19/01/2013 17:00 CEST - PERSONAGGI

Flipkens vola in alto

Nove mesi fa un coagulo di sangue ha messo a rischio la vita di Kirsten Flipkens. Domani scenderà in campo nel primo ottavo Slam di una funestata carriera. Daniele Vallotto

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Flipkens
Flipkens

L’unica infiltrata (cioè non testa di serie) nella parte bassa del tabellone femminile a Melbourne è Kirsten Flipkens, una delle tenniste più divertenti che il circuito WTA possa vantare . Di questi tempi è una notizia che non può non rallegrare. La belga, classe ’86, ha raggiunto per la prima volta in carriera gli ottavi di uno Slam e sembra finalmente pronta a stare tra le grandi. Probabilmente il suo cammino terminerà domani perché Maria Sharapova difficilmente si farà sorprendere ma è certo che il gioco vario e imprevedibile di Flipkens divertirà una Rod Laver Arena in cerca di qualche diversivo finché il gioco non si farà duro. Il 2013 è partito alla grande per la grande amica di Kim Clijsters (ad Hobart ha raggiunto la semifinale battendo Schiavone, Jovanovsky e Niculescu mentre ad Auckland ha perso ai quarti contro Yanina Wickmayer) e, se il fisico la supporterà, finalmente potrà togliersi tante soddisfazioni. La sua carriera a singhiozzo a causa degli infortuni non è certamente proporzionata alle grosse aspettative che il Belgio riponeva su di lei, dopo i trionfi negli Slam junior di Wimbledon e US Open e il numero uno a fine 2003. Il 2012, dopo un saliscendi infernale, le ha regalato la prima gioia in un torneo (a Quebec City) e così il suo nome è tornato sui tabelloni dei principali tornei grazie ad un salto vertiginoso di 207 posizioni in cinque mesi. Con i 280 punti di Melbourne Flipkens si assicurerà di entrare a ridosso delle prime 30 ed ha quindi concrete possibilità di presentarsi come testa di serie al Roland Garros dato che ha pochissimi punti da difendere da qui fino a giugno, quando scadranno i punti di ‘s-Hertogenbosch, il torneo portafortuna dove ha raggiunto la semifinale in due occasioni (2010 e appunto 2012). Ma l’anno appena passato è stato anche quello della grande paura. Nove mesi fa, di ritorno da Phuket dove aveva partecipato a due tornei ITF, Kirsten scende dall’aereo e prova una sensazione molto strana. “Sembrava che i miei polpacci stessero per esplodere”. La diagnosi non è per nulla incoraggiante: c’è un coagulo di sangue in entrambe le gambe.All’inizio non detti troppa importanza a questi coaguli e continuai a giocare normalmente. Ma la settimana successiva dovevo andare in Giappone per la Fed Cup e il dottore mi disse che se avessi affrontato quel viaggio probabilmente sarei uscita dall’aereo morta. In quel momento mi sono davvero spaventata”. Viaggiare in aereo è troppo pericoloso per cui Flipkens rinuncia alla trasferta di Tokyo. Poche settimane dopo arriva la beffa: la Federazione Belga decide di tagliarle i finanziamenti perché è scesa troppo in classifica. A giugno è numero 262 del mondo. “Ho scoperto i coaguli ad inizio aprile e a fine aprile hanno deciso di non sostenermi più. Per me la storia è chiusa. Non ho più bisogno del loro aiuto. Quando sei in difficoltà non dovrebbero perdere la fiducia in te. Ho dimostrato che si sbagliavano”. La rivalsa di Flipkens comincia a ‘s-Hertogenbosch dove elimina una top-10 (Stosur) e si spinge fino in semifinale. Da lì comincerà una lunga rincorsa che nemmeno i coaguli di sangue hanno potuto fermare. Quando viaggia in aereo Kirsten deve portare delle calze per la trombosi venosa profonda e se il viaggio dura più di tre ore (come quello che l’ha portata in Australia) deve fare delle iniezioni per diluire il sangue.Assumo questi anticoagulanti per iniezione, sulla pancia. Una volta abituata non fa nulla ma all’inizio è stato davvero difficile”. Quello che colpisce di questa tennista è la sua estrema umiltà. Se le si chiede quali sono i suoi obiettivi lei risponde: "Penso che la top-10 sia troppo per me. Giocatrici come Serena e Viktoria sono di un altro livello, giocano un tennis troppo aggressivo per poterlo contrastare con il mio tipo di gioco. Ma posso puntare alla top-20. Se sei agli ottavi di uno Slam vuol dire che puoi raggiungere un buon livello". Il cammino a Melbourne l’ha vista sconfiggere Nina Bratchikova al primo turno, poi ha lasciato un solo game a Klara Zakopalova (numero 23 del tabellone), infine ha dovuto lottare per tre set contro Valeria Savinykh, che aveva eliminato Dominika Cibulkova. La numero due del mondo ha lasciato 4 game alle sue prime tre avversarie ed è probabile che Flipkens non sfuggirà alla legge di Maria la Sanguinaria. Ma dopo tutto ciò che le è successo uscirà dal campo da vincitrice. Comunque vada.

Daniele Vallotto

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