15/01/2013 23:19 CEST - INTERVISTE

Tomic: 15.01.2013

Traduzione di Massimiliano Di Russo

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Non potevi sperare in un inizio migliore.
Sì, davvero un ottimo match. Mi sono sentito in controllo per tutto l’incontro. Ottimi scambi, buon servizio. Sono soddisfatto.

Quando si è in controllo in quel modo è difficile mantenere alta la concentrazione?
E’ sempre una sfida. In partite come questa a volte ti viene di provare cose nuove, sperimentare. Oggi però ero molto concentrato e ho fatto un buon lavoro.

Dopo la partita hai dichiarato che preferisci concentrarti sul prossimo avversario piuttosto che sull’eventuale terzo turno contro Federer. E’ difficile non pensare a Roger e vivere un passo alla volta?
E’ difficile. Tutti se lo aspettano e ne parlano da prima dell’inizio del torneo. Non lo so. Il tennis è molto strano. E’ una cosa che ho imparato l'anno scorso. Ho giocato un sacco di partite strane e ho perso un sacco di partite che avrei dovuto  vincere. Sai, se tutto va secondo i piani dovremmo arrivare a incontrarci, ma al prossimo turno devo affrontare un giocatore che non conosco bene. Non ho giocato molto con lui, sarà dura. E ovviamente Roger dovrà incontrare Davydenko. Abbiamo entrambi turni difficili. Io devo vincere il prossimo.

Sei il tipo di persona che nei prossimi due giorni leggerà i giornali e guarderà la televisione o la terrai spenta?
Oh, no. Cercherò di non farlo, ma, sai, mi piace dare un’occhiata al televisore per vedere cosa succede! Sai, si tenta di ignorare questo genere di cose. Voglio solo concentrarmi sulla prossima partita. Il mio obiettivo principale è solo giocare la prossima partita e vincere. È per questo che sto facendo un buon lavoro nelle ultime settimane a questa. Prendo ogni partita sul serio. Preparo ogni partita per dare il 100%.

Cosa vorresti dire a tutti quei giocatori australiani che vorrebbero essere come te?
Gli direi: provateci, lottate nel miglior modo possibile e lavorate sodo. L’ho imparato l'anno scorso. Il tempo vola. Dovete usare ogni secondo di tutti i giorni. Diventerete dei giocatori migliori e delle persone migliori, in armonia con voi stessi se seguirete questa strada. Questo è quello che ho fatto. Ho abbassato la testa e ho lavorato sodo. Per tutti coloro che stanno cercando di farsi strada ci sarà sempre un'opportunità. A volte avrete bisogno di un po’ di fortuna. Ma se lavorerete sodo e farete le scelte giuste, se sarete disposti a sacrificarvi, allora avrete la possibilità di emergere.

Dopo la partita hai detto a Jim Courier che il tuo obiettivo è quello di entrare nella top ten. Come sei arrivato a darti questo tipo di obiettivo?
Tutti i tennisti hanno degli obiettivi. Personalmente voglio entrare tra i primi dieci del mondo prima e diventare numero uno del mondo poi. E’ importante ragionare “step by step”, magari cercando di entrare prima nei 20, ma sento di poter entrare nella top ten. E’ un obiettivo ambizioso, ma per come sto giocando sento che sia possibile. Fatto questo potrò concentrarmi su ulteriori obiettivi, ma per ora hointenzione di lavorare duro per entrare tra i 10.
 

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