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01/03/2012 10:57 CEST - ATP Dubai

Djokovic suda, bene Federer

TENNIS - Partita piú equilibrata del previsto tra il serbo e Stakhovsky: 7-6 6-3. Djoker aspetta Tipsarevic, che ha sconfitto Cipolla. Nel match precedente Murray fa fuori Chiudinelli (6-3 6-4) e nei quarti troverà Berdych. Federer supera Feliciano Lopez per la decima volta in altrettante sfide. Vince 7-5 6-3 e affronterà Youzhny. Successo di routine per Tsonga, 6-3 6-4 a Rosol. Teo Gallo

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Avanzano entrambe le teste di serie impegnate nella sessione mattutina a Dubai: sia Murray che Djokovic chiudono in due set, ma in scenari diversi. Se Chiudinelli mostra solo la buona volontá, Stakhovsky gioca un bel match e spreca alcune occasioni per farsi davvero pericoloso, costringendo Djoker a mettere in fila 5 giochi consecutivi per chiudere la partita.

L’accoppiamento con lo svizzero n. 185 del mondo era inedito per il britannico. Murray sembra prenderlo come un allenamento ad alta intensità. Oltre a sviluppare il suo solito gioco fatto di angoli, di colpi profondi e vicini alle righe, con quel tennis flemmatico che lo contraddistingue, prova anche qualche schema insolito, come la discesa a rete col “chip and charge”. Quando Chiudinelli accelera, quasi sempre il britannico è lì a ribattere; in pochi nel circuito sono in grado di defendersi come Murray. Il break nel terzo gioco rimane lì a marcare la differenza fino alla fine del primo parziale, che Murray incamera in poco piú di mezz’ora.

Quando decide di velocizzare il colpo col rovescio sono dolori per Chiudinelli, e non potrebbe essere altrimenti. Non ha niente da perdere e ha il merito di regalare pochi punti; si preoccupa molto di scegliere le palle giuste quando serve, un modo come un altro per farsi forza di fronte ad un impresa complicata. Il suo compito è insinuare dubbi nella testa di Murray, che peró non concede palle break per tutta la prima ora di gioco e attende paziente il momento giusto per fare male con la risposta.

L’incantesimo di apparente equilibrio si rompe nel settimo gioco del secondo set, quando Chiudinelli va sotto 0-30 con due errori e poi commette doppio fallo sul 30-30 regalando la prima palla break del secondo parziale. Ed ecco apparire la parte peggiore di Murray, che non trasforma e poi regala un punto con una palla corta mal calcolata; Chiudinelli cresce e mantiene il match in parità. È lui adesso ad aprire gli angoli e a sentirsi padrone del campo, ma il britannico si trova a meraviglia nel ruolo di sparring e sul 4-4 si porta 0-30, allungando la sua ombra sulla partita. Da lì alla vittoria finale per 6-3, 6-4, è una questione di minuti. Nei quarti di finale troverà il vincente di Lacko-Berdych.

Nel secondo match della giornata scende in campo il campione in carica, n.1 e non plus-ultra del tennis attuale. SuperDjokovic sta raggiungendo livelli di dominio che in parte, con le dovute cautele, ricorda quello che impose Federer tra il 2004 e il 2006. Stakhovski è un tennista pericoloso per un secondo turno, ma non per questo Djokovic. Tuttavia l’ucraino costringe Nole a lavorare in quasi tutti i giochi e regala pochissimi punti gratis per tutto il primo set. La prima palla break dell’incontro è addirittura di Stakhovski, sul 4-3, subito dimenticata grazie a un paio di prime palle pesanti del serbo. I problemi si ripropongono sorprendentemente nel turno successivo, quando Nole deve recuperare da 15-30. L’atteggiamento di Stakhovski è molto aggressivo, anche se gli manca il gioco a rete necessario per chiudere alcune iniziative.

Un rispostone di dritto incrociato che atterra sulla linea dá a Djokovic la prima palla break sul 5-5; non avrá seguito, perché il primo set si decide al tie-break. Djokovic gioca al 60-65% delle sue possibilità e contro un giocatore determinato può essere un rischio. Arriva al setpoint grazie agli errori di Stakhovski nei punti importanti, come sul 4-3 in suo favore, e chiude un parziale giocato così così e vinto di inerzia.

Insomma Djokovic scherza col fuoco e la riprova è il break, meritato, che mette l’ucraino avanti 3-1 nel secondo parziale, un vantaggio guadagnato a furia di buoni colpi da fondo, pochissimi errori gratuiti e la flemma di chi non ha niente da perdere. A questo punto è chiaro a tutti che il match non è dei più semplici e Djoker ha bisogno di alzare il livello per non doversi giocare la vita nel terzo set. È qui che il serbo si rilassa, mette in fila 3 giochi consecutivi e con la calma dei forti si presenta sul 4-3, servizio Stakhovsky, 0-30.

Una volée di dritto elementare gli rimane sulla racchetta rimandando la palla break, che arriva comunque sul 30-40; il doppio fallo che segue significa la resa per Stakhovsky (7-6 6-3), degno rivale e giocatore interessante e abbastanza completo. Al prossimo turno il serbo affronterà Tipsarevic, che ha rimontato un set a Flavio Cipolla chiudendo 6-7 6-1 6-1.

Avvio promettente per Flavio. Tipso non mette una prima in campo, l'azzurro llunga 3-0 con un break di vantaggio. Cipolla lo conserva fino al settimo game, poi cede il servizio due volte e manda il serbo a servire per il set sul 6-5. Qui gioca un gran game, approfitta degli errori di Tipsarevic e porta il set al tiebreak, che conquista per 7-2.

La sua partita, però, finisce praticamente qui. Flavio patisce lo sforzo del primo parziale, fatica a essere incisivo e subisce un parziale di 12 giochi a due.

Vittoria e qualificazione ai quarti di finale anche per Roger Federer, che in due set (7-5, 6-3) regola Feliciano Lopez ; nella parte bassa del tabellone, oltre a Federer, ci sono Del Potro (vincitore 6-4, 6-2 su Golubev) e Tsonga.

I precedenti tra il Maestro e Feliciano erano schiaccianti, con 9 vittorie a 0 per Federer, ma Lopez probabilmente ancora ricorda quando, nel Master di Madrid dello scorso anno, si trovó sulla racchetta il match-point e sparó uno smash elementare in corridoio.

Da allora lo spagnolo è migliorato molto, grazie evidentemente all’intesa con Berasategui; da quando lavorano insieme Feliciano ha scalato la classifica (occupa il n.15) e mostrato il miglior tennis della sua carriera. Il servizio di Lopez non è in discussione: ha uno degli slice esterni più letali del circuito e una seconda palla tra le migliori e sa usare le sue armi al momento giusto. Come sul 3-4, 15-30, quando recupera per rimanere in partita e costringe Federer a impegnarsi.

Nessun problema; il gioco successivo dura una manciata di secondi e Roger è di nuovo avanti. Per quasi tutto il primo set viaggia al ritmo di un paio di aces a game, ma spreca occasioni alla risposta. Ben 3 set-point sono annullati da Feliciano sul 4-5 con grande presenza e buone giocate a rete. Sentenza rimandata; sul 30-40 nel turno successivo Lopez non riesce ad allungarsi a sufficienza sulla volèe di dritto e Federer incamera il primo set (7-5).

La partita scivola via secondo le previsioni, con entrambi i giocatori molto solidi al servizio, soprattutto Federer che mette 9 aces nel solo primo set; Lopez non vede palle-break nemmeno col binocolo e deve rimanere concentrato al 100% nei suoi turni per evitare di perdere il contatto. Ci resta finchè può, ma non a lungo: inevitabile risulta il break che porta Federer a servire per il match. Il miglior punto della partita arriva proprio nel game conclusivo, una serie di pallonetti e volèe conclusasi con l’errore di Lopez. Tutto il pubblico si alza in piedi ad applaudire: per Federer un’altra prestazione confortante contro un avversario fastidioso (non per lui in realtà perché fanno 10 su 10) e il passaggio ai quarti, dove incontrerà Youzhny.

Nell'ultimo match di giornata, Tsonga si concede un vittoria abbastanza di routine su Lukas Rosol. Festeggiato il best ranking (n.5), il francese parte in quarta e si limita ad amministrare nella seconda parte del match. Vince i primi sette punti e 21 dei primi 26 per salire 5-0. Si distrae, concede un break al ceco che converte la prima opportunità ma chiude 6-3. 

Tsonga strappa il break anche in avvio di secondo set. Rosol regala tanto, sbaglia due rovesci e uno smash e praticamente chiude qui la sua partita. Il match procede senza troppi scossoni e senza troppe emozioni. Il pubblico si emoziona solo per un gran scambio sul 4-2: con Rosol avanti 40-15, il ceco indovina un lob in recupero spalle alla rete e Tsonga risolve con lo smash a rimbalzo con salto da fondo. Il francese chiude 6-3 6-4 al secondo match point con Rosol che manca la volée in allungo.

Risultati
Novak Djokovic (1) def. Sergiy Stakhovsky, 7-6 (7-5), 6-3
Roger Federer (2) def. Feliciano Lopez, 7-5, 6-3
Andy Murray (3) def. Marco Chiudinelli, 6-3, 6-4
Jo-Wilfried Tsonga (5) def. Lukas Rosol 6-3, 6-4
Tomas Berdych (5) def. Lukas Lacko, 6-1, 6-2
Mikhail Youzhny def. Mardy Fish (6), 6-2, 7-6 (7-0)
Janko Tipsarevic (7) def. Flavio Cipolla, 6-7 (2-7), 6-1, 6-1
Juan Martin del Potro (8) def. Andrey Golubev, 6-4, 6-2

Teo Gallo

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