01/02/2013 20:11 CEST - Coppa Davis

Lorenzi bravissimo, ma non poteva vincere

TENNIS - Ha giocato al massimo delle sue possibilità, forse il miglior match della carriera, e 2 set su 3 avrebbe battuto un top 15. Ma 3 su 5 è altra cosa. Mi ha ricordato Narducci in Svezia nell'89 contro Svensson e Pernfors. Grandi sconfitte, ma sempre sconfitte. E se avesse giocato Bolelli? Da Torino, Ubaldo Scanagatta

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Davis, Marin Cilic e Paolo Lorenzi
Davis, Marin Cilic e Paolo Lorenzi

Dall’inviato
Ubaldo Scanagatta

TORINO _ Non avevo mai visto il mio quasi corregionale Paolo Lorenzi giocare meglio di così. Nemmeno quando aveva messo in difficoltà Nadal per un set e mezzo, o in Australia con Anderson. Ma purtroppo, arrivato al quinto e dopo aver corso il doppio del suo avversario che teneva i piedi sulla riga di fondo mentre lui remava due metri più indietro, in mezzo al campo, il coraggiosissimo contradaiolo del Nicchio non poteva che finire la benzina.

A 31 anni ha fatto miracoli. E di tutto per smentire chi, come me, pensava che Bolelli _ con tutti i suoi bassi molto più frequenti purtroppo degli alti _ avrebbe avuto un minimo di chances in più, una volta preso atto del forfait di Fognini.

Ma nel quinto è stato 6-2. E il suo match coraggiosissimo, e a tratti anche spettacolare, comunque di buon livello, mi ha ricordato quelli persi al quinto set da Narducci _ che un pochino gli assomiglia pure! _ a Malmoe nell’89 contro gli svedesi. Due furibonde battaglie, ma perse entrambe in 5 set. Narducci verrà ricordate per quelle più che per quelle vittoriose nel torneo Atp di Firenze, mentre a Panatta _ allora capitano _ qualcuno ancora rimprovera di essere stato autolesionisticamente troppo severo nel punire sia Canè sia Nargiso che si allenavano poco e male, tirando pallate. “Un’altra volta che vi vedo far volare una racchetta e vi butto fuori, domani non giocate” disse Panatta.

E tenne fede alle sue parole, dopo che Canè e Nargiso non lo avevano preso sul serio. Scesero in campo contro Svensson e Pernfors così Camporese e Narducci. Camporese vinse un singolare, Narducci perse purtroppo le sue due memorabili battaglie. Qui manca la controprova, magari Bolelli avrebbe perso 62 62 62, però…secondo me Lorenzi, il mio amatissimo Lorenzi (e non solo perché tifa viola) secondo me non poteva vincere.

Ma nessuno potrà dire con certezza che Barazzutti ha sbagliato. Io posso dire che avrei rischiato Bolelli e non mi sarei fatto convincere del contrario solo perché Bolelli avrebbe dovuto giocare anche il doppio. Tre partite di Davis in tre giorni si sopportano benissimo se non si è dei turisti per caso. Lo ha dimostrato anche il trentaquattrenne Stepanek nella finale di Davis.

 

Lorenzi: "Preferisco giocare per la nazionale"

L'aveva preannunciato Paolo Lorenzi che per lui la Davis è come Roma, il suo torneo preferito. Quando sente l'aria di casa riesce a tirare fuori il meglio dal suo tennis, come nelle vittorie contro Bellucci e Davydenko o anche come nella sconfitta con Nadal, la partita che il toscano ricorda con maggior piacere. E a chi gli chiede in che posizione mette la partita con Cilic nella sua personalissima classifica, risponde: "Questa è sicuramente una delle più belle, perché quando rappresenti l'Italia è un'emozione maggiore." Qualcuno incalza, gli chiede se la mette a pari merito con quella contro Nadal. "Preferisco giocare per la nazionale, ma penso che dal punto di vista tennistico quella con Nadal resti la migliore che abbia mai giocato."

Una sconfitta quella contro il croato che lascia l'amaro in bocca soprattutto per quel primo set scivolato via troppo in fretta ("Peccato non aver lottato nel primo set. Sono partito molto lento, mi muovevo male, spingevo poco, ma bravo lui ad averne approfittato") ma che nonostante il risultato finale soddisfa Lorenzi: "Credo di aver dato il massimo. C'è sempre qualcosa da migliorare ma della partita sono soddisfatto."

Unico rimpianto della partita, forse, non aver preso qualche rischio in più in risposta quando ha iniziato ad accusare la stanchezza, come gli ricordano in conferenza stampa: "Avrei potuto prendere qualche rischio in più, ma con la stanchezza ero meno lucido."

"Nel quinto ero molto stanco. Nell'uscita dal servizio ero molto più lento. Anche lui non era freschissimo, gli sono stato vicino, però lui ha giocato davvero bene, non ha sbagliato niente nel quinto set," risponde Lorenzi ad Ubaldo che gli chiedeva se avesse accusato qualche problema nel quinto set.

 

Da Torino, Ubaldo Scanagatta

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