02/10/2012 14:59 CEST - I tornei della settimana

In Asia tra emozioni e tensioni

TENNIS - A Tokyo vincono Murray e Nishikori. A Pechino Djokovic e Tsonga costretti al terzo da Berrer e Istomin. Na Li domina Nadia Petrova. Sullo sfondo le tensioni tra Cina e Giappone per le isole Senkaku. Alessandro Mastroluca

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Novak Djokovic (Photo by Matthew Stockman/Getty Images)
Novak Djokovic (Photo by Matthew Stockman/Getty Images)

Andy Murray ha iniziato con relativa tranquillità la difesa del titolo a Tokyo contro il lucky loser Ivo Karlovic. Il croato è entrato in tabellone al posto di Gael Monfils, che ha dovuto dare forfait per i persistenti dolori dovuti alla rotula bipartita e rischia di dover dire addio al tennis. Karlovic mette a segno 18 ace ma Murray non concede nemmeno una palla break. Prevedibilmente, dunque, il primo set si conclude al tiebreak: lo scozzese chiude 9-7 con un gran passante di dritto in corsa. Murray si cambia per il secondo set (tutto in nero) e firma il 6-4 al terzo match point con un rovescio al corpo.

Lo scozzese, che l'anno scorso ha rimontato un set in finale a Nadal e completato la rimonta con un 6-0 al terzo, affronterà Lukas Lacko. Lo slovacco era stato l'ultimo, prima della finale dello scorso anno, a dare un “bagel” al maiorchino (a Doha).

Kei Nishikori ha regalato emozioni e tensione al pubblico di casa nel derby contro Go Soeda, capace di vincere il primo set ma costretto ad arrendersi alla distanza (46 62 63). In settimana Nishikori aveva assicurato la sua presenza la prossima settimana a Shanghai, nonostante le tensioni tra Giappone e Cina per il possesso delle isole Senkaku (in giapponese) o Diaoyu (in cinese), disabitate ma circondate da acque ricche di idrocarburi, in particolare gas naturale e petrolio a profondità accessibili ai moderni sistemi di esplorazione. Il Giappone le controlla dal 1885, fatta eccezione per il periodo 1945-1972 in cui, in base al trattato di San Francisco (1951), furono amministrate dagli Stati Uniti. La Cina sostiene di averle possedute dal XIV secolo e di averne perso il controllo perchè vittima dell'imperialismo nipponico.

Il governo cinese ha estratto dagli archivi dei musei due nuove prove inconfutabili della sovranità cinese sull’arcipelago. Un diario di viaggio scritto a mano e una cartina geografica appartenenti a due emissari della Dinastia Qing inviati dall’imperatore nel Regno di Ryukyu (Okinawa) nel lontano 1808. I due documenti sono stati esposti al Poly Art Museum. La Repubblica Popolare Cinese ha inviato navi della guardia costiera e pescherecci attorno all'arcipelago mentre la scorsa settimana navi giapponesi ha respinto con gli idranti una flota di pescherecci taiwanesi che si avvicinava alle isole, noto bacino di pesca, nelle acque rivendicate dal governo nipponico.

Le tensioni politiche restano sullo sfondo anche nel combined di Pechino, che assegna al torneo femminile un montepremi due volte maggiore rispetto agli uomini. Il cammino verso il terzo titolo non è iniziato in maniera del tutto convincente per Novak Djokovic che ha vinto questo torneo nel 2009 e nel 2010. Il serbo ha superato Michael Berrer 61 67 62 in due ore di gioco. Dopo un primo set controllato da Nole (solo 11 punti persi al servizio), nel secondo il tedesco, per un periodo allenato anche da Claudio Pistolesi, serve molto meglio. Nole perde cinque punti nei suoi turni di battuta ma non incide con la risposta. Si va così al tiebreak con Berrer che allunga 5-3 e strappa i due minibreak che portano la sfida al terzo. Berrer subisce il break nel terzo game e dopo aver costretto Djokovic a faticare per confermare il vantaggio esce alla partita. Nole affronterà Carlos Berlocq.

Ha dovuto sudare anche Tsonga per piegare l'uzbeko Istomin 46 61 76. Basta un break per decidere il primo set, con il francese capace di strappare appena due punti sulla prima di servizio dell'avversario. Senza storia il secondo set, mentre il terzo segue i turni di battuta (82% di prime per Tsonga) fino al tiebreak, vinto da JWT 7-3.

Tsonga, che ha chiuso con 25 vincenti, affronterà al secondo turno Nikolay Davydenko. Dura solo 33 minuti la partita di Julien Benneteau, che non ha risolto i problemi all'avanbraccio già manifestati in semifinale e finale a Kuala Lumpur. Il francese, dopo aver perso la settima finale su sette in carriera, ha lasciato via libera a Andreas Seppi. L'altoatesino, che questa settimana vede scadere i punti del Challenger di Mons, dovrà battere Sam Querrey (n.26 del mondo ma destinato a salire di almeno tre posizioni) per non perdere posizioni in classifica.

La vittoria porterebbe Seppi a superare proprio Querrey nella Race, la classifica che tiene conto solo dei migliori risultati dell'anno solare. Con un successo l'azzurro aggancerebbe Verdasco al 21mo posto.

L'azzurro è in vantaggio 3-1 nei confronti diretti (l'ultimo risale al 2009) e ha vinto anche l'unico disputato sul veloce al coperto: 57 61 63 al primo turno di Bercy 2007. Gli altri tre confronti si sono disputati tutti sulla terra.

Nel tabellone femminile si ferma subito la corsa di Laura Robson, reduce dalla prima finale in carriera a Guangzhou (prima britannica dal 1990 a giocarsi il titolo in un torneo Wta). La 18enne di origine australiana, entrata per la prima volta tra le prime 70, ha ceduto 75 63 alla spagnola Lourdes Dominguez Lino. Il primo set segue la successione dei servizi fino al 5-5 (senza che si arrivi mai ai vantaggi), prima che Robson incappi in una serie di 3 errori di fila che le costano il break e il set. La spagnola si appoggia bene ai colpi potenti della britannica, che finisce per sbagliare sempre di più. Nel secondo set Dominguez Lino breaka due volte, Robson riesce a strapparle il servizio solo una volta ma non a impedirle la vittoria dopo un'ora e 35 minuti.

La spagnola affronterà al secondo turno Agnieszka Radwanska. Vince anche Na Li, che non ha mai vinto il torneo di casa. La numero 1 asiatica ha lasciato appena tre game, 61 62, a Nadia Petrova che solo tre giorni fa ha conquistato il titolo a Tokyo (il torneo più ricco che si è aggiudicata in carriera). Na Li ha giocato a un ritmo insostenibile per l'avversaria, da cui aveva sempre perso in sette precedenti sfide. Ha servito meglio, ha breakato cinque volte e perso una sola volta il servizio, nel sesto game del secondo set, durato oltre 13 minuti. Na Li mantiene l'ottavo posto nella Race e aumenterà il vantaggio su Sam Stosur, nona. L'australiana, infatti, ha ceduto in tre set a un'ottima Julia Goerges.
 

Alessandro Mastroluca è autore del libro "La valigia dello sport. La storia del Novecento riletta attraverso imprese e personaggi sportivi indimenticabili" (edizioni Effepi Libri)

Alessandro Mastroluca

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