31/03/2012 13:57 CEST - Miami

Rafa Nadal - 31.3.2012

Q. Immaginiamo sia un infortunio al ginocchio. Ci puoi dire come è andata negli ultimi giorni?
RAFAEL NADAL: Ho iniziato il torneo con problemi, ma la cosa grave è che peggiorava ogni giorno. Dopo l’ultimo match, ho visto che giocare oggi avrebbe complicato la situazione. Cerco sempre di credere che le cose possano migliorare, quindi ho aspettato fino a questa mattina. Ieri ho fatto molta terapia, ho riposato sperando di migliorare almeno un po’. Ma oggi non sono in grado di giocare, mi dispiace molto per il pubblico, per il torneo, per tutti quelli che si aspettavano di vedere la partita. Non è una situazione che mi piace ma non posso fare altrimenti. Non posso andare in campo e mentire a tutti sul fatto di poter giocare.

Q. Ci puoi descrivere il problema esattamente?
RAFAEL NADAL: E’ un problema al ginocchio sinistro…devo farmi visitare da un medico, ma sembra che non sia niente di grave, diverso da quello che ho già avuto in passato. Domani andrò dal dottore e speriamo che in qualche giorno, con la terapia giusta sarò nella condizione ideale per iniziarmi ad allenare sulla terra.

Q. Perché ovviamente vuoi conservarti per la stagione sul rosso? Hai detto che giocare su un campo in cemento alla lunga non farà bene a nessuno?
RAFAEL NADAL: Sì e no. Voglio arrivare sulla terra nella condizione giusta, ma anche qui voglio essere competitivo, ecco perché ho riposato tutto febbraio. Quindi non penso, non gioco oggi perché c’è la stagione sul rosso. Non gioco oggi perché non posso giocare. La stagione sul rosso inizia tra due settimane ma questo torneo è molto importante per me, e mi dispiace di dovermi ritirare prima di una bellissima partita in semifinale contro Andy.

Q. Quale è la tua programmazione sul rosso? Ci sono possibilità che ora cambi?
RAFAEL NADAL: Non cambia niente; anche se è un peccato finire due tornei così, ho fatto due semifinali, ed è un buon risultato. Nei primi tre tornei dell’anno, molto difficili, ho giocato una finale e due semifinali, e questo aspetto positivo rimane nella mia testa, giocare del buon tennis. È vero che ieri non ho giocato bene ma il mio ginocchio non è pronto a giocare del buon tennis. In generale sono contento. La mia programmazione è la stessa, Monte Carlo, Barcellona sono i primi due tornei.

Q. Quanto ti preoccupa di avere lo stesso problema al ginocchio che pensavi di aver risolto?
RAFAEL NADAL: Meno che se fosse una cosa nuova, perché so cosa fare per migliorare velocemente.

Q. Dove vai ora? Torni a Mallorca?
RAFAEL NADAL: Non lo so ancora, devo vedere un paio di cose. Innanzitutto voglio vedere il dottore così da tornare al più presto in campo.

Q. Hai avuto problemi dopo la lunga sessione di allenamenti in Febbraio? Quando sei andato a Indian Wells era tutto a posto?
RAFAEL NADAL: Ho sentito qualcosa a Mallorca. Ma tutti, quasi tutti hanno dolore giocando a questo livello, no? La verità è che ho iniziato ad avere problemi al ginocchio prima di Indian Wells, ma era un altro problema che non mi impediva di giocare. Ad Indian Wells ho giocato in condizioni normali. Qui è stato diverso.

Q. E’ tendinite?
RAFAEL NADAL: Sì, ma i miei tendini stanno molto meglio di tre anni fa. La terapia è stata fantastica. Nel 2009 ho giocato, ma ero in pessima condizioni spesso. Negli ultimi due anni invece sono riuscito a giocare quasi sempre in perfette condizioni. Quest’anno iniziato bene, senza problemi. Oggi invece va male, ma questo è lo sport. Ora lavorerò duramente per giocare al meglio a Monte Carlo.

Q. Hai sempre giocato con molti infortuni. Ora stai più attento?
RAFAEL NADAL: No, cerco sempre di fare del mio meglio. Ma oggi proprio non potevo. Nel 2009 agli US Open per esempio, ci ho provato ma avevo un strappo addominale alla fine. Quindi dopo sono dovuto star fermo per un mese e mezzo. Non posso ripetere gli stessi errori del passato, ma questo non vuol dire che abbia paura di giocare con il dolore. Cerco sempre di fare del mio meglio, con o senza dolore, ma quando vedo che non riesco, allora devo smettere.

Traduzione di Giulia Vai