stesso con cui il canadese aveva battuto il giovane americano Ryan Harrison nella semifinale di ieri e persino la durata del match è stata pressoché identica, un’ora e 19 minuti.
Quello che lo scoreboard non spiega, però è l’assoluto dominio che il vincitore ha esercitato al servizio, un autentico incubo per il suo avversario. Non sono tanto i 7 ace finali o la percentuale di prime buona ma non straordinaria (63%) a sorprendere ma la varietà, la precisione chirurgica e la velocità supersonica che il ragazzo ha saputo imprimere alla palla. A fine match Istomin avrà raccolto la miseria di quattro punti sul servizio dell’avversario, senza mai neppure sfiorare i vantaggi, tanto meno una palla break.
Nel primo set però, la fortuna del giocatore uzbeko è che neppure il suo avversario canadese riesce ad arrivare vicino a strappargli il servizio: le condizioni di gioco sono piuttosto rapide e gli scambi si risolvono altrettanto rapidamente spesso a rimorchio del servizio. Si arriva dunque inevitabilmente al tie-break con Raonic che fin lì comunque aveva dimostrato la sua superiorità conquistando sette punti in più del suo avversario; potendo contare sull’arma letale di un servizio straordinario, il canadese domina il Tie-Break salendo 6-1 (paradossalmente, perdendo l’unico punto sul suo servizio) prima di chiudere per 7-3: è proprio il set point che fotografa l’ingiocabilità della battuta del canadese.
Raonic serve un ace a uscire da sinistra alla stratosferica velocità di 145 miglia l’ora ( 233 Km/h). il giocatore originario del Montenegro sale così a 8 tie-break su 8 in carriera, nel torneo californiano e questo record è facilmente spiegabile con la pressione che mette al suo avversario, consapevole di non poter cedere neppure un punto al servizio se vuole sperare di conquistare il set.
Il set vinto ovviamente scioglie ancora di più il gioco di Raonic, che nel terzo gioco della seconda partita arriva finalmente a palla break, andando quindi a segno alla prima occasione. La partita finisce di fatto qui, con Istomin che conquisterà la cifra non proprio straordinaria di un punto in risposta nel secondo set, incapace di trovare la benché minima soluzione al servizio dell’avversario. Raonic ha fretta di chiudere e strappa di nuovo il servizio all’uzbeko chiudendo la pratica.
Per il giovane canadese è già il 2° titolo stagionale dopo quello di Chennai del mese scorso e dunque il 3° in carriera con questo bis californiano. Il ragazzo ha mostrato ottimi fondamentali da fondo e una mobilità notevolissima data l’altezza (1,95m) ma soprattutto ha mostrato un servizio che mantenendo continuità potrebbe diventare uno dei colpi più devastanti del circuito mondiale. A tutto ciò si aggiunge una compostezza e una calma in campo che vanno ben oltre la sua età. Ora diventa preoccupante (per gli altri giocatori) pensare a quanto ancora possa migliorare….
Luca De Gaspari
