30/10/2012 22:34 CEST - Masters 1000 Bercy

Mathieu-Bautista, game da 27 minuti. Record nell'era Open

TENNIS - Il decimo game del secondo set tra Mathieu e Bautista-Agut dura 27 minuti. E' il game più lungo nell'era Open. Tsonga piega solo al tie break del terzo un generosissimo Benneteau.

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Paul Henri Mathieu (Getty Images Europe Harold Cunningham)
Paul Henri Mathieu (Getty Images Europe Harold Cunningham)

27 minuti. Tanto è durato il decimo game del secondo set tra Paul Henri Matieu e Roberto Bautista-Agut al primo turno del Masters 1000 di Bercy. Mathieu, avanti 5-4, spreca sei match point e salva 11 palle break complessive prima di cedere il servizio alla dodicesima opportunità.

Si tratta del game più lungo nella storia dell'era Open. Il primato precedente, di 24 minuti, è stato stabilito nel 2010 a Dubai da Murray e Kunitsyn. Chi affronterà Mathieu al prossimo turno? Murray, naturalmente.

Le maratone sembrano la costante della stagione di PHM, soprattutto a Parigi. Alla Porte d'Auteuil, al Roland Garros, ha impiegato 5 ore e 46 per piegare John Isner 18-16 al quinto. E’ il secondo match più lungo, in termini di durata, nella storia del torneo, dietro solo a Clement-Santoro che, in due giorni, chiusero in 6 ore e 33 tra il 24 e il 25 maggio 2004 (il Mago vinse 16-14 al quinto).

La sfida con Isner è durata complessivamente 76 game, ed è un record assoluto per il torneo nell’era Open (c’è stata però la semifinale del 1951 vinta da Sturgess su McGregor da 76 giochi, e un primo turno Mark-Jancso nel 1957 da 83 game ma ancora non esisteva il tiebreak). Mai, infine, un quinto set al Roland Garros aveva richiesto più di 30 giochi.

C'è aria di deja-vu per Chardy. L'anno scorso il francese ha vinto la sua prima partita in carriera a Bercy, contro lo spagnolo Granollers (per ritiro). Quest'anno si è ripetuto contro un altro iberico, Garcia Lopez, in un match senza storia, finito 60 63. Chardy, che finirà la stagione tra i primi 50 per la terza volta negli ultimi 4 anni, si è preso una clamorosa rivincita: aveva infatti raccolto solo un game (61 60) nell'unico precedente, sulla terra battuta di Houston nel 2009.

Dominante fin dall'inizio, Chardy ha chiuso il primo set in appena 35 minuti. Nel secondo, il punteggio ha seguito la successione dei turni di battuta per sette game, poi lo spagnolo ha regalato il break con una brutta volée e Chardy, che ha vinto 12 degli ultimi 14 punti, ha strappato il break e chiuso con un game a zero. I 26 vincenti a 7 danno la misura del dominio di Chardy, che ha servito 7 ace e convertito l'85% di punti quando ha messo in campo la prima. Al prossimo turno affronterà Raonic.

E' invece incappato nella 13ma sconfitta al primo turno in 23 tornei giocati Jurgen Melzer. Opposto a Dimitrov, l'austriaco è stato all'altezza della situazione solo per tre game, quando ha rimontato da 2-5 a 5-5 nel primo set. Ma il bulgaro ha dominato il tiebreak per 7 punti a 2 e chiuso 76 62 in un'ora e 24 con 33 vincenti contro i 12 di Melzer. Al prossimo turno prova del nove contro Juan Monaco. L'argentino ha ancora qualche piccolissima speranza di qualificarsi per il Master di Londra, ma deve innanzitutto arrivare in finale e sperare in altri risultati favorevoli: ovvero che Gasquet, Almagro e Tipsarevic, che lo precedono nella Race, non vadano troppo in là nel torneo.

13 è anche il numero della testa di serie di Marin Cilic, e anche a lui non porta fortuna. Il croato è infatti uscito al debutto contro il polacco Jerzy Janovicz, che si è imposto 76 62 e ha raggiunto per la prima volta il terzo turno in un Masters 1000.

J.-W. Tsonga (Fra) b. J. Bennetau (Fra) 6/2 4/6 7/6

C'era grande attesa per il derby transalpino tra i due beniamini di casa, Tsonga e Bennetau. Jo e Juju, aplauditi a più non posso dai tifosi del Palais, hanno dato vita a un match davvero esaltante e ricco di colpi di scena, soprattutto a partire dal secondo set. Il primo parziale infatti scorre via veloce e termina 6/2 a favore di Tsonga, con Bennetau che appare alquanto spento e frastornato. Ma nel secondo, Julien sembra svegliarsi e sfodera un tennis propositivo, ricco di soluzioni, dimostrandosi estremamente offensivo soprattutto sul rovescio di Jo. E allora...spazio agli attacchi, agli smash, alle smorzate ed alle stop volley. E così finisce 6/4 per il trentenne di Bourg en Bresse. La terza frazione è forse ancora più palpitante, con Bennetau che, dal 3-5 recupera fino a 5-5 costringendo il n. 7 del mondo al tie-break. Il pubblico applaude, grida, incita. Tra gli spalti tanti ex giocatori, come Tatiana Golovin e Arnaud Clément, venuti ad applaudire i loro ex colleghi ed amici. Ma, alla fine, il cuore e la grinta di Julien non bastano: al tie-break si fa surclassare da Jo che, dopo 2h24' si aggiudica l'incontro con lo score di 6/2 4/6 7/6.
 

Risultati

Primo Turno

Grigor Dimitrov (BUL, Q) b. Juergen Melzer (AUT) 7-6 (2) 6-2
Jeremy Chardy (FRA b. Guillermo Garcia Lopez (ESP, Q) 6-0 6-3
Paul Henri Mathieu (FRA) b. Roberto Bautista-Ahut (ESP, Q) 6-4 7-5
Igor Sijsling (NED, Q) b. Alexandr Dolgopolov (UKR) 6-4 6-2
Sam Querrey (USA) b. Fernando Verdasco (ESP) 6-1 1-1 ret
Michael Llodra (FRA) b. Daniel Gimeno-Traver (SPA) 7-5 6-3

Secondo turno

Jerzy Janowicz (POL, Q) b. Marin Cilic (CRO, 13) 7-6 (6) 6-2
Kei Nishikori (JAP) b. Benoit Paire (FRA, WC) 7-6(2) 6-2

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