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16/03/2012 18:15 CEST - Vecchie glorie

Champions Tour: l'amarcord è show

TENNIS - Anche quest'anno si gioca il tour dei veterani del tennis, occasione per rivedere in azione grandi campioni del passato, capaci di giocare un tipo di tennis ora difficilmente attuabile. Alessandro Fiori

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Per chi fosse nostalgico di un tennis più spettacolare e diverso da quello che vediamo oggi, a parte rarissime eccezioni (ad esempio Roger Federer), c’è il Champions Tour, un circuito che da molti anni fa divertire la gente riempiendo puntualmente gli stadi delle città dove si svolgono i tornei.

Tale circuito, organizzato dall’ATP, è composto da giocatori di ieri i cui hanno fatto crescere intere generazioni di appassionati: da Borg, McEnroe, Vilas, Wilander, Noah, Leconte, Edberg, Becker, a Sampras, Muster, Courier, Forget, Ivanisevic, Moya, Henman e tanti altri.
Dal 2011 anche Ivan Lendl, dopo quindici anni, ha ripreso la racchetta in mano per tornare a divertirsi in questo circuito, così come Jimmy Connors.

Alcuni giocatori sono appesantiti, altri sembrano ancora in forma e con la stessa voglia di una volta di vincere come il grande John McEnroe, ma tutti hanno mantenuto una base tecnica di grande livello; le partite sono al meglio dei tre set e nel terzo set è previsto il supertiebreak.

Il circuito cambia ogni anno le varie sedi di gioco per motivi di sponsorizzazioni. Nel 2012 vedremo questi ex campioni in giro per tutto il mondo: si è già partiti a febbraio con Delray Beach, dove ha vinto Moya in finale contro un buon Lendl (64 64 il punteggio), raggiungendo così il primo posto nella classifica.

A marzo si giocherà a Stoccolma (dal 13 al 16) e a Zurigo (dal 20 al 24), a maggio a Medellin (dal 3 al 6) e San Paolo (dal 10 al 16), in agosto nella città belga di Knokke-Heist (16-19), ad ottobre in Cina, a Chengdu (25-28), a novembre a Santiago (8-11). Il gran finale sarà come sempre a Londra nella suggestiva Royal Albert Hall, un teatro storico e fantastico che per l’occasione viene adattato al tennis.

Consigliamo a tutti gli amanti di questo sport di vedere qualche partita di questi grandi campioni del passato che ancora oggi offrono quella magia fatta di colpi al volo, palle corte e tanta classe, caratteristiche che difficilmente vediamo oggi nel circuito principale.

L’unico che ci regala queste perle è Roger Federer, che sembra appartenere a questo tennis sebbene, come ha ampiamente dimostrato, si adatti benissimo alla velocità del tennis moderno. Magari un giorno, speriamo il più lontano possibile, vedremo giocare anche lui nel Champions Tour insieme ai grandi di sempre, con la speranza che possa tornare un tennis come questo.

Cosa molto difficile, visti gli enormi cambiamenti del tennis moderno, dove si gioca a 200 all’ora, i giocatori sono fisicamente quasi dei pugili, le superfici lente, le racchette sempre più sofisticate e le palline più pesanti.

Forse bisognerà cambiare alcuni di questi elementi per rendere il tennis più spettacolare e popolare, in modo da invogliare tanta gente a praticarlo e magari chissà, per far uscire un campione anche qui in Italia, visto che manca ormai dai tempi di Adriano Panatta un vero fuoriclasse.

p.s. Si ringrazia per la collaborazione all’articolo Daniele Paletti.

Alessandro Fiori

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