09/11/2012 18:15 CEST - Interviste

Federer: "Meglio il Masters indoor"

TENNIS  La conferenza stampa di Roger Federer alla O2 Arena di Londra dopo la vittoria al Masters contro David Ferrer. Traduzione di Gabriele Pacini

| | condividi
Roger Federer (Photo by Julian Finney/Getty Images)
Roger Federer (Photo by Julian Finney/Getty Images)

D. Tu sei il primo giocatore qualificato per le semifinali. Ci puoi dare la tua valutazione della partita di
oggi, e anche riassumere ciò che rende questo torneo così speciale per te?

ROGER FEDERER: Beh, penso che sia stata una grande partita. E di buona intensità. Probabilmente entrambi
abbiamo avuto all’inizio un po’ di alti e bassi. Credo che il punteggio sarebbe anche potuto essere invertito,
cioè che fosse lui all’inizio a condurre 3-0. Per questo penso che alla fine sia stato giusto poi trovarci 3 pari e
4 pari. Nel secondo set invece, credo che entrambi ci siamo ripresi. Abbiamo iniziato ad avere degli scambi
più difficili. Penso che nel secondo set abbiamo giocato con più ritmo. Ancora una volta, oggi, credo che
Ferrer abbia dimostrato il perché è così difficile batterlo. Lui ti costringe a dover tirare sempre un colpo in
più, rende tutto molto fisico. Voi sapete che mentalmente lui resta sempre molto concentrato. È per questo
che è molto rispettato dai suoi avversari.

Riguardo alla tua seconda domanda, questo è un torneo molto speciale per me per diversi motivi. E'
sempre stato il torneo a cui volevo partecipare all’inizio di ogni anno. Ho avuto risultati straordinari in
questo torneo. Ho imparato molto. Credo davvero di aver approfittato di ciò che questo torneo offre, anche
considerando la mia personalità, per il fatto di quanto sia difficile arrivare qui. Perché non si entra in questo
torneo ogni anno perché te lo regalano. Devi aver davvero lavorato molto duramente prima, e una vola che
ci sei ti dovresti divertire, ma poi viene altro lavoro duro. Credo che sia stato un processo di apprendimento
per me. Mi è piaciuto giocare in tutte le parti del mondo dove c’è stato il Masters nel corso
degli anni. Ma penso che qui sia, ovviamente, molto speciale. Perché siamo a Londra, siamo all'O2 ARENA.
E’ un luogo incredibile, e sono felice si resti qui per i prossimi anni.

D. Parlando della partita, David ha detto che non ha dovuto affrontare molte prime di servizio oggi, ma
la tua seconda di servizio è stata addirittura quasi migliore. Quindi stai migliorando ogni settimana.

ROGER FEDERER: Si, penso sicuramente di aver avuto bisogno di una buona seconda di servizio, soprattutto
nel primo set. Non ho servito nel modo in cui avrei voluto. O il mio ritmo alla battuta era un po' basso o
non spingevo sufficientemente con le gambe o qualsiasi altra cosa. Ma penso anche che fosse merito suo,
per il fatto che è grande giocatore alla risposta. Tornavano indietro un sacco di ottime risposta a dei buoni
servizi. Questo fa si che si debba sempre cercare dei servizi vincenti, cominciando quindi a sbagliare un po'
di più. In tutta la mia carriera ho comunque sempre potuto contare sulla mia seconda di servizio. Oggi, ho
dovuto usare tutto quello che avevo in termini di variazione, sevizi in kick, slice, facendo sempre cose
diverse. Inoltre non ho fatto molti doppi falli oggi, quindi sono contento di come sono andate le cose sulla
mia seconda.

D. Hai la consapevolezza di fare cose diverse rispetto a quando hai iniziato a giocare a questo torneo nel
2006? Pensavo soprattutto all’uso della palla corta di dritto. Usato per essere più di un purista sulla
battuta, giocando sulle righe. Ora si va verso un gioco più fisico. Che tipo di modifiche ci puoi dire che hai
fatto?

ROGER FEDERER: Sono dettagli, come tu hai detto. Ma questi piccoli cambiamenti possono fare una grande
differenza. Quanti rischi si prendono a giocare così? Come si fa a utilizzare il gioco con più effetto? Poi,
naturalmente, bisogna adattarsi a quello che il tuo avversario ti propone di volta in volta. Diversi tipi di
giocatori ti propongono diversi tipi di problemi. Ma credo che, prima di tutto, sia necessario concentrarsi
sul proprio gioco, come tu hai detto, che cosa si può migliorare, se si può migliorare la palla corta, il
servizio, il diritto. Nel mio caso, fin dall'inizio era la mia forma fisica, seguita dalla parte mentale,
successivamente si può lavorare davvero sui problemi reali che possono essere tecnici o di solidità.
Personalmente credo comunque che la cosa più importante sia quella di riuscire a mantenere un buon
livello ogni giorno, ogni colpo che fai, rimanere concentrato, non distrarsi continuamente. Penso che
questo sia stato qualcosa in cui sono diventato molto bravo nel corso degli anni.

D. L'altro giorno, Ivan Ljubicic, che ha iniziato a collaborare con un’emittente televisiva italiana, ha detto
che Djokovic è il numero 1 del mondo, ma non è il numero 1 quando si gioca indoor. Sei abbastanza
d'accordo? Pensi che abbia ragione? La seconda cosa è: Quando Ferrer ha avuto tutte quelle palle-break
nel primo set, hai mai pensato che alla fine potesse uscire dal campo dicendo: Nessuno può battere
David Ferrer 14 volte di fila?

ROGER FEDERER: No, guarda, alcune strisce di vittore si sono interrotte per me, proprio qui alle WORLD
TOUR FINALS. Credo fosse Davydenko o González anni fa, quando anche lui mi ha battuto qui per la prima
volta. In un certo senso è utile avere un vantaggio nei confronti diretti, ma al tempo stesso talvolta ti crea
anche un po’ di pressione. Hai sempre la sensazione che nella partita successiva ti potrebbe accadere di
perdere. Tu provi a tenere duro. Lui ci prova di più, anche perché lui ha bisogno di vincerne una, così poi
alla fine ci riesce. Ecco, voglio dire, ho cercato di non farlo accadere oggi. Si vedeva che lui si sentiva sicuro
di sé, era lanciato! Proprio per questo penso sia stata una vittoria ancora più grande per me.

Riguardo a Ljubicic, che cosa posso dire? Come hai detto tu, indoor ho avuto molti successi nel corso degli
anni. Probabilmente ho vinto la maggior parte dei titoli indoor, forse più di tutti gli altri giocatori messi
insieme. Ma questo non fa di me il miglior giocare di questa settimana. Mi sono concentrato su questo
questa settimana. Mi sento rilassato. Sto giocando bene. Ma vedo che anche gli altri giocatori questa
settimana stanno giocando un tennis meraviglioso. Staremo a vedere. Ma so che ho delle possibilità. Ora
sono in semifinale, e questo mi da un po' di sollievo. Posso forse già cominciare a lavorare sul mio gioco per
la prossima partita e guardare avanti, che è una buona cosa.

D. Con il vostro Presidente dell’ATP, hai avuto qualche reazione a questa decisione molto strana di non
concedere l’aumento del montepremi in denaro al torneo di Indian Wells, proprio nel momento in cui i
giocatori stanno cercando di spingere i tornei del Grande Slam ad aumentare i loro montepremi ?

ROGER FEDERER: Sì, è vero. Ne ho sentito parlare. Ovviamente, non ero presente nel momento in cui tutto
ciò è accaduto, perché queste sono decisioni prese dal Consiglio e dal CEO. Per quanto mi riguarda, sono
stato un po’ sorpreso nel sentire che è stato detto che io ero presente. Ma, come si sa, da quando io sono il
Presidente del Consiglio Giocatori, non voglio discutere di questo con voi dei media. Quello che posso dirvi
è che approfondirò la questione e farò in modo di assicurarmi che la decisione che hanno preso sia, in
definitiva, quella giusta. Se invece così non fosse, allora ovviamente avremo bisogno di parlarne. Questo è
quello che possiamo fare in futuro. Come dici tu, forse alcune persone non lo capiscono. E' importante per
me avere davvero tutte le informazioni in modo da poter dare la mia opinione e parlare con i membri del
consiglio giocatori, perché, come hai ricordato, si tratta di una questione importante.

D. Questo torneo si giocherà qui per i prossimi tre anni. Dopo, vi siete accordati per un sistema di
rotazione in termini di superfici? Un anno su campo in terra battuta, un altro sul duro all’aperto. Questo
andrebbe bene ai giocatori?

ROGER FEDERER: No, onestamente penso che indoor vada bene. Non perché questo mi avvantaggi
(sorride). Ma si gioca su tutte le altre superfici sia negli SLAM che in molti altri tornei. Mentre la stagione
indoor sembra essere molto breve. Quindi penso che la stagione indoor si meriti dei grandi tornei. Ne
abbiamo solo uno, che è un Master 1000. Quindi penso che uno solo sia poco, ed è giusto che ci sia un altro
grande evento al coperto. Non mi sono lamentato quando si è andati a giocare a Houston all’aperto, anche
se questo poteva non favorirmi. Bisogna solo avere la certezza su quello che si andrà a fare. In definitiva
penso che probabilmente nessuno dei giocatori si sia lamentato, ma penso anche che sia importante
considerare diverse superfici, luoghi diversi per giocare, e migliorare davvero lo spettacolo del gioco. La
gente si lamenta sempre quando le superfici sono troppo veloci o troppo lente, ma generalmente questo ti
permette di migliorare il gioco. Penso che questo sia quello che si dovrebbe vedere. Credo il tennis indoor
sia un bene per i tifosi. E' prevedibile (dal punto di vista atmosferico ndr). Non credo si voglia vedere un
tennis su terra battuta al coperto. Credo che questa sia l'ultima cosa che si vorrebbe vedere.

Traduzione di Gabriele Pacini

comments powered by Disqus
QS Sport

Si scaldano le trattative di mercato: Milan e Juventus attivissime, la Roma blinda Florenzi; Thohir dice no all'Atletico Madrid per Icardi e Handanovic. Maxi Lopez è del Chievo, Trezeguet torna al River Plate

Ultimi commenti