10/11/2012 23:00 CEST - Atp Finals

Del Potro in semifinale Tutti felici, tranne Ferrer

TENNIS - Juan Martin Del Potro batte ancora Federer, dopo Basilea. Finisce 76 46 63 in due ore esatte. L'argentino torna in semifinale al Masters, per la seconda volta, a distanza di tre anni.  Da Londra, Alessandro Mastroluca

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Atp Finals, Roger Federer (Getty Images Europe Julian Finney)
Atp Finals, Roger Federer (Getty Images Europe Julian Finney)

In due ore Del Potro vince e si qualifica. Per capire se da primo o da secondo dovrà aspettare il risultato della partita stasera, che è poco più di un'esibizione. Tipsarevic e Ferrer, infatti, sono già eliminati. Ma vincendo il serbo regalerebbe il primo posto a Del Potro. Un successo di Ferrer manterrebbe Federer in testa.

"Ho pensato a David Ferrer più di quanto abbia pensato a Novak e Andy" ha spiegato Federer. "Avrei voluto dargli una chance. Non che preferisca Ferrer a Del Potro, no. Ma mi dispiace più per lui che per la sconfitta".

"Abbiamo un giorno di riposo in meno di Djokovic e Murray" ha aggiunto, "ma non penso sia un grande svantaggio per domani. Forse il riposo può essere di maggiore aiuto per la finale perché giocare tre partite in tre giorni non è la stessa cosa che giocarne due di fila".

Tre errori di dritto costano a Federer il primo set. Col primo vanifica la terza palla break del parziale, con gli altri due regala i due minibreak che decidono il tiebreak. Del Potro, che pure ha quasi il 75% di punti sia con la prima che con la seconda, di palle break ne salva tre e non ne ottiene nessuna. Ma gioca meglio i punti chiave del tiebreak.

Federer apre il secondo set con un break a zero e lo chiude con un ace e in 27 minuti. Ma nel terzo cede subito il servizio e sembra mollare un po'. Del Potro chiude 76 46 63 e conquista la quarta vittoria, la seconda consecutiva, in 17 confronti diretti. Termina con 26 vincenti e 20 gratuiti, meno della metà degli errori dello svizzero, 42, che pure mette a referto 43 vincenti. Ha complessivamente servito meglio, l'argentino: 63% di prime con l'81% di punti e il 72% con la seconda.

Del Potro diventa così il terzo giocatore ad aver battuto Federer due volte di fila indoor dopo Rosset (2000) e Hewitt (2002). "Non lo sapevo" ha detto l'argentino. "Pensavo solo al mio gioco e ad arrivare in semifinale. Battere Federer non è mai facile. Ho cercato di mettere la massima concentrazione nei miei turni di servizio. Credo che la partita di Parigi, quando ero avanti di due set ma alla fine ho perso, mi abbia dato fiducia. Ho capito che potevo batterlo. Poi abbiamo giocato alle Olimpiadi. Ma Federer è Federer, e nei momenti importanti fa la differenza".

"Oggi il mio servizio ha funzionato bene, credo di aver subito solo un break" ha detto Federer. "Se l'avessi breakato più spesso, le cose sarebbero state diverse. Ma complimenti a Del Potro che sta giocando meglio, che serve forte e sa scegliere quando cercare il vincente".

"Sono deluso" ha continuato Roger. "Avevo preparato bene la partita, gli ho tolto subito il servizio all'inizio del secondo set. Pensavo di poter giocare un po' meglio nel primo set. Okay, si gioca indoor, lui serve bene, ma il campo è abbastanza lento e credevo di poter rispondere meglio".

I due perdono un challenge a testa nei primi tre game. Nel corso del match lo invocheranno spesso, e molte volte a ragione. davvero tanti gli errori dei giudici di linea. Federer è il primo a ritrovarsi sotto sul suo servizio, nel terzo gioco. Ma con la prima centrale da destra fa male. Il dritto funziona, Delpo fatica un po' di più quando deve tirarlo in recupero. Ma quando lo tira in spinta, sia in corsa che da fermo, viaggia praticamente come la sua prima di servizio.

Sulle tribune si moltiplicano le bandiere svizzere. Un angolo in particolare, immediatamente dietro l'orologio che indica la durata della partita, è quasi interamente colorato di rosso e bianco con un gruppo di tifosi che si fa notare per cappelli e magliette rossocrociate. A metà primo set una parte di pubblico si scalda: qualche coro per Del Potro e un isolato "ihihi-ha!" che genera una certa ilarità nello stadio.

Il primo scambio davvero lungo (12 colpi) lo vince Federer, nell'ottavo game: rallenta sul rovescio di Palito che, invogliato a spingere su una palla senza peso, carica troppo. E' il primo gioco a concludersi ai vantaggi, e il primo in cui si vede una palla break. Federer sale 15-40, ma Del Potro allunga ai vantaggi con un ace e un dritto superbo. Federer si procura una terza palla break, ma la butta via con un dritto scarico, giocato col corpo troppo distante dalla palla. Il game si conclude con Graf che chiama out un rovescio di Federer, rimbalzato proprio sotto il suo naso, cambiando la decisione del giudice di linea: il Falco dà ragione all'arbitro. La partita si accende.

Nel game successivo, Roger tenta il tweener: a rete. E nello scambio successivo, dopo uno schema drop-lob dello svizzero, lo prova anche Del Potro. Federer fa schermo a rete e gioca due volée di sbarramento e una terza da manuale per chiudere il punto più bello della partita. Federer, costretto ai vantaggi per la prima volta, chiude un game da registrare e conservare con una splendida volée di dritto in contropiede e un ace.

Con altri due ace e una prima vincente, lo svizzero si assicura il tiebreak (6-5), Del Potro trasforma la potenzialità in realtà con un gioco a zero. E' suo anche il primo minibreak, grazie a un dritto lungo di Federer, accompagnato da qualche sparuto "vamos!". Il numero 2 del mondo concede anche il secondo punto di fila sul suo servizio. Palito chiude 7-3 con un po' di suspense finale: l'ace gli nega l'ace sulla prima, ma Federer stecca la risposta di rovescio sulla seconda in kick. Gli incitamenti per l'argentino si fanno più convinti.

Ma Del Potro apre il secondo set subendo un parziale di otto punti a zero. Lo speaker annuncia la presenza sugli spalti di Ledley King, difensore del Tottenham, inquadrato sui maxischermi. La reazione del pubblico è molto timida: evidentemente non abbondano i tifosi degli Spurs tra i 18 mila che riempiono la O2 Arena.

Federer gioca sciolto, decontratto, o almeno questa è la sensazione che trasmette: i 15 vincenti a 8 ne sono lo specchio. Del Potro, subito il break a zero in avvio, non ha grandi problemi a tenere i successivi turni di battuta. Ma non riesce a incidere in risposta e in 27 minuti Federer chiude il secondo set con il terzo ace del parziale.

A parti invertite, nel terzo si ripete lo stesso scenario. E' Federer a cedere il servizio, alla prima occasione e al primo turno di battuta, con un rovescio scentrato al termine di uno scambio in cui è rimasto troppo passivo. Un atteggiamento un po' svogliato che mantiene per tutto il set. Del Potro perde solo due punti al servizio e chiude con l'ultimo passante lungolinea di rovescio.

Nella storia, per 22 volte il Masters è stato vinto da un giocatore che ha perso un match nel Round Robin. Roger Federer è uno dei 12 tennisti che ci è riuscito, a Shanghai nel 2007: sconfitto da Fernando Gonzalez, ha conquistato il titolo su James Blake.

"Ora avete tre grossi nomi e un ragazzo grosso in semifinale" ha commentato scherzando Del Potro. "Non so se sto giocando meglio del 2009, quando ho vinto gli Us Open. Sono solo contento di essere tornato a giocare un ottimo tennis dopo l'infortunio al polso".

 

Da Londra, Alessandro Mastroluca

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