Il tennis dice sempre più Europa

TENNIS - La geografia tennistica è totalmente cambiata, nell'ultimo decennio. Basti pensare che a NY, nel torneo femminile, l'unica non europea rimasta è Serena Williams. Rino Tommasi

E’ evidente che due piazzamenti nei quarti di finale del singolare valgono molto di più di una semifinale nel doppio, ma le nostre ragazze hanno rinrforzato la loro presenza in questa edizione dell’Open degli Stati Uniti battendo le tedesche Goerges e Peschke.

E’ ormai qualche anno che le fortune del nostro tennis sono affidate alle nostre ragazze ma il passaggio della leadership dalla coppia Schiavone-Pennetta a quella Errani-Vinci rappresenta una circostanza che è fortunata solo nella successione temporale, ma rappresenta anche la consistenza di un movimento che non finisce di sorprendere e che ci consente di accettare con maggiore serenità le delusioni procurateci dal settore maschile.

Intanto sono state definiti i quarti maschili della parte alta del tabellone, per i quali insieme ai tre favoriti, Roger Federer, Tomas Berdych e Andy Murray, si è qualificato il croato Marin Cilic, che si è infilato nel settore presidiato dal francese Tsonga.

Fin qui un torneo all’insegna di una grande regolarità, che peraltro conferma un momento di grande stabilità di valori oltre alla prevalenza complessiva dei giocatori europei, che nel singolare maschile hanno lasciato spazio solo all’americano Roddick ed all’argentino Del Potro.

Per sottolineare come sia cambiata la geografia del tennis giova ricordare come dieci anni fa, tra i primi sedici del tabellone maschile di questo torneo, c’erano nove extraeuropei, mentre quest’anno ce ne sono soltanto tre.

Non diversa la situazione nel settore femminile, dove Serena Williams è la sola, tra le giocatrici ancora in corsa, ad essere nate fuori dall’Europa.

La pioggia ha ritardato di un’ora il programma di oggi, ma non ci possiamo lamentare per una situazione metereologica che ha gererosamente risparmiato il torneo allontanando le polemiche sulla necessità di dotare questo impianto di una struttura coperta.

Nel singolare maschile juniores avevamo in tabellone quattro ragazzi ma il solo Quinzi, il migliore dei nostri, ha superato il primo turno.

Rino Tommasi