19/01/2013 20:14 CEST - Rassegna stampa

Nuovi allenamenti e l'amore di Evelyn: i segreti di Seppi

TENNIS - Stefano Semeraro, La Stampa, 3 giugno 2012

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A28 anni Andreas Seppi ha vinto il suo 22 torneo in carriera, ha fatto i quarti a Roma e ora a Parigi è per la prima volta negli ottavi di uno Slam.

Seppi che succede?
«Sono nel momento migliore della mia carriera».

Qual è il segreto?
«Sono più sciolto. Merito del lavoro col mio preparatore Sirola su elasticità ed equilibrio. Ora servo meglio».

Poi c'è la fidanzata Evelyn...
«Stiamo insieme da 4 anni, da quest'inverno conviviamo a Caldaro. E bello avere vicino una persona che t'incoraggia».

Per anni abbiamo esaltato le tenniste italiane e tirato sui tennisti. Sta girando il vento?
«Siamo sempre stati in 6-7 fra i 100, non è facile. Ora speriamo di imitare le ragazze».

Nel 2006 ha battuto Nadal sul veloce. Ora incontra Djokovic sulla terra: qual è il piano?
«Proverò a giocarmela come con Wawrinka e Verdasco, lottando su ogni palla».

Djokovic dice che dopo la sua vittoria a Belgrado i serbi tiferanno per lei...
«Nole da quando ho vinto il "suo" torneo mi chiama "re di Belgrado", dice che in Serbia tifano per me. Non sarà così».

Lei ha un'immagine da altoatesino freddo e noioso...
«Chi mi conosce sa che è il contrario. Sparo tante "boiate", ma all'inizio non sai mai come reagisce la gente».
Chi sono i tennisti più divertenti del circuito? «Scelgo gli italiani: Cipolla, Starace, Volandri».

A Roma contro Wawrinka ha salvato sei match-point: confessi, li ha tremato.
«Partite così le aspetti una vita: quando ti ci trovi non puoi fartela sotto».

Le azzurre si allenano all'estero, lei è sempre rimasto in Italia. Maschi più "mammoni"?
«Per un ragazzino è bello poter rimanere con i propri amici e la famiglia. Per me è stato un vantaggio, poi ho avuto la fortuna di incontrare da giovane un coach come Massimo Sartori».

Dopo Panatta solo cinque italiani sono entrati fra i top-20 Atp. Lei È già numero 23, sarà il sesto?
«E sempre stato il mio primo obiettivo, l'altro è arrivare alla 2a settimana di uno Slam».

La Errani a Parigi è agli ottavi come lei: in che cosa vi assomigliate?
«Lottiamo fino alla fine. Ma lei è più bassa di me».


Con Sara, che è emiliano-romagnola, avete parlato del recente terremoto?
«Come tutti vediamo le notizie. Sono giorni difficili per l'Italia. Speriamo di poter regalare qualche piccola gioia a chi ci segue».


Lei ha vinto tornei sull'erba e sulla terra: meglio Parigi o Wimbledon?
«Wimbledon. Parigi per me è sempre stato un torneo strano, anche se adesso è quello dove ho il risultato migliore».

Al Roland Garros, da milanista, ha chiesto a Galliani di non cedere Ibra?
«Se era qui è un brutto segno! Vendere Ibra sarebbe preoccupante».

Il calcio non sta attraversando un bel momento...
«No, purtroppo. Chissà che agli Europei non serva da motivazione extra alla Nazionale. Noi italiani diamo il meglio nelle difficoltà, ma la vedo dura».

Monti sostiene che bisognerebbe chiudere il calcio per due anni. D'accordo?
«Sarebbe eccessivo. Però credo che bisognerebbe vigilare di più».

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