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09/05/2012 12:37 CEST - 1000 MADRID

Le regine son pigre

TENNIS - Azarenka, Sharapova e Wozniacki avanzano in due set ma non convincono. Molto più convincente Serena che ha liquidato la Pavlyechenkova col punteggio di 6-2 6-1. Redazione

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Maria Sharapova (Photo by Pablo Blazquez Dominguez/Getty Images)
Maria Sharapova (Photo by Pablo Blazquez Dominguez/Getty Images)

(2) M. Sharapova b. K. Zakopalova 64 63

Nella “scatola magica” del Santana, chiusa per avverse condizioni meteorologiche, una distratta (ma sempre in totale controllo) Maria Sharapova stacca il biglietto per gli ottavi e aspetta la vincente di Safarova-Suarez Navarro.

Una vittoria comoda, quella di Masha sulla ceca Zakopalova (giocatrice con cui aveva perso da cucciola, nel 2003 agli Australian Open, e che aveva sconfitto lo scorso anno a Wimbledon), ma che poteva essere molto più netta se la russa fosse stata più concentrata e avesse concesso meno (a fine match i gratuiti saranno 27, contro 18 vincenti). Conscia del fatto di essere di tre categorie superiore soprattutto sul piano della potenza, la numero 2 del mondo ha scagliato spesso e volentieri colpi senza la dovuta attenzione, soprattutto in risposta, dove ha fatto il bello e il cattivo tempo, con la povera Zakopalova inerme con il suo asfittico servizio, soprattutto sulla seconda (dove ha chiuso con il 32% di punti vinti, ma quei 10 punti realizzati probabilmente sono arrivati tutti per gratuiti della Sharapova in cerca del vincente).

Preso un break di vantaggio a 0 nel game d’apertura e non sfruttata una palla del doppio break nel terzo gioco, Masha è volata comunque sul 4-1, non dopo aver comunque fallito una palla break mandando un dritto fuori a campo vuoto.

Il set però non è affatto finito qui, dal momento che la russa, avanti 30-0 nel game successivo, ha concesso quattro punti consecutivi (tra cui un doppio fallo) all’avversaria, che si è ripresa uno dei due servizi con una volee spadellata.

A quel punto la bella Maria si è un po’ irrigidita, tanto che non è riuscita a riportare immediatamente le distanze e anzi, sul 4-3, è scivolata su un pericoloso 30-30. Qui però la campionessa è venuta fuori con un dritto inside out al volo e un ace, entrambi i punti salutati con un liberatorio c’mon.

Chiuso con una prima vincente il primo parziale, la Sharapova ha iniziato il secondo set nello stesso modo, breakkando in apertura (da segnalare uno stupendo rovescio incrociato scavato dalla terra nel secondo game) e volando nel settimo gioco, andando a servire per il match sul 5-2.

Sotto 40-30, la Zakopalova ha avuto uno scatto d’orgoglio non solo annullando il match point ma strappando il servizio alla russa per la seconda volta nell’incontro.

Match che però è stato allungato di pochissimo, dal momento che Masha si è immediatamente ripreso il break ceduto, a 0, con la Zakopalova protagonista del suo settimo doppio fallo della partita nell’ultimo punto.

(1) V. Azarenka b. A. Hlavackova 63 76 (2)

Vika e la ceca Andrea Hlavackova, giocatrice che ha trovato decisamente maggior fortuna in doppio (dov’è numero 7 del mondo, mentre in singolo è 117 e non è mai andata oltre l’87a posizione mondiale), si erano già affrontate in due occasioni, entrambe l’anno scorso. Sia a Melbourne che a Parigi la numero 1 aveva regolato l’avversaria in due set, con periodici 64 e 63, facendo comunque intuire che la ceca, pur non essendo avversaria pericolosa, ha le armi per dare fastidio all’Azarenka: buoni fondamentali e una predisposizione al gioco offensivo.

Anche oggi la Hlavackova è scesa in campo senza timore reverenziale, spingendo tutte le palle e cercando di anticipare il più possibile, senza mai arretrare (a fine match il bilancio vincenti-gratuiti sarà positivo, 30-25).

Il primo set è stato dominato dai servizi, con due eccezioni: nel sesto gioco, infatti, la ceca è incappata in un brutto turno, suggellato da un doppio fallo e un gratuito di dritto e ceduto all’Azarenka a 15. Nel nono, con Vika chiamata a chiudere il parziale, la bielorussa si è vista costretta ad annullare ben quattro palle break, due delle quali cancellate in modo piuttosto fortunoso, trovando altrettante mezze righe.

Il secondo set, piuttosto bizzarro, sembrava dover vedere l’Azarenka dominare in lungo e in largo, tanto che, dopo un primo game di “prove” in cui è stata 0-30, nei due successivi turni di battuta della Hlavackova quest’ultima ha annullato la bellezza di sette palle break, cinque nel terzo gioco (da applausi i tre vincenti di dritto della ceca), due nel quinto, dove comunque alla fine, all’ottava chance nel set, Vika è riuscita a scappare.

Al rientro da un MTO chiamato per un fastidio alla coscia, la Hlavackova è stata per due volte vicinissima al baratro: nel settimo gioco ha dovuto annullare una palla del 2-5 (con un nastro vincente), nel nono è stata a due punti dalla sconfitta, sotto 0-30, prima di recuperare grazie anche ad un magnifico serve & volley con servizio esterno e volee bassa di dritto dall’altra parte.

Arrivati al decimo gioco, il blackout totale dell’Azarenka: tre doppi falli e un gratuito di dritto hanno regalato il primo break (a 15) all’avversaria, che ha ringraziato ed è salita 6-5 dopo aver tenuto agevolmente il proprio servizio. Nel dodicesimo gioco, altri due doppi falli di un’imbambolata Azarenka hanno addirittura portato la Hlavackova a set point, dove però la numero 1 si è finalmente risvegliata e, giunta al tiebreak, ha chiuso senza problemi la pratica, concedendo solo due punti.

Ora Vika aspetta Ana Ivanovic, vittoriosa sulla Petrova: la serba è avanti 2-1 nei precedenti.

Serena Williams (USA) d. Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) 62 61

Molto positiva e concreta la prova di Serena Williams che si è liberata dell'insidiosa russa Anastasia Pavlyuchenkova in sessantuno minuti.

Ottima la forma dell'americana che oltre al servizio ottimo (non una novità) ha mostrato una condizione atletica invidiabile. Entrata in partita piuttosto concentrata, Serena ha iniziato a mettere subito pressione al servizio dell'avversaria che, ripetutamente tradita dalla prima, ha ceduto la battuta. Ottenuto il vantaggio Serena ha alzato ulteriormente il livello senza mai permettere alla russa di avvicinarsi nei turni di risposta. Nel finale della prima frazione è arrivato il secondo break che le ha permesso di chiudere 6-2.

L'unico momento di "difficoltà" dell'ex numero uno del mondo è arrivato proprio a ll'inzio della seconda frazione quando un piccolo calo di tensione ha dato la possibilità alla Pavlyuchenkova di giocarsi una palla break. La Williams ha subito ritrovato la calma sfruttando una buona prima per equilibrare il game e la seconda frazione. Dopo questa piccola flessione la partita tornerà sul binario prestabilito con la californiana capace di strappare altre due volte il servizo alla Pavlychenkova per chiudere 6-1.

Davvero impressionante la forma della fuoriclasse americana che vista l'altura e la velocità della terra made in Tiriac può ambire concretamente alla vittoria del torneo madrileno.

Caroline Wozniakci (DAN) d. Mona Barthel (GER) 64 76(2)

Qualche difficoltà in più per Caroline Wozniacki, dimostratasi abbastanza remissiva e timorosa al momento di chiudere. Dopo un inizio favorevole, grazie anche alle difficoltà alla battuta della Barthel, Caroline ha avuto un passaggio a vuoto che l'ha costretta a cedere il break. Senza far niente di speciale, se non la consueta regolarità, la danese è stata comuqnue capace di rimanere concentrata e di riprendere immediatamente il vantaggio, riuscendo due game più tardi a chiudere per 6-4.

Il secondo set sembra una fotocpia del primo, con break e contro-break in apertura. Anche stavolta la Wozniacki ritorna in vantaggio immediatamente, sfruttando la latitanza della prima di servizio della tedesca. il finale del thriller però è leggermente diverso, poichè la danese sul 5-4 spreca varie occasioni e permette alla Barthel di impattare sul 5-5. Le due tengono facilmente i due seguenti turni di battuta demandando al tie-break  la soluzione della partita.

La Barthel comincia subito male regalando un mini-break alla Wozniacki che conferma i due turni di battuta e ritrova un pò di fiducia. La tedesca peraltro sembra fuori dal match ormai commettendo vari errori abbastanza banali e permettendo alla Wozniacki di allungare definitivamente e di chiudere per 7-2.

RISULTATI

(1) Victoria Azarenka (BLR) d. (Q) Andrea Hlavackova (CZE) 63 76(2)
(2) Maria Sharapova (RUS) d. Klara Zakopalova (CZE) 64 63
(13) Ana Ivanovic (SRB) d. Nadia Petrova (RUS) 75 61

 

 

Redazione

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