05/08/2012 10:54 CEST - Olimpiadi

Addio sogni di medaglia

TENNIS - Vinci e Bracciali cedono ai quarti 4-6 7-6 10-7 contro Kas e Lisicki. "Lei ha fatto la differenza" commentano gli azzurri. Ma le medaglie sono davvero tutte uguali? Scanagatta

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Roberta Vinci (Clive Bruskill, Getty Images)
Roberta Vinci (Clive Bruskill, Getty Images)

Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta
WIMBLEDON _ E’ sicuramente un’occasione perduta quella di Roberta Vinci e Daniele Bracciali, a differenza del match perso ieri da Vinci e Errani con le due stratosferiche Williams.

Il match lo ha vinto la Lisicki. Perché è stata lei, più che il modesto Kas, a fare la differenza nei due tiebreaks, quello normale che ha deciso per 7-2 il secondo set e ancora più nel lungo tiebreak a 10 in cui i tedeschi sono partiti subito con un minibreak sul servizio di Bracciali che ha battuto una prima a 195 km orari e la tedesca gli ha tirato una bomba di risposta sulla Vinci che Robertina non ha nemmeno visto.

Sulla scia di quel minibreak i tedeschi sono andati avanti 3-0, 4-1 con un’altra risposta vincente della Lisicki (da destra ha infilato Bracciali a rete sulla battuta non trascendentale della Vinci) ma dopo che Roberta aveva fatto un doppio miracolo a rete per evitare il 4-0. Poi 5-2 con un servizio vincente a 185 km orari della Lisicki che, conquistato il 6-3 con un’altra sua super-risposta di Sabine, sul 6-4 per i tedeschi quando serviva Kas ha fatto i soli due errori di tutto il tiebreak, sbagliando una volee e non chiudendo un facile smash.

Sul 6 pari gli azzurri,che parlottavano fitto fitto prima di ogni punto quando erano al servizio (“Stai più al centro” continuava a ripetere Braccio a Roberta che tendeva a coprire troppo il corridoio lasciando spazio al centro) ed era Roberta a incoraggiare Braccio ogni volta che questi sbagliava e si faceva prendere dal nervosismo, come quando ha tirato una gran pallata contro il telone di fondocampo, e una racchettata sulla rete che ha provocato una mini-sospensione del match perché si rimettesse a posto il nastro, erano a 4 punti dalla semifinale. Ma hanno perso tre punti di fila….

"Qui la Lisicki ha fatto la differenza" ha spiegato Bracciali a fine partita. "Ha risposto a una mia prima a 195 km/h e poi ha servito due prime a 180 km/h". "Impattava bene" aggiunge Roberta Vinci, "e su questo campo se impatti bene fai il vincente. Per noi, poi, è stato più difficile rispondere controvento".

Questa era una buona occasione, ho chiesto. "Sì, il misto è una disciplina strana" risponde Bracciali, "in cui le teste di serie contano fino a un certo punto, in cui ci sono tanti giocatori che il doppio non lo giocano mai".

Pensate di ritentare l'esperimento negli Slam, magari agli Us Open? Roberta apre: "Ne parleremo, a me piace. Preso con lo spirito giusto, poi, il misto può non stancare più di tanto".

Ho interrotto la stesura di questo pezzo perché c’era la conferenza stampa di Federer, radioso soprattutto per aver assicurato la prima medaglia alla Svizzera: sarà oro o argento. Gli ho fatto la primissima domanda della conferenza stampa in una sala affollatissima, posti in piedi: _ Quanto sei stanco e quanto soddisfatto? Quanto è stato difficile per te quando sei stato avanti di un break e non l’hai sfruttato? (ha perso il servizio a zero sul 10-9). E lui: “Sono prosciugato perché servendo secondo ho dovuto farlo un’infinità di volte per restare nel match, sono stato sempre indietro salvo quella volta…Era stata dura per Juan Martin servire contro vento e con le palle usate, e poi è successa la stessa cosa a me. …”

Vabbè il resto dell’intervista lo leggerete nel pezzo che riguarda Federer…riprendo a parlare del misto: Roberta sul 6 pari ha subito un minibreak perché Kas ha giocato un gran rovescio in cross, poi la Lisicki ha servito due prime a 180 e più, conquistando quindi 3 matchpoint. Il primo Bracciali lo ha annullato con un servizio vincente, ma sul secondo ecco un nuovo punto fatto dala Lisicki davvero bravissima.

“Lei i doppi non li gioca mai” mi avrebbe detto Roberta Vinci. Ma se li giocasse, dico io, farebbe sfracelli, con il servizio e la risposta che ha, i colpi determinanti per essere buoni doppisti, più ancora delle volee. Insomma l’ultima fievole speranza di conquistare una medaglia è svanita. Peccato. Ma detto questo, mentre quella del doppio femminile secondo me avrebbe avuto anche una valenza tecnica, quella del misto è una medaglia un tantino …meno importante. Non voglio far come la volpe e l’uva e dir che l’uva non era matura ora che s’è perso.

Anche perchè qui tutti dicono che una medaglia vale l’altra. Il medagliere in effetti non fa distinzioni, ma secondo me questa è una stortura derivante dal fatto che le tv per fare audience hanno imposto sempre più discipline e le federazioni internazionali gli sono andate dietro, chi per ottenere soldi dai rispettivi comitati olimpici, chi per viaggiare al seguito delle proprie squadre, chi per prolungare i propri soggiorni disputando anche gare di scarso significato. Nel panorama del tennis mondiale ha perso importanza il doppio…figurarsi il misto (che è invece divertentissimo a livello di circoli di tennis e match fra soci: sono nati tanti flirt, anche seri, fidanzamenti e matrimoni nel giocare i misti). Se penso che una medaglia d’oro vinta nella maratona o nei 100 metri debba valere quanto quella vinta da un campione del taekwondo, del badminton o del doppio misto, beh…io personalmente un po’ rabbrividisco.

Da Londra, Ubaldo Scanagatta

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