15/09/2012 00:36 CEST - COPPA DAVIS

Spagna ad un passo dalla finale. Pari tra argentini e cechi

TENNIS - Ferrer supera in 4 set Querrey, Almagro batte 7-5 al quinto un indomito Isner.Tutto facile per a Buenos Aires per Del Potro che doma in tre set Stepanek, ma Berdych batte Monaco al quinto e firma l'1-1. Tarantino e Burruni

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Almagro
Almagro

ARGENTINA – REPUBBLICA CECA 1-1

Tomas Berdych (6 Atp) b. Juan Monaco (11) 6-1 4-6 1-6 6-4 6-4 in 4h02’.


Con l’Argentina in vantaggio, scendono in campo Juan Monaco (11 Atp) e Tomas Berdych (6). Classifica e precedenti sono completamente dalla parte del ceco (6-0: in due set nel Challenger di Braunschweig’04, in quattro set agli Australian Open’08, in cinque nella Davis 2009 ed ancora in due set nei tre confronti del 2011, Madrid, Roma e Cincinnati) mentre tifo ed entusiasmo dovrebbero spingere l’argentino. Il primo set è un monologo del 27enne di Valasske Mezirici, che chiude agevolmente per 6-1, placando la carica albiceleste. A questo punto, ci si attende che l’uomo dotato di maggior classe, essendo in vantaggio, controlli il match a suo piacimento, ma così non è. Il 28enne di Tandil ci mette il cuore, ritrova equilibrio e riesce a spuntarla nel secondo parziale, per 6-4. Nel secondo game del terzo set (1-0 Monaco, servizio Berdych), il ceco spreca due palle dell'1-1 (la prima addirittura con un doppio fallo), l’argentino spreca a sua volta una palla break e Tomas chiude con uno smash. Dopo questo colpo, ci si attende uno scatto di Berdych, che invece perde nove dei successivi 11 giochi, con Monaco che va in vantaggio 1-6 6-4 6-1 4-2. Giochi ormai fatti? Mai nel tennis e, soprattutto, mai in Coppa Davis. Il sudamericano si spegne completamente e lascia strada al ceco, che recupera lo svantaggio e, conquistando otto games di fila, vince 6-4 il quarto set e si porta 4-0 in quello decisivo. Berdych va a servire per allungare ancora, ma qui subisce l’inatteso break di Monaco. L’argentino serve sul 40-15, ma si fa raggiungere e trova il 4-2 solo alla quarta palla utile. Tocca a Berdych andare al servizio e tiene la battuta a 30, chiudendo il game con un ace. Dopo il turno tenuto da Monaco, il ceco va a servire per il match sul 5-3, ma cede il servizio a zero, rimettendo in gara l’argentino. Il pubblico ci crede, Monaco serve per andare 5-5, ma subisce la veemenza di Berdych, che sale 0-40 e chiude 6-1 4-6 1-6 6-4 6-4 dopo quattro ore e due minuti di gioco.
A meno di sempre possibili cambi di formazione da parte dei due capitani, per la Repubblica Ceca saranno Ivo Minar e Lukas Rosol a scendere in campo contro gli argentini Carlos Berlocq ed Eduardo Schwank.
 

 

Juan Martin Del Potro b. Radek Stepanek 6-4 6-4 6-2 in 2h41’.
 

La semifinale tra Argentina e Repubblica Ceca, sulla terra battuta del Parque Roca di Buenos Aires, si è aperte con il match tra Juan Martin Del Potro (8 ATP) e Radek Stepanek (40). La classifica ed i risultati fanno cadere i pronostici su Delpo, ma i precedenti parlano di 3 vittorie su 4 per il ceco (per il 34enne di Karvina, due nel 2009: 7-6 6-4 nei quarti di Memphis, il ritiro argentino sul 4-0 nei quarti di Bercy; uno quest’anno, 6-4 7-6 nei 16’ di Toronto. Per il 24enne di Tandil, c’è la vittoria per 6-4 6-0 al primo turno di Indian Wells 2011).
Parte subito forte Stepanek, che si porta 40-0, cede due punti, ma tiene il servizio. Nel game successivo, subito palla break per il ceco (30-40), che però spreca con un errore di dritto e consente a Del Potro di tenere con difficoltà il servizio. Il servizio viene mantenuto senza che chi risponde superi mai il “30” fino al settimo game, quando l’argentino si costruisce la prima palla break del match. E’ il gioco più combattuto in questo avvio, con Stepanek che cancella la palla-break, ma quando va a servire per il game commette un doppio fallo. Alla seconda occasione, il ceco firma il 4-3. Ma il break è nell’aria e, dopo aver mantenuto il servizio, Del Potro strappa la battuta a Stepanek, andando a servire sul 5-4 in proprio favore. Il decimo game è una formalità: gioco a zero e 6-4 Delpo in 62’. A questo punto l’argentino si scioglie e cerca di controllare la reazione, assai annacquata di Stepanek. Dopo 1h53’, Juan Martin Del Potro è avanti con un duplice 6-4. Nel terzo set, l’argentino trova il break al terzo gioco e poi si ripete anche nel quinto, mandando uno spaesato Stepanek a servire sotto 1-5. Il ceco tiene la battuta a zero, ma è il canto del cigno, perché Delp chiude set e match nel game successivo: 6-4 6-4 6-2 in 2h41’. (Antonio Burruni)

SPAGNA-USA 2-0

David Ferrer b. Sam Querrey 46 62 62 64

Il solito paziente, concentrato e determinato David Ferrer viene a capo di un buon Sam Querrey dopo oltre tre ore di battaglia nel primo singolare della semifinale di Davis tra Spagna e Usa in corso di svolgimento a Gijon.

Lo spagnolo è partito sotto ritmo subendo nel primo set i colpi ed il gioco di un coraggioso Querrey che è partito deciso a dare l'anima.
Vinto il primo set, nel quale Querrey si è giovato di un Ferrer quanto mai falloso e fuori ritmo, il nr. 2 americano ha subito il pronto ritorno dello spagnolo che ha vinto nettamente secondo e terzo set con lo stesso punteggio (6-2).
Nel quarto set si è assistito ad una gran battaglia, nella quale Querrey ha giocato alla pari con Ferrer su una superficie sicuramente a lui poco gradita, non riuscendo a sfruttare ben nove palle break che avrebbero potuto portare il match al quinto.
Riuscito nell'impresa di salvarle tutte, Ferrer sul 4 pari ha centrato il break decisivo alla prima occasione ed ha chiuso tranquillamente nel game seguente.

Il primo set inizia con Ferrer ancora un po' sfasato dopo il ritorno dagli Us Open, ma lo spagnolo parte con il piede giusto e strappa il servizio all'avversario in apertura.
Sembrerebbe il prodromo di una cavalcata trionfale, ma il match è molto duro per Ferrer che alterna ottimi colpi a qualche gratuito di troppo.
Querrey è ben concentrato e nell'ottavo game trova il controbreak. Lo spagnolo perde sicurezza e cede nuovamente la battuta nel decimo gioco lasciando così all'americano il primo set per 6-4.
Entrambi i giocatori chiudono con un saldo negativo il bilancio vincenti-gratuiti, peggio Ferrer (10-18), leggermente meglio Querrey (12-16) che però fa più punti con la prima (83%).

Ferrer non è tipo che si scoraggi ed inizia a caricare da fondo campo i suoi colpi, soprattutto con il diritto, iniziando a muovere Querrey lungo la linea di fondo campo.
Così lo spagnolo trova un primo break e poi con il secondo allunga sul 5-2 e chiude nel game successivo.

Inizia una nuova partita, Querrey perde efficacia anche con il servizio, Ferrer si muove con la solita furia tennistica e sale in cattedra.
Nel terzo set lo spagnolo centra un altro break nel quinto game e sale 3-2 e servizio.
Il suo avversario non riesce ad uscire dalla fitta ragnatela di scambi e Ferrer inanella altri tre game consecutivi e con un altro 6-2 sale 2 set a 1.

Querrey comunque è ben deciso a non mollare sino alla fine, Ferrer si prende una pausa fisiologica ed al ritorno in campo appare fin troppo rilassato.
Lo spagnolo perde un po' il filo del gioco e Querrey non gli dà tregua.
Così ogni volta che Ferrer va a servire nel quarto set sono dolori.
L'americano va 1-0, Ferrer nel game successivo sbaglia due facili smash e commette un paio di gratuiti, Querrey in tutto si procura ben 5 palle break, ma David in una maniera o nell'altra ma sempre con merito le annulla.
Lo spagnolo tiene alla fine la battuta, ma sul 2-1 Querrey la scena si ripete.
Ferrer stavolta va addirittura 0-40 ma annulla le tre palle break grazie a due gratuiti del suo avversario e ad un vincente.
Lo spagnolo però commette un altro gratuito ed offre la nona palla break del set. Scambio lunghissimo dopo che Querrey prova palla corta e pallonetto, Ferrer recupera ed alla fine sbaglia per primo il suo avversario.
Alla fine il nr. 5 del mondo tiene nuovamente la battuta e si va sul 2 pari.
E' chiaro che se sprechi tanto con uno come Ferrer alla fine ne paghi le conseguenze.
Le prime avvisaglie arrivano nel nel settimo gioco quando Querrey si viene a trovare al servizio sullo 0-30, ma Ferrer sbaglia un diritto a campo aperto sanguinoso e l'americano si salva.
Sul 4 pari però (Ferrer per una volta aveva tenuto il servizio senza concedere palle break ma comunque ai vantaggi) Querrey commette un gratuito di diritto ed un doppio fallo che danno al suo avversario tre palle break consecutive sullo 0-40.
L'americano sbaglia di rovescio e manda Ferrer a servire per il match. Lo spagnolo non è uno che si ferma sul traguardo ed alla terza opportunità chiude grazie ad un gratuito di rovescio dell'avversario. 

Nicolas Almagro b. John Isner 64 46 64 36 75

Tipico match da Coppa Davis il secondo singolare di Gijon. Partita tremenda, 5 set, durata 4 ore e 15 minuti e ricca di pathos e di emozioni, solita cornice di pubblico fantastica come in tutte le location spagnole.
La spunta alla fine il giocatore che sulla terra rossa ha più armi a sua disposizione, cioé Nicolas Almagro, ma come al solito John Isner gioca una partita quasi commovente, spendendo sino all'ultima briciola di energia e soprattutto non mollando mai nemmeno un 15.

Almagro ha giocato la partita solida che ci si aspettava da lui, sia fisicamente che moralmente.
Fronteggiare in simili condizioni questo Isner non è cosa facile nonostante si giocasse sulla terra.
Lo spagnolo non si è mai disunito ogni volta che l'americano con il servizio lo ricacciava indietro, soprattutto nei momenti cruciali.
Almagro è stato lì sino alla fine, aspettando con gran pazienza il momento buono per piazzare il colpo di grazia.

Lo stesso dicasi per Isner, che ha avuto la pazienza e la forza di mettersi a palleggiare con pazienza da fondo campo, cercando quando possibile il colpo risolutivo (soprattutto con il diritto).
Alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca, ma crediamo che Courier 8sempre vestito come se dovesse andare ad un matrimonio) possa essere molto orgoglioso dei suoi ragazzi che oggi veramente non potevano fare di più.

Nel primo set Isner non riesce ad essere molto efficace al servizio.
L'americano serve solo con il 57% e con la prima fa appena (per uno come lui) il 62% di punti.
Almagro è molto presente a sé stesso, solido come non mai da fondo campo, fa l'80% di punti con la prima e risponde molto bene, soprattutto di rovescio.
Così il primo ad avere delle palle break è lo spagnolo che alla seconda opportunità centra il break e porta a casa il primo set con il punteggio di 6-4.

Almagro continua a contenere bene i servizi dell'avversario e quando lo scambio diventa un lungo palleggio, alla fine lo spagnolo ha quasi sempre la meglio.
Isner fa quel che può, ma pare nettamente in difficoltà e nel settimo gioco del secondo set barcolla.
L'americano va 15-40, ma con il solito gran diritto e con una voleé sulla rete rimedia.
Isner però sbaglia uno smash agevole e concede una terza palla break allo spagnolo, ma ancora una volta rimedia con il servizio e poi tiene la battuta.
Il pericolo sventato fa riacquistare fiducia a Isner che inizia a giocar meglio e soprattutto riesce a tenere adesso anche gli scambi lunghi, cercando quando può di piazzare i vincenti con il suo turbo diritto.
Almagro scende un attimino di livello e il suo avversario subito ne approfitta.
Sul 4 pari lo spagnolo va sotto 0-40 (le prime tre palle del break del match per il suo avversario) commettendo un paio di gratuiti, Isner sbaglia un diritto ma poi tiene uno scambio lunghissimo e costringe al gratuito Almagro.
L'americano va a servire per il set sul 5-4 e non perdona, siamo un set pari.

Il terzo set inizia nel segno di Isner che prosegue il momento positivo di fine secondo set, tiene la battuta nel game d'apertura e si procura subito una palla break nel gioco successivo.
Ma Almagro si cava fuori dalla buca con un servizio vincente e poi tiene la battuta.
I ribaltamenti di fronte continuano, Isner nel terzo game concede a sua volta una palla break.
L'americano la fronteggia con un serve & volley, Almagro recupera e prova un passante, Isner mette la voleé fuori, lo spagnolo allunga sul 2-1.

Ora lo spagnolo pare di nuovo padrone del match, Isner ricomincia a faticare quando serve e il suo avversario nel settimo game si procura tre palle break consecutive sullo 0-40.
Ma l'americano ricorre alla specialità della casa, il servizio. Due ace e un paio di servizi vincenti, le tre palle break vengono annullate e Isner sale 3-4.
Almagro però non concede nulla quando serve e nel decimo gioco grazie ad un rovescio di Isner in corridoio chiude il set 6-4.
Lo spagnolo serve nel terzo set con il 34% ma Isner commette 8 gratuiti di più (20 a 12) e questo basta allo spagnolo che si trova due set a uno.

Almagro ha l'occasione ad inizio quarto set per dare il colpo di grazia al suo avversario quando sul 2 pari Isner deve fronteggiare 3 palle break consecutive sullo 0-40.
Ma l'americano risolve a modo suo, due punti nei pressi della rete ed una voleé sulla riga del corridoio, parità. Poi arrivano due ace consecutivi (e siamo a 17) e Isner sale 3-2.

Nel settimo gioco l'americano vacilla ancora, tentativo di palla corta sbagliata, Almagro recupera agevolmente e fa il punto, 15-40 ed altre due palle break. Isner rimedia ancora con due ottime prime, lo spagnolo non si arrende, fantastico passante di rovescio e terza palla break nel game.
Isner non muore mai, punto a rete e nuova parità.
Il finale è sempre lo stesso, l'americano alla fine tiene la battuta e va sul 4-3.

Così, come spesso succede alla lunga chi ha rischiato di più e si è salvato, viene poi premiato.
Almagro commette un paio di gratuiti e non chiude una palla facile nei pressi della rete, Isner indovina un fantastico passante di diritto incrociato e si procura una palla break nel game successivo.
Lo spagnolo tentenna ancora sotto rete e arriva un altro passante dell'americano che centra il break, va a servire per il set e chiude 6-3 tenendo la battuta a zero.

Tutto da rifare e forse è giusto così, si va al quinto.

I due giocatori sono stanchi ma non si risparmiano, tutto regolare sino al 2-2, poi nel quinto game rischia Almagro.
Un paio di gratuiti e palla break Isner sul 30-40, ma lo spagnolo rimedia con un servizio vincente.
L'americano si procura però un'altra palla break e con coraggio se la gioca prendendo la rete, la voleé però è difficile e finisce fuori.
Almagro tiene la battuta e sale 3-2 nel quinto.

Si seguono i servizi senza particolari problemi, sul 5-4 per Almagro, Isner serve per rimanere nel match.
Sul 15-30 l'americano tira un diritto lungo e concede due match point allo spagnolo, il pubblico vede il traguardo vicino ed incita a gran voce il proprio beniamino.
Ma Almagro mette un rovescio lungo ed Isner piazza un ace, ancora parità.
Rovescio lungo di Isner ed ancora match point Almagro, Isner rimedia a modo suo, due servizi vincenti ed un ace e siamo 5 pari.

Lo spagnolo soffre un attimo quando va 15-30 nel game successivo, poi tiene la battuta e riparte a testa bassa sul servizio dell'avversario.
Game combattuto, Isner ha due palle per andare sul 6 pari ma non le sfrutta, Almagro recupera un paio di voleé non definitive e passa l'americano a rete, vantaggio per lo spagnolo che vuol dire match point.
E' quello buono, Isner prova a prendere la rete ma il suo diritto è lungo, lo stadio di Gijon esplode, Almagro sfinito crolla a terra, 2-0 Spagna, la finale è più vicina.

 

Stefano Tarantino e Antonio Burruni

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