29/08/2012 09:42 CEST - US OPEN 2012

Raonic al'inferno e ritorno Wang torna a sognare

TENNIS - Berdych supera Goffin 75 63 63, al secondo turno affronterà Zopp. Raonic, sotto due set a uno e 3-1 al quarto, rimonta e vince al quinto con Giraldo. Wang, rimasto fuori 3 anni per infortunio, doma il gigante Karlovic. Fuori Monaco, la testa di serie n.10.

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Tomas Berdych (Photo by Al Bello/Getty Images)
Tomas Berdych (Photo by Al Bello/Getty Images)

Berdych b Goffin 75 63 63

Per una volta Tomas Berdych ha trovato dall’altra parte della rete uno più bravo di lui a giocare male i punti importanti. Il ceco batte il giovane belga in 3 set qualificandosi per il secondo turno dello US Open. Tuttavia il semplice punteggio finale, non può raccontare la quantità industriale di occasioni buttate al vento dalla sorpresa del Roland Garros.

Il primo set è un autentica maratona di 70 minuti, in cui Goffin spreca addirittura 8 palle break fino al 3-2 Berdych, al contrario il ceco trova il break al primo tentativo nel sesto gioco; come d’abitudine però fa e disfa a piacimento, regalando il controbreak del 3-3. Il belga spreca altre due palle break prima di cedere il servizio sul 5-6, cedendo dunque anche il set.

Nel secondo set si seguono i servizi fino al 4-3 Berdych, che ancora una volta colpisce al primo tentativo; prima di allora il belga aveva sprecato altre 3 palle break in apertura di set.

Il terzo set è ancora più rocambolesco: Berdych prende un break di vantaggio in apertura ma il suo avversario trova finalmente il modo di sfruttare una chance per acciuffarlo sul 2-2 e passare in vantaggio 3-2; avrebbe anche l’occasione di salire 4-2 nella terza partita, ma un po’ per merito della prima di servizio di Berdych (17 ace), un po’ per quello che di fatto è diventato un blocco psicologico non riesce a portare a casa il settimo gioco; Berdych infila quindi 4 giochi consecutivi e vince dopo 2h43 difficilmente spiegabili se non da uno psicologo.

Goffin chiude con un quasi record negativo di 2/18 (11%) nelle trasformazioni dei break point e 8 doppi falli contro soli 6 ace, e un bilancio complessivo di -11 tra colpi vincenti ed errori (28 a 39), mentre Berdych, seppur palesando i consueti black-out mentali, e i consueti suoi limiti di questo 2012 e non solo, chiude con un buonissimo bilancio di 40 vincenti e 30 errori, e quasi il 50% di palle break trasformate.
Sebbene entrambi i giocatori abbiano sofferto molto sulla seconda di servizio, il ceco ha fatto valere la sua potenza con un alto rendimento con la prima in campo (77%).

Il n.7 del seeding affronterà al secondo turno l’estone Zopp che ha battuto a sorpresa in 4 set l’uzbeko Istomin, in un altro match nettamente alla sua portata, anche se dipenderà sempre dalla sua indecifrabile psiche. (Luca De Gaspari).

Almagro-Stepanek 64 67(5) 63 64

Vittoria non facile per Nicolas Almagro, opposto nel suo match d'esordio al sempre temibile Radek Stepanek, ormai avanti con gli anni ma sempre arcigno da affrontare sulle superfici veloci (oltretutto i precedenti erano 2-0per il tennista ceco).
Lo spagnolo l'ha spuntata in quattro set nonostante qualche pausa di troppo, se vogliamo giustificata dal fatto che Almagro non ha giocato nessun match sul cemento dopo il torneo olimpico, preferendo prendersi un periodo di riposo.

Stepanek fin quando le energie fisiche e nervose hanno retto ha combattuto strenuamente, ma con l'allungarsi del match (durato più di 3 ore) ha pian piano perso lucidità ed alla fine è stato costretto a cedere il passo.


Il primo set è deciso da un solo break per lo spagnolo che serve molto bene ma soprattutto mette in difficoltà con la sua costanza da fondo campo il gioco del suo avversario, notoriamente aggressivo.

Nel secondo Stepanek prova un'immediata reazione, il tennista ceco strappa il servizio all'avversario e sale 4-2.
La reazione di Almagro non tarda ad arrivare, tre game di fila dello spagnolo che ribalta la situazione, va avanti di un break e serve per il secondo.

Qui però lo spagnolo si perde, non mette quasi mai la prima e agevola il controbreak di Stepanek che non crede ai proprio occhi, 5 pari.
Ora il match diventa una partita di nervi, i due sono noti nel circuito per i loro atteggiamenti poco simpatici e li confermano anche nel match di oggi.
Non è raro infatti vederli urlarsi in faccia dopo aver chiuso un punto a proprio favore.

Si arriva così al tie break che ha uno svolgimento alquanto bizzarro.

Almagro parte con un fantastico passante di rovescio che gli vale il minibreak, ma Stepanek non si perde d'animo e complici un paio di brutti gratuiti dello spagnolo mette a segno 4 punti consecutivi per il 4-1.
Pronta risposta di Almagro, 4 punti consecutivi per lui e siamo 5-4 e servizio per lo spagnolo.
Altro pronto capovolgimento di fronte, due gratuiti di rovescio di Nico e Stepanek va sul 6-5 a servire per il set.
Il tennista ceco effettua una delle sue palle corte sublimi con il rovescio tagliato sulla quale il suo avversario può ben poco. Un set pari.

Il terzo set è molto equilibrato, stranamente se si palleggia da fondo campo lo scambio tende a vincerlo Stepanek, mentre sull'uno-due a volte primeggia il suo avversario, contrariamente alle attitudini dei due tennisti.

Tutto regolare sino al 4-3 Almagro, poi Stepanek nel game successivo sul 30-0 si distrae e lo spagnolo sfrutta la prima palla break che gli capita e va a servire per il set.
La testa di serie nr. 11 del tabellone non trema stavolta e con un paio di ottime prime chiude il parziale sul 6-3.

Il vantaggio distende Almagro che trova un minimo di continuità, Stepanek invece ha una prima che va ad intermittenza e sui turni di servizio soffre sempre.
Nel quinto game la svolta del match, Stepanek si viene a trovare 15-40, annulla la prima palla break ma capitola sulla seconda.
E' l'allungo decisivo, Almagro si concentra sui propri turni di battuta e non concede più nulla chiudendo 6-4 senza correre più rischi.

Per lo spagnolo al prossimo turno il vincente del match tra il francese Mahut ed il tedesco Petzschner.(Stefano Tarantino)

Raonic-Giraldo 63 46 36 64 64

Partita rocambolesca quella tra Milos Raonic ed il colombiano Santiago Giraldo.
Il canadese ha dovuto dare fondo a tutte le sue risorse per venire a capo di una partita che si era maledettamente complicata, spuntandola solo al quinto set.

Giraldo si è infatti venuto a trovare in vantaggio due set a uno ed un break avanti nel quarto prima della reazione di Raonic che ha saputo alla fine raddrizzare il match.
Ottima comunque la partita del colombiano che per lunghi tratti ha messo nell'angolo il suo avversario, soprattutto con delle risposte fulminanti.
Raonic si è trovato ad un passo dal ko, ma nel momento di massima sfiducia ha dimostrato la sua grandissima forza nervosa ed ha saputo applicare la tattica più giusta, cioé mettersi a remare da fondo campo ed aspettare il passaggio a vuoto del suo avversario che alla fine è puntualmente arrivato.

Il match inizia come da pronostico, Raonic martella da fondo campo, Giraldo fa quello che può, ma alla prima occasione perde il servizio e il canadese chiude il parziale 6-3.
Nel secondo set però il colombiano inizia a venir fuori, legge meglio le bordate dell'avversario e soprattutto tiene il ritmo degli scambi, anzi se possibile prova a comandarli.
Sul 5-4 Giraldo, Raonic si trova a subire un paio di risposte d'incontro da urlo sulle quali non può niente e così il colombiano strappa il servizio e si porta un set pari.

Raonic pare sorpreso ed accusa il colpo, Giraldo continua ad imperversare, altro break e senza mai soffrire in battuta anche il terzo set è del sudamericano con il punteggio di 6-3.

Il canadese è in confusione mentale, si mette a fondo campo e prova a palleggiare, ma non fa altro che accomodare la palla a Giraldo che imperversa con i vincenti.
Oltretutto Raonic perde anche efficacia nel servizio e va nuovamente sotto di un break, oramai vicino al tracollo.
Giraldo conduce sino al 3-2, poi il colombiano incappa in un paio di gratuiti, di cui uno contestato aspramente in quanto la palla per il colombiano era dentro e non in corridoio (sul campo nr. 11 teatro del match non c'è l'occhio di falco).
Giraldo si innervosisce, altro gratuito e Raonic rientra in partita.
Il canadese continua a palleggiare da fondo campo, ma gradualmente ritrova il servizio e anche la sicurezza nei colpi. Il suo avversario avverte che il vento sta cambiando e perde sicurezza e disinvoltura.
Si arriva sul 5-4 Raonic, Giraldo incappa in un altro paio di gratuiti ed arriva il break nel decimo gioco che manda il match al quinto.

L'inerzia del match ora è dalla parte di Raonic ma Giraldo è duro a morire e ci prova sino alla fine.
Palla break per il colombiano fondamentale nel terzo game, il canadese la annulla con una buona prima.

Nel frattempo Raonic sale con il servizio e ora quando può prende anche la rete a testimonianza del fatto che si sente più tranquillo.
Giraldo regge sul 3 pari quando annulla ben tre palle break e sul 4 pari quando ne annulla un'altra.
Ma il decimo gioco è quello decisivo, 30-40, match point Raonic, Giraldo sparacchia fuori un diritto.

Il canadese se l'è vista davvero brutta ma ne è venuto fuori con gran maturità(Stefano Tarantino)

Wang b Karlovic 76 67 61 64
Non sono bastati 32 ace a Ivo Karlovic, e non è una novità (ne aveva servite 51, e allora era un record, al Roland Garros perdendo da Hewitt al quinto), per avere ragione di Jimmy Wang. Il cinese di Taipei, nato in Arabia Saudita, non ha maio ceduto il servizio e ottenuto così la prima vittoria in carriera agli Us Open.

Una decina di anni fa, Wang era considerato uno dei migliori talenti emergenti al mondo, soprattutto dopo la finale junior agli Australian Open (batte Soderling nel percorso e si arrende solo a Tipsarevic) e agli Us Open nel 2001 (persa contro Gilles Muller). L’anno prima, a 15 anni, aveva conquistato i primi punti ATP con la semifinale nel Futures di Jakarta.

Classe 1985, non ha colpi risolutivi, ma è veloce e ha un gioco di riflessi tipico dei ribattitori e del suo “gemello” Hsun-Lu. A 17 anni, Wang vince il primo dei suoi cinque titoli Challenger (a Fergana) ed entra nei top-200. Nel 2004 debutta in uno Slam: perde 63 75 64 da Roddick a Wimbledon. Alla fine di settembre del 2005 supera Haas 75 63 al secondo turno a Bangkok: una vittoria che lo aiuta a entrare per la prima volta in carriera tra i primi 100. Il 2006 sembra l’anno della rivelazione: primo successo Slam, contro Zabaleta in Australia, exploit al Queen’s su Davydenko (n.6 al mondo) e best ranking di n.85. Invece, è l’inizio della fine.

A Wimbledon 2007 il polso inizia a cedere. Wang è costretto al primo intervento dopo quattro ritiri. Prova a rientrare l’anno successivo ma gioca sei partite senza vincere un set, esce dal ranking e torna sotto i ferri. A parte un paio di match in Davis, non vede il campo fino a ottobre 2010.

Il 2011 è l’anno della risurrezione: una vittoria e due semifinali nel mondo Futures, il secondo turno sull’erba di Newport, e la finale a Seoul, persa da Hsun Lu (che proprio battendo Wang aveva vinto il suo primo titolo in carriera) lo restituiscono al mondo del tennis.

Il match con Karlovic può essere un nuovo inizio. O solo un isolato giorno di gloria. E’ comunque un capitolo nella sua personale ricerca della felicità nella terra della speranza e dei sogni. (Alessandro Mastroluca)

Tsonga b. Beck 63 61 76 (2)
Parte bene il francese, che deve difendere i quarti dello scorso anno (ko con Federer). Comoda vittoria in "straight sets" che ha avuto vita solo nel terzo parziale, dove Beck è riuscito ad attuare l'unico break della partita (su sette possibilità totali) nel terzo gioco. Un break tenuto con i denti fino al momento di chiudere il set: a quel punto il classico momento di panico ha colpito Beck, che ha ceduto il servizio a 15 con un doppio fallo finale. Arrivati al tie-break, Tsonga ha dominato il gioco decisivo e portato a casa il match. Tsonga che ha chiuso con più di 30 punti in più (117-85), ha messo a segno 13 aces e un solo doppio fallo ed è stato ottimo nella resa con la prima (81%), discreto con la seconda (54%). Al prossimo turno il Cassius Clay del tennis troverà un altro slovacco, Klizan, vittorioso al primo turno con Alejandro Falla.

Roddick b. Williams 63 64 64
Nell'arena per eccellenza del tennis americano, l'Arthur Ashe Stadium, il veterano non ha avuto pietà del ventunenne proveniente dal tennis universitario, già felicissimo di fare il suo esordio Slam in un palcoscenico tanto importante contro un avversario di livello assoluto (soprattutto se si considera la sua figura nel tennis statunitense degli ultimi dieci anni). A-Rod ha amministrato in tutta tranquillità l'intero match, non cedendo mai il servizio (due sole palle break concesse, nel sesto game del terzo set) e mettendo a segno il break decisivo per due volte, nel secondo e nel terzo parziale, nel primo game del set. Numeri impressionati per l'ex numero del mondo con la sua arma principale, il servizio: ben 20 aces, 73% di prime in campo con resa del 90 e una velocità media di 122 miglia orarie (103 con la seconda).
Al prossimo turno Pandy dovrà sudarsi maggiormente la partita, probabilmente, dovendo affrontare Tomic.

RISULTATI
[2] N Djokovic (SRB) d P Lorenzi (ITA) 61 60 61
[5] J Tsonga (FRA) d K Beck (SVK) 63 61 76(2)
[6] T Berdych (CZE) d D Goffin (BEL) 75 63 63
G Garcia-Lopez (ESP) d [10] J Monaco (ARG) 36 16 64 76(6) 76(3)
[11] N Almagro (ESP) d R Stepanek (CZE) 64 67(5) 63 64
[14] A Dolgopolov (UKR) d J Levine (USA) 36 46 64 61 62
[15] M Raonic (CAN) d S Giraldo (COL) 63 46 36 64 64
[18] S Wawrinka (SUI) d S Stakhovsky (UKR) 67(6) 76(2) 64 62
[20] A Roddick (USA) d R Williams (USA) 63 64 64
[27] S Querrey (USA) d Y Lu (TPE) 67(4) 64 64 75
[31] J Benneteau (FRA) d O Rochus (BEL) 76(1) 62 63
P Petzschner (GER) d N Mahut (FRA) 16 46 64 75 76(3)
B Tomic (AUS) d C Berlocq (ARG) 46 75 63 64
P Andujar (ESP) d T Bellucci (BRA) 76(5) 36 76(1) 75
J Wang (TPE) d I Karlovic (CRO) 76(4) 67(8) 61 64
M Baghdatis (CYP) d M Bachinger (GER) 62 46 64 67(8) 76(5)
D Novikov (USA) d J Janowicz (POL) 62 76(6) 36 63
S Darcis (BEL) d M Jaziri (TUN) 36 61 61 61
F Fognini (ITA) d E Roger-Vasselin (FRA) 36 57 64 64 75
R Dutra Silva (BRA) d T Gabashvili (RUS) 46 64 67(5) 63 75

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