02/08/2012 10:56 CEST - Rassegna nazionale

La Pennetta si arrende, i suoi Giochi sono finiti (Martucci). Godiamoci anche il doppio misto (Semeraro)

...............

| | condividi

La Pennetta si arrende, i suoi Giochi sono finiti (Vincenzo Martucci, Gazzetta dello Sport 2-8-2012)

Poco azzurro a Wimbledon. E il cielo stavolta non c'entra. Certo, si gioca al solito a intermittenza con la pioggerellina che fa parte dell'arredamento dei Championships, che siano classici come tre settimane fa o griffati a 5 cerchi, come adesso. I big si prendono pause più o meno lunghe, anche se comunque Roger Federer pur distraendosi troppo contro l'uzbeko Istomin e bucando in doppio con Wawrinka (da campione olimpico), si qualifica ai quarti contro bum-bum Isner (rivincita di Coppa Davis), Andy Murray, Nole Djokovic e Maria Sharapova rimontano un set, e la Kerber doma l'orgogliosa Venus Williams rispettando le gerarchie. Poco azzurro, perché Flavia Pennetta, pur generosa, prima è schiacciata dalla potenza di Petra Kvitova (la mancina ceca peraltro regina del torneo 12 mesi fa e numero 6 del mondo), e ammaina così negli ottavi l'ultima bandierina italiana in singolare, poi lascia l'Olimpiade anche in doppio, insieme a Francesca Schiavone (fuori ritmo), nel secondo turno sospeso martedì sul 7-6 5-5 contro Chunag-Hsieh, «made in Taiwan», precise da fondo e reattive a rete, ma battibilissime. E perché il doppio misto inventato, Sara Errani-Andreas Seppi, cede d'acchito, da pronostico, agli specialisti yankees Lisa Raymond-Mike Bryan.

Anche se, in extremis, alle 8 di sera, l'altra coppia azzurra Roberta Vinci-Daniele Bracciali (già semifinalista agli Australian Open) doma al super tie-break gli svedesi Arvidsson e Lindstedt, proponendosi alla probabile, difficilissima, sfida con il binomio numero 2, gli altri specialisti americani Liezel Huber e Bob Bryan (favoriti oggi contro Lisicki-Kas). In attesa del doppio più atteso, oggi, Errani-Vinci contro Serena e Venus Williams, davvero proibitivo, contro le due volte regine olimpiche, favorite per il tris. Malgrado le piccole-grandi azzurre promettano: «Una gara aggressiva». Batosta I16-3 6-0 in nemmeno un'ora di Flavia in singolare fa male, ma la brindisina ammette. «Non ho mai visto Kvitova giocare meglio di così». Ma fa molto più male il 6-7 7-5 6-4 in doppio. «Ci credevamo, non abbiamo giocato bene nei punti importanti, avevamo fatto un pensierino alla medaglia, non d'oro, Francesca sono due anni che non gioca in doppio, ha fatto uno sforzo grande, quest'anno», secondo l'una. «Loro gestivano meglio il servizio, noi facevamo più fatica», commenta Francesca (…)

------------------------------------------------     

Godiamoci anche il doppio misto (Stefano Semeraro, lastampa.it)

Solo in una Olimpiade dove il tennis si gioca a Wimbledon avrebbe potuto risaltare fuori, come disciplina da medaglia, il doppio misto. Una specialità allegra, molto social, paritaria (anche se tutti poi in campo “tirano” sulla donna…), con una sua nobiltà vagamente da operetta, un filo seppiata come certe fotografie che perdono in fretta di luminosità. Oggi lo si gioca solo negli Slam, serve a rimpinguare le casse di chi stenta o diserta addirittura il singolare, a far divertire il pubblico più turistico. Insomma, non conta nulla. In Australia quest’anno hanno vinto la Mattek Sands e Tecau, a Parigi Sania Mirza e Bhupathi, a Wimbledon Mike Bryan e Lisa Raymond, agli Us Open i campioni in carica sono Melanie Oudin e Jack Socks. Capito?

Eppure alla Olimpiadi arrivare primi, secondi o terzi varrà una medaglia, una roba rarissima, da tenere in cassaforte ed esporre per gli amici, da tramandare alle generazioni future. I Giochi sono fatti così, ci sono specialità che ci sembrano un po’ fruste, ma che qui trovano un loro momento di gloria, e va benissimo. Però rifletteteci: la scherma è uno degli sport di punta di Olimpia, al contrario della boxe femminile che ha fatto il suo ingresso nel programma solo in questa edizione; ma oggi, nella vita di tutti i giorni,  in giro ci sono più gentlemen che si sfidano a duello in punta di spada o donne che si prendono a cazzotti? Sarebbe dunque giusto svecchiare con più frequenza il programma olimpico, o è ancora consigliabile tenere al caldo la tradizione agendo da WWF per certe discipline in via di estinzione? Mah.

In fondo, come si è detto all’inizio, siamo a Wimbledon, e quindi ben venga anche il frivolo, innocuo doppio misto. Magari si sarebbe potuto rivestire il torneo con una patina di sudore e difficoltà maggiore, allestendo un tabellone a 32 coppie, invece che a 16, un formato che rende onestamente troppo facile piazzarsi in zona medaglia. Lezioni da tenere in conto a Rio, sempre che lì il misto non finisca fuori dalla finestra per fare posto, che so, alla samba non sincronizzata. Una medaglia nel misto per le statistiche e per l’orgoglio patrio, quello tanto caro al Presidente Napolitano, vale come una medaglia in tutte le altre gare, auguriamoci quindi che capiti in mano nostra, anche se i sorteggi non sono stati particolarmente favorevoli agli azzurri. Speranze di salire sul podio, poche, nonostante i pochi passi che bastano ad avvicinarlo. Speriamo che il dio minore ma galante del Mixed Doubles, che sicuramente dimora in una nuvoletta sopra Wimbledon, ce la mandi buona.

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti
Blog: Servizi vincenti