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28/02/2012 14:08 CEST - MONDO CHALLENGER

La Russia punta su Evgeny Donskoy

TENNIS - Il giovane promettente moscovita si conferma “letale” in Marocco andando a cogliere il suo secondo successo challenger. Adrian Ungur, sconfitto in finale, si consola con l’ingresso fra i top 100. L’olandese Igor Sijsling piega la concorrenza a Wolfsburg, dove si mette in luce l’ex protagonista a livello Junior Jerzy Janowicz. Luca Labadini

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Wolkswagen Atp Challenger
Wolfsburg, Germany
February 20-26, 2012
Surface: Carpet Indoor
Main Draw: 32
€30,000+H

Igor Sijsling non si ferma e va a cogliere il suo secondo titolo challenger nell’ultimo mese, bissando il successo francese di Quimper. La parabola di questo 24enne di Amsterdam era iniziata nel migliore dei modi nel 2006 quando, a soli 18 anni e dal lontanissimo numero 477, seppe portarsi a casa il titolo del torneo di Saransk, in Russia, centrando anche l’ingresso fra i primi 300 del ranking. Sembrava l’abbrivio verso una promettente carriera, prima che un serio infortunio alla spalla lo costrinse a due interventi chirurgici, e a veder ridimensionate le sue ambizioni. Tennista a tutto campo, ha probabilmente nel rovescio ad una mano il suo colpo migliore. A Wolfsburg, nella finale del torneo di “casa Wolkswagen”, Sijsling, che con questo exploit balza al n.130 del ranking, ha seriamente rischiato di doversi accontentare della piazza d’onore, avendo dovuto annullare in finale ben quattro match point al suo avversario, Jerzy Janowicz. Il 21enne polacco ha conosciuto un complicato passaggio nel mondo pro, ma sembra aver intrapreso la strada giusta, rialimentando speranze derivate dai suoi eccellenti risultati a livello junior (finale degli Us Open nel 2007 e del Roland Garros nel 2008). Giunto alla sua terza finale a livello challenger, ripartirà dal n.205. Giungono segnali di ripresa anche da due tennisti dotati di ottimo potenziale ma perseguitati da ripetuti infortuni come il russo-kazako Evgeny Korolev (n.269), ex top 50 e “killer” di Thomas Berdych negli Australian Open del 2010, e il bosniaco Amer Delic (n.178), tornato a rappresentare il proprio Paese dopo aver gareggiato sino al 2009 con i colori Usa, dove si è trasferito all’età di 16 anni. Per entrambi una confortante semifinale. Korolev, finalista lo scorso anno all’Harbour di Milano, si è tolto la soddisfazione di privare della manifestazione la prima testa di serie, l’olandese Thomas Schoorel, dopo essere partito dalle qualificazioni. Ha sorprendentemente ottenuto l’accesso al main draw anche Luca Vanni, vincitore al turno decisivo sul più quotato Andrea Arnaboldi.

Primo turno
(4)Frank Dancevic (CAN) d. (q)Luca Vanni (ITA) 7-5 6-4

Quarti di finale
(q)Evgeny Korolev (KAZ) d. (1)Thomas Schoorel (NED) 5-7 6-4 6-3
Jerzy Janowicz (POL) d. (4)Frank Dancevic (CAN) 7-6(3) 5-3 ret.
(7)Amer Delic (BIH) d. Peter Gojowczyk (GER) 4-6 7-6(6) 6-3
(2)Igor Sijsling (NED) d. Peter Torebko (GER) 6-2 6-3

Semifinali
Jerzy Janowicz (POL) d. (q)Evgeny Korolev (KAZ) 6-3 6-7(5) 6-4
(2)Igor Sijsling (NED) d. (7)Amer Delic (BIH) 7-6(3) 6-3

Finale
(2)Igor Sijsling (NED) d. Jerzy Janowicz (POL) 4-6 6-3 7-6(9)

Morocco Tennis Tour
Meknes, Morocco
February 20-26, 2012
Surface: Clay
Main Draw: 32
€30,000+H

Secondo titolo challenger per Evgeny Donskoy. Ancora sulla terra, in Marocco, e nel mese di febbraio. Curiose ricorrenze per il 21enne russo, che in queste condizioni sembra trovare le condizioni ideali per sfoderare il meglio del suo repertorio. Dopo la sua prima volta a Casablanca esattamente dodici mesi fa, occasione in cui, dopo aver guadagnato il tabellone principale nelle qualificazioni, superò in finale il nostro Alessio Di Mauro, il moscovita ha concesso il bis a Meknes, mettendo la firma alla prima tappa del “Morocco Tennis Tour”. Lo sloveno Aljaz Bedene (n.163), a livello quarti di finale, è stato l’unico avversario a strappargli un set e a provare a scalfire le certezze di Donskoy, la cui vittoria finale non è parsa mai in discussione. Nell’atto conclusivo si pensava che la prima testa di serie, Adrian Ungur, potesse opporre una strenua resistenza, invece anche la finale è stata senza storia. A causa del cambiamento di data dei due eventi marocchini rispetto allo scorso anno, al russo scadevano i punti della vittoria di Casablanca proprio questa settimana, che pertanto lo vede salire di un solo gradino rispetto a sette giorni fa, al n.137, comunque suo nuovo primato personale. Nella stessa località, tuttavia, sarà regolarmente ai nastri di partenza questa settimana, diventando inevitabilmente il protagonista su cui verranno puntati i proiettori e, di conseguenza, l’uomo da battere. Sinora, anche a causa della sua formazione spagnola, si è dimostrato decisamente più competitivo sul rosso, ma per lui ad inizio mese era giunta anche una semifinale sul veloce di Quimper, dove sbarrò la strada ai francesi Arnaud Clement e Paul-Henri Mathieu. Avendo disputato due soli match nel main draw dei tornei del circuito maggiore, Donskoy ha sinora costruito la sua classifica nel mondo challenger, ma il suo efficace rovescio a due mani sembra ormai pronto a misurarsi anche fra i grandi, e un suo ingresso fra i primi 100 ormai imminente. Chi può già festeggiare questo medesimo traguardo (n.98, best ranking) è il romeno “di Firenze” Adrian Ungur, la cui delusione per la seconda finale persa in poche settimane, dopo quella di Bucamaranga, viene ampiamente ricompensata con la sua nuova classifica. A 27 anni, l’allievo di Fabrizio Fanucci ha finalmente centrato l’obiettivo di una vita. Sta mostrando interessanti progressi il 22enne portoghese Joao Sousa, semifinalista e neo n.170 delle classifiche mondiali, che assieme all’ancor più promettente Gastao Elias potrebbe garantire qualche soddisfazione al movimento lusitano. Continua a steccare, invece, il tennis italiano. Tra Alessio Di Mauro, Matteo Viola ,Gianluca Naso e Simone Vagnozzi, solamente quest’ultimo, opposto ad una wild card locale, è stato in grado di accedere al secondo turno. L’unica buona notizia giunge da Alberto Brizzi, bravo a passare le qualificazioni e a superare un duro ostacolo rappresentato dal francese Guillaume Rufin.

Primo turno
(1)Adrian Ungur (ROU) d. Alessio Di Mauro (ITA) 6-2 6-4
Aljaz Bedene (SLO) d. (6)Matteo Viola (ITA) 6-4 6-2
(5)Jan Hajek (CZE) d. Gianluca Naso (ITA) 6-1 6-2
(q)Alberto Brizzi (ITA) d. Guillaume Rufin (FRA) 7-6(7) 6-3
Simone Vagnozzi (ITA) d. (WC)Omar Erramy (MAR) 6-1 6-1

Secondo turno
(5)Jan Hajek (CZE) d. (q)Alberto Brizzi (ITA) 6-1 6-2
(2)Andreas Haider-Maurer (AUT) d. Simone Vagnozzi (ITA) 6-1 6-4

Quarti di finale
(1)Adrian Ungur (ROU) d. Inigo Cervantes (ESP) 6-4 6-4
Joao Sousa (POR) d. (8)Ivo Minar (CZE) 4-6 7-6(8) 7-5
(3)Evgeny Donskoy (RUS) d. Aljaz Bedene (SLO)6-4 6-7(4) 6-0
(5)Jan Hajek (CZE) d. (2)Andreas Haider-Maurer (AUT) 6-2 4-1 ret.

Semifinali
(1)Adrian Ungur (ROU) d. Joao Sousa (POR) 6-4 6-2
(3)Evgeny Donskoy (RUS) d. (5)Jan Hajek (CZE) 6-4 6-4

Finale
(3)Evgeny Donskoy (RUS) d. (1)Adrian Ungur (ROU) 6-1 6-3

Luca Labadini

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