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29/02/2012 12:54 CEST - ATP Dubai

Murray vince ma non brilla

TENNIS - Andy Murray supera Berrer 63 46 64 al primo turno dell'ATP 500 di Dubai. Non ha certo giocato bene, lo scozzese, che ha subito cinque break e commesso troppi errori. Buona partita del tedesco, ex numero 42 del mondo, cui però è mancato il servizio nel momento decisivo. Cipolla batte Ljubicic in due set. Federer in sessione serale. Alessandro Mastroluca

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Murray non ha perso. Ma questa è praticamente l’unica nota positiva nel 6-3 4-6 6-4 a Michael Berrer. Che lo scozzese non sia in giornata lo si capisce dal primo game. Berrer attacca su ogni risposta, chiude bene il campo, scende a rete ogni volta che può. Il piano è chiaro, e a lungo anche ben applicato. Murray salva tre palle break, ma alla quarta deve cedere dopo una schermaglia a rete chiusa con una volée larga.

Immediato, però, arriva il controbreak, a 30. “Muzza” non incide troppo col servizio: 66% di prime, con il 63% di punti. Il mancino Berrer, sceso al n.116 del mondo (ma ha un best ranking di n.42) riesce a spingere bene sulla diagonale sinistra, dritto contro rovescio, e si procura altre due palle break nel sesto game. Murray prima litiga col rovescio, poi trova un servizio vincente e un passante in corsa che aprono un parziale di 12 punti a 1 che portano lo scozzese a breakare e salire 5-2. Lo scozzese chiude il set 6-3 con un passante stretto di rovescio pur mettendo in campo appena due prime su cinque punti.

È un Murray incostante e un po’ frustrato, che non riesce a incidere come vorrebbe, che non riesce a muovere l’avversario come dovrebbe. Eppure, quando infila il passante lungolinea che gli vale il break del 3-2, il destino del match sembra segnato. E invece no. Perché il tedesco trova l’immediato controbreak, vede sfumare due palle per allungare 5-3 (la seconda con una risposta tanto affrettata quanto imprecisa), ma riesce comunque a firmare il secondo break al decimo game e vincere il primo set nei tre match giocati contro il numero 4 del mondo.

Nella seconda parte del set, il tedesco ha vinto gran parte degli scambi medio-lunghi, dato che basta da solo a spiegare le difficoltà dello scozzese e la lucidità del tedesco. Si procede a strappi, nessuno riesce a firmare l’allungo decisivo e prendere il controllo degli scambi. Nei primi quattro game dl terzo, Berrer strappa due volte il servizio a 15 (la seconda anche grazie a due doppi falli, i primi del match, di fila da parte di Murray) e due volte lo perde a 30. Il punteggio segue i turni di battuta fino al nono game, quando lo scozzese con una risposta aggressiva costringe Berrer all’errore e converte la seconda palla break prima di chiudere il match con due servizi vincenti.

Bella vittoria per Flavio Cipolla, che elimina 6-2 7-5 Ivan Ljubicic. Il croato aveva vinto l'unico precedente confronto, a Roma. L'azzurro trova il break in avvio mentre a Ljubo manca la consueta efficacia al servizio. Nel primo set chiude con un modesto 46% di prime in campo e appena quattro ace. Cipolla salva due palle break e nel finale strappa il servizio al croato per la seconda volta chiudendo così il set.

Anche nel secondo, Cipolla appare più lucido. Si porta 0-30 nel quinto game, sul servizio di Ljubicic, e finisce per strappare il break e firmare il sorpasso. Sul 5-4, però, servendo per il match, macchia un po' la sua partita cedendo il servizio. Ma Ljubo ricambia subito la cortesia, aggiungendo due doppi falli nel game. E alla seconda occasione, Flavio non trema. Al prossimo turno affronterà Tipsarevic o Kunytsin.

Nel secondo match della sessione diurna, Tsonga passa 7-6 6-4 su Baghdatis. Ma il cipriota può nutrire più di qualche rimpianto. Nel primo set tiene bene gli scambi mentre il francese alterna buone soluzioni a errori piuttosto difficili da spiegare. E' Tsonga a perdere per primo il servizio, per giunta a zero, nel nono game. Baghdatis, però, non trova di meglio che restituire la cortesia: 5-5. Il tiebreak è un monologo di Tsonga che allunga 6-2 prima di costringere il cipriota al definitivo errore di rovescio.

Basta un break a decidere il secondo set. Lo firma Tsonga nel quinto game. Ma il parziale non procede certo in discesa per il numero 5 del mondo. Salva due palle break nel sesto game (la seconda con una bella combinazxione servizio-diritto) e altrettante nel successivo turno di servizio. Nel decimo gioco spreca i primi due match point sbagliando due attacchi di dritto non impossibili e regala anche una palla break a Baghdatis. Non la sfrutta, però, il cipriota, che mette largo un drop a campo aperto e si volta verso il suo angolo dicendo: "Sono matto!". Non avrà altre occasioni per far girare la partita.

Alessandro Mastroluca

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