28/11/2012 15:29 CEST - LA RIFLESSIONE

Cinque, dieci, venti anni fa...

TENNIS - Guardiamo indietro e rievochiamo le stagioni passate. Dalla rivalità tra Edberg e Courier che segnò i primi '90 a Sampras, Agassi, Hewitt e Safin. Fino ovviamente a Federer e Nadal. Daniele Malafarina

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Sapras, Courier ed Agassi ad un'esibizione
Sapras, Courier ed Agassi ad un'esibizione

Va in archivio la stagione 2012. Non pare vero che il 2001 è passato da più di dieci anni. O che Stefan Edberg si è ritirato da più di 15. Eppure il tempo passa inesorabile e le imprese di oggi saranno presto le nostalgiche rievocazioni di domani (sospiro). Ok, a parte la poesia, cosa succedeva nel mondo del tennis 5, 10 e 20 anni fa?

2007
Secondo molti il 2007 è l’anno in cui Roger Federer, dopo aver dominato il tennis come quasi nessuno per due anni, mostra i primi segni di scricchiolio. Lo svizzero, dopo aver perso 9 partite nel biennio precedente, ne perde altre 9 nella stagione. Non solo, le 9 partite del biennio 05-06 erano state perse da Safin, Nadal, Gasquet, Nalbandian ed un giovane Andy Murray. Nel 2007 Federer perde da Canas. Due volte! E pure da Volandri, sebbene febbricitante, a Roma.
Nonostante ciò la prima posizione in classifica non è mai in discussione. I tornei dello slam replicano i vincitori dell’anno precedente: tre a Federer, uno a Nadal.
Lo svizzero vince in Australia su Gonzalez, replica la vittoria a Wimbledon su Nadal, stavolta in cinque set, lasciando intuire a molti come Nadal si fosse avvicinato a Federer sull’erba molto più di quanto Federer si fosse avvcinato a Nadal sulla terra, e all’US Open su un rampante Djokovic alla prima finale in uno slam.
Nadal vince a Parigi, in quattro set su Federer, come pure l’anno prima.
Federer si toglie la soddisfazione di battere Nadal ad Amburgo interrompendo la striscia di vittorie consecutive dello spagnolo sulla terra battuta. Nadal batte Federer nel suo feudo, a Montecarlo. I due si ritrovano di fronte una quinta volta in stagione alle World Tour Finals, a Shanghai, in semifinale, dove Federer lascia 5 game allo spagnolo prima di trionfare poi in finale su Ferrer.
Il 2007 è l’anno dell’ascesa del giovane Novak Djokovic che da numero 16 ad inizio stagione chiuderà l’anno al numero 3 (podio da cui non è ancora sceso). Il serbo si mette in mostra dapprima nei master 1000 americani dove raggiunge la finale ad Indian Wells e la prima vittoria di prestigio a Miami, battendo nadal nei quarti. Ma il vero salto di qualità Nole lo fa in estate all’open del Canada, vincendo il torneo superando uno dietro l’atro Roddick (numero 3), Nadal (2) e Federer (1). Poi la finale a New York, con più rimpianti di quanto lasci intendere il punteggio, sarà il preludio dell’ascesa degli anni successivi.
La nota più divertente ed inaspettata dell’anno viene dai master 1000 di fine stagione, dove Nalbandian finalmente imbrocca il tennis migliore della sua carriera e vince sia Madrid sia Parigi battendo Federer e Nadal in entrambi i tornei.
1- Roger Federer
2- Rafa Nadal
3- Novak Djokovic
4- Nikolai Davydenko
5- David Ferrer
6- Andy Roddick
7- Fernando Gonzalez
8- Richard Gasquet
9- David Nalbandian
10 - Tommy Robredo

2002
Il 2002 rappresenta la parte mediana di quel regno di transizione tra l’era Sampras e l’era Federer. Fu il secondo anno chiuso da numero uno da Lleyton Hewitt, grazie ad una stagione solida condita dalla vittoria a Wimbledon. Come il 2012 fu una stagione senza un dominatore ma a differenza del 2012 quell’anno non ci fu neanche un gruppo di testa ben definito. Hewitt mantenne la leadership per tutto l’anno nonostante una stagione che per gli standard attuali sarebbe stata ottima sì, ma non da numero uno. Hewitt vinse sì Wimbledon e la Masters Cup, e gli altri trionfi stagionali furono Indian Wells, San Josè ed il Queen’s, ma anche uscì al primo turno all’Open d’Australia, negli ottavi a Parigi ed in semifinale con Agassi a New York.
I primi due slam dell’anno riservarono delle grosse sorprese. A Melbourne vinse Thomas Johansson, uno dei più scarsi vincitori di slam dell’era Open, che approfittò dell’inadeguatezza mentale di Marat Safin e chiuse la stagione addirittura fuori dai primi dieci. A Parigi fu Albert Costa ad approfittare dell’inadeguatezza mentale del favorito, in quel caso Ferrero. A Wimbledon, come detto, Hewitt vinse il suo secondo ed ultimo slam in carriera, sull’astro nascente Nalbandian. Ma il torneo simbolo di quell’anno resta l’US Open dove andò in scena la stessa finale del 1990. Dodici anni dopo si trovarono di fronte due trentenni, che avevano bastonato le nuove generazioni nei turni precedenti. Agassi, che aveva superato Hewitt in semifinale, fu sconfitto di nuovo da Sampras. L’ex numero uno del mondo prima dell’US Open era scivolato addirittura al numero 17, e non vinceva un torneo da oltre due anni. In quelle due settimane però Pistol Pete confezionò il miracolo di una carriera. Battendo Haas, Roddick ed Agassi in finale, un tabellone non impossibile certo, ma se si pensa alle circostanze (Sampras sarebbe potuto uscire con Rusedski al terzo turno), un’impresa. Sampras vinse il quattordicesimo slam della carriera e non giocò più un solo match da professionista. Agassi invece, che sul finire della carriera aveva trovato l’equilibrio necessario per tornare al top, vinse tre master 1000, Miami, Roma e Madrid, e chiuse l’anno al numero due. Safin, grazie alla finale in Australia, la semifinale a Parigi e la vittoria a bercy chiuse al numero tre.
Nel 2002 fecero il loro ingresso tra i top 10 due giocatori che avrebbero segnato il decennio successivo. Andy Roddick si affaccia alla top 10 durante l’estate, grazie alla finale all’Open del canada persa con Canas, poi scivola fuori dopo il quarto di finale perso con Sampras a New York prima di rientrare in extremis con l’ultima classifica dell’anno. Federer invece entra tra i top 10 con la vittoria ad Amburgo, scivola fuori durante l’estate e rientra ad ottobre con la vittoria a Vienna. Dopo di allora non ne è più uscito.
1- Lleyton Hewitt
2- Andrè Agassi
3- Marat Safin
4- Juan Carlos Ferrero
5- Carlos Moya
6- Roger Federer
7- Jiri Novak
8- Tim Henman
9- Albert Costa
10- Andy Roddick

1992
Il 1991 si era chiuso con Stefan Edberg che si era assicurato il primo posto in classifica per il secondo anno consecutivo grazie anche ad una schiacciante vittoria su Jim Courier, numero due, nella finale dell’US Open, un 62 64 60 frutto di una delle migliori prestazioni in carriera dello svedese. Pochi mesi dopo in Australia la finale è la stessa ma la situazione è completamente diversa. Il gioco di volo di Edberg è meno incisivo, il servizio meno penetrante e la solidità dell’americano la spunta in quattro set. Pochi giorni dopo il numero uno del mondo subisce una delle sconfitte più clamorose della carriera perdendo in cinque set in Coppa Davis dal canadese Nestor, allora numero 238 del mondo. È il segnale di un imminente cambio della guardia, ed infatti a febbraio Jim Courier, perdendo la finale di San Francisco con Michael Chang, conquista per la prima volta la prima posizione mondiale. La prima settimana da numero uno di Courier però è la settimana di Boris Becker, il tedesco, incapace di difendere la vittoria in Australia dell’anno prima, è scivolato al numero 5 ma quella settimana, a Bruxelles, batte i primi due giocatori del mondo uno dietro l’altro: Edberg in semifinale, recuperando un set di svantaggio, e Courier in finale, recupernado due set di svantaggio, in una delle partite più belle dell’anno.
Dopo aver ceduto lo scettro ad Edberg per tre settimane in marzo, Courier consolida il primato durante la stagione sulla terra battuta con la vittoria a Roma ed il bis a Parigi, dove strapazza di seguito Muster, Mancini, Medvedev, Ivanisevic, Agassi e Korda. Edberg dal canto suo, nonostante l’incoraggiante vittoria ad Amburgo, si ferma al terzo turno per mano del russo Cherkasov.
Sull’erba, dove nessun se lo aspettava, arriva finalmente il momento di Andrè Agassi. Agassi era il talento annunciato da anni ma rischiava di diventare l’eterno secondo del tennis americano, avendo perso tre finali slam su tre ed avendo visto i suoi connazionali Chang, Sampras e Courier alzare trofei prestigiosi prima di lui. A Wimbledon Courier esce al terzo turno per mano di un altro russo, Olhovsky, numero 193 del mondo. Agassi, che nel frattempo è scivolato fino al numero 14, supera nei quarti Boris Becker, che a Wimbledon aveva giocato le ultime 4 finali ed in finale trova Ivanisevic, che nei quarti aveva superato l’atro erbivoro doc, Edberg. La finale va al quinto set ed il croato dal gran servizio trema proprio nell’ultimo game concedendo al Kid di Las Vegas la vittoria più inaspettata.
Il 1992 è anche anno olimpico. il torneo olimpico si gioca barcellona, su una terra lentissima, per favorire i giocatori di casa. Courier, Edberg, Sampras, escono tutti prematuramente, lasciando via libera all’incredibile vittoria del numero 44 al mondo, Pippo Rosset, svizzero dal gran servizio, che in finale piega 8-6 al quinto Jordi Arrese.
La stagione sul cemento vede l’ascesa della nuova stella americana Pete Sampras. Dopo la vittoria all’US Open del 1990 Pisto Pete aveva faticato a gestire la pressione delle aspettative ed il 1991 era stato un anno di transizione. Ma dal 1992 si capisce che il greco è sulla buona strada per diventare un futuro dominatore del cemento. Sampras vince Cincinnati, battendo Edberg in semifinale e lendl in finale ed Indianapolis, battendo Becker in semi e Courier in finale ed arriva all’US Open da numero 3. Ma quell’anno New York è stregata. Stefan Edberg non può perdere nonostante vada vicinissimo alla sconfitta per ben tre volte, in ottavi con Kraijcek, battuto 6-4 al quinto, nei quarti con Lendl, battuto 7-6 al quinto e in semifinale con Chang, battuto 6-4 al quinto e sempre recuperando un break di svantaggio nel set decisivo. In finale Sampras (che ha giocato il match serale del super saturday il giorno prima) è stanco e debilitato e lo svedese si impone in 4 set vincendo il suo secondo US Open ed il suo sesto e ultimo slam.
Edberg sarà numero uno al mondo per l’ultima volta per tre settimane a settembre, prima di scivolare addirittura al numero tre per cinque settimane in autunno.
La stagione si chiude con le World Tour Finals ad Hannover vinte da Boris Becker sul numero uno Jim Courier. Sampras si ferma in semifinale per mano di Courier stesso mente Edberg si ferma nei gironi superato da Sampras e Becker.
1- Jim Courier
2- Stefan Edberg
3- Pete Sampras
4- Goran Ivanisevic
5- Boris Becker
6- Michael Chang
7- Petr Korda
8- Ivan Lendl
9- Andrè Agassi
10 - Richard Krajicek

La cosa interessante da notare in conclusione è come i quattro anni considerati siano stati per certi aspetti molto diversi tra loro. Il 1992 ebbe un chiaro numero uno ma non un dominatore, il 2002 non ebbe nè un dominatore nè un ristretto pacchetto di testa, il 2007 ebbe un chiaro dominatore ed il 2012 ebbe un ristretto gruppo di campioni al vertice, i fab four. Come si suol dire, il tennis è bello perchè è vario.

Daniele Malafarina

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