Bhupathi duro contro gli stupratori

22.12.2012

Nel mondo del tennis, il mese di dicembre fa rima con off-season, ovvero il periodo in cui la stragrande maggioranza degli atleti professionisti recupera dagli acciacchi della stagione appena conclusa e si prepara fisicamente all’inizio della nuova. Settimane di duro allenamento, fatto di lavoro aerobico e anaerobico, esercizi in palestra e sul campo.

La sedentarietà che caratterizza la preparazione invernale, unita alle potenzialità date dai social network, fa sì che oggi più di ieri i tennisti abbiano libertà di discutere sui fatti del mondo facendo così emergere la natura delle proprie posizioni anche riguardo a ciò che sta fuori dal campo di gioco.

Tra coloro che sono più avvezzi alla comunicazione via web vi è senz’altro il doppista indiano Mahesh Bhupathi, protagonista nello scorso novembre delle Finals a Londra, che su Twitter ha cinguettato più di tremila volte, alternando come tutti messaggi privati ad altri di carattere pubblico. Ma è l’ultimo tweet del tennista indiano che promette di far discutere tutti coloro che lo seguono. Bhupathi infatti, commentando la notizia di una violenza sessuale subita da una bambina di tre anni mentre si trovava in un asilo di New Dehli, si è fatto portavoce di un’istanza fortemente criticata da coloro che non vedono nella “legge del taglione” la soluzione per i problemi che caratterizzano una società. Questo il tweet del doppista indiano: “Devono castrare chimicamente gli stupratori, senza alcun timore”.

Simone Olivelli