08/09/2012 01:58 CEST - Us Open

La prima di Azarenka

TENNIS - Prima finale a New York per Victoria Azarenka. Sharapova non perdeva un match in rimonta dall'agosto 2010 contro Kim Clijsters. Ha vinto la giocatrice migliore. Da New York Massimiliano Di Russo

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Victoria Azarenka (Photo by Mike Stobe/Getty Images)
Victoria Azarenka (Photo by Mike Stobe/Getty Images)

Le prime semifinaliste a scendere in campo sono Vika Azarenka e Maria Sharapova. I precedenti parlano di 5 vittorie a 4 per la bielorussa, che però ha vinto le ultime quattro sfide sul cemento, compresa la finale degli Australian Open di quest’anno terminata con un netto 6-3 6-0. Entrambe le tenniste sono le uniche già qualificate per il Masters di Istanbul.

Sotto un sole che non si vedeva dalla prima settimana, l’inizio è tutto della Sharapova, la cui tattica sembra essere quella di non lasciar respirare l’avversaria fin dal primo punto giocato. Azarenka che per contro appare spenta e imprecisa, quasi fosse infastidita dal gran caldo e dall’aggressività di Masha. Alla fine del set la bielorussa farà registrare un solo vincente a fronte di 9 errori gratuiti. In vantaggio per 5 a 1, la Sharapova rischia di farsi invischiare in uno psicodramma quando prima perde il servizio con un doppio fallo, poi ne commette un altro paio a inizio game quando va a servire una seconda volta per il set. Riuscirà però a salvarsi, anche grazie all’aiuto di un’avversaria che nel primo parziale era davvero troppo poca cosa per poter pensare di tradurre in vantaggio quel momento d’incertezza. Finisce 6-3 in 40 minuti, con il vento che inizia a portare qualche nuvola sull’Arthur Ashe Stadium.

Il secondo set si apre con un break ancora per Masha, che sembra avviata verso una comoda vittoria. Niente di più sbagliato: da questo momento inizia infatti un altro match con Azarenka che migliora la qualità dei propri colpi fino a conquistare 4 giochi consecutivi. Sharapova, scesa molto rispetto al primo set, non può fare molto di fronte all’arrembaggio dell’avversaria, che chiude al secondo set point con un dritto vincente. Il set termina 6-2 in un’ora e 28 minuti: per la bielorussa ci sono 10 vincenti e solo 3 errori, meno dei 13 della Sharapova che però commette 14 gratuiti.

Con l’inizio del terzo set il sole ha ormai lasciato spazio a nuvole che non promettono niente di buono. Curiosamente la Sharapova tarda a tornare in campo, cosicché Vika nell’attesa può iniziare a provare una serie di battute, fino a farsi lanciare dai raccattapalle alcune palline che poi colpisce dall’altra parte della rete. Ripreso il match, sembra di assistere al gioco del gatto con il topo: se Azarenka non ha problemi a tenere la battuta, sono emblematici il quarto e il sesto gioco, quando vengono giocati prima 16 e poi 14 punti, con la Sharapova che annulla con grande coraggio tre palle break.

E’ solo una questione di tempo. In vantaggio 5 a 4 Vika strapperà il servizio all'avversaria chiudendo al secondo match point grazie a un dritto di Maria terminato out. L'incontro termina dopo 2 ore e 42 minuti di battaglia con il punteggio di 3-6, 6-2, 6-4.

Per Azarenka, che quest’anno ha il miglior record sul cemento, avendo vinto 32 incontri a fronte di 2 sole sconfitte, si tratta della seconda finale in uno Slam dopo la vittoria sempre quest’anno in Australia. L’ultima volta che una tennista ha vinto due titoli Slam nello stesso anno si è verificata nel 2010, quando Serena Williams vinse gli Australian Open e Wimbledon. Vika, prima bielorussa della storia a raggiungere la finale agli Us Open, ha vinto già l’edizione Junior nel 2005. Solo Lindsay Davenport ha centrato la storica doppietta (1992/1998).

Victoria Azarenka in conferenza stampa (audio): "Verso la fine del primo set sentivo che stavo iniziando a giocare meglio. Fino a quel momento avevo avuto poche opportunità e non le avevo sfruttate. Una volta terminato il set ho pensato che avrei dovuto ripartire da zero come se fosse un nuovo match. Domani avrò bisogno di trovare il modo di sorprendere Serena. Lei è in gran forma e ha tutto dalla sua parte. Dovrò cercare di servire e rispondere bene. Con Serena il problema non sono gli scambi lunghi ma chi è in grado di cogliere per prima le opportunità, chi ha più coraggio quando si esce dai blocchi di partenza".

Maria Sharapova in conferenza stampa (audio): "Oggi non ho sfruttato le opportunità che mi si sono presentate. Quando si arriva al terzo set si dovrebbe mettere pressione sulla propria avversaria. Io non l’ho fatto. Lei è la numero uno del mondo, non c’è motivo perché non possa avere una chance domani. Se penso all’inizio dell’anno, quando neanche sapevo se avrei giocato a causa della mia caviglia, posso ovviamente ritenermi soddisfatta".
 

 

Da New York, Massimiliano Di Russo

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