16/02/2013 01:11 CEST - WTA Doha

Doha: Errani k.o. Serena più anziana n.1 WTA di sempre

TENNIS - Con tenacia, Sara Errani lotta contro la numero uno del mondo Victoria Azarenka ma esce sconfitta con un duplice 62. Serena soffre, rimonta Kvitova 36 63 75 e diventa la più anziana n.1 del mondo. Troverà in semi la Sharapova che ha battuto Stosur 62 64. L'ultima semifinalista è la Radwanska che elimina la Wozniacki (62 75). Stefano Pentagallo

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La gioia di Serena Williams dopo la vittoria su Petra Kvitova
La gioia di Serena Williams dopo la vittoria su Petra Kvitova

M. Sharapova b. S.Stosur 62 64

Contrariamente a quanto la classifica lasci presagire, a Sharapova e Stosur, rispettivamente numero 3 e 9 del mondo, manca un trionfo in un torneo da diverso tempo a questa parte, entrambe ancorate ai successi Slam del Roland Garros e degli Us Open. A Doha, dove la russa ha vinto per due anni (2005, 2008) e dove l'australiana ha raggiunto la finale lo scorso anno, entrambe sperano di tornare ad assaporare il gusto della vittoria.

Il match si apre subito con un break per la Sharapova che mette a segno quattro punti consecutivi dal 30-0, momento in cui la Stosur viene penalizzata da una chiamata errata del giudice di linea su un servizio in kick che le avrebbe di fatto consegnato tre game point. Nonostante commetta un paio di doppi falli la Sharapova appare in pieno controllo della partita, aggredisce in risposta la Stosur e domina lo scambio da fondocampo insistendo sul colpo debole della sua avversaria: il rovescio. Nel quinto gioco la russa ipoteca il primo set strappando nuovamente la battuta all'australiana. Potrebbe chiudera già sul 5-1, servizio Stosur, ma non sfrutta un set point spedendo largo un rovescio non impossibile. Chiuderà al servizio, ai vantaggi, al quarto set point utile su una risposta di dritto lunga della Stosur.

Il secondo parziale inizia così come il primo: servizio Stosur, break Sharapova. È il preludio all'assolo di Maria o almeno così sembra. La russa sale rapidamente sul 3-0 pesante prima di incartarsi nel quarto gioco restituendo uno dei due break di vantaggio con due doppi falli (7 in totale). La Stosur inizia a credere alla rimonta sui sempre più frequenti errori della Sharapova, fino a quel momento impeccabile. Sul 4-3 Maria concede altre tre palle break non consecutive che permetterebbero alla Stosur di raggiungere la parità, ma la russa le annulla tutte con classe e coraggio piazzando tre aces (cinque nel game, dodici nel match) di cui uno con la seconda di servizio. Il "come on"  con cui lei ed il suo coach Hogstedt accolgono il punto che vale il 5-3 danno la misura dell'importanza di questo game, il più lungo dell'incontro. Stosur il suo lo fa tenendo il servizio che le permette di accorciare sul 5-4 ma nulla può contro lo sfortunato nastro che accomoda il dritto della Sharapova nella sua metà di campo sancendo il 6-4 finale in un'ora e ventidue minuti di partita.

Per Maria, inserita nella parte bassa del tabellone, in semifinale ci sarà la vincente del match tra Petra Kvitova e Serena Williams. Facile intuire per chi farà il tifo la bella siberiana.


V. Azarenka b. S. Errani 62 62

Per la quinta volta in carriera Sara Errani esce sconfitta quando opposta alla numero uno del mondo di turno (in passato due sconfitte con Safina, una con Serena ed una con Henin), in questo caso la bielorussa Victoria Azarenka che l'ha sconfitta con un duplice 6-2 un po' bugiardo.

Ci ha provato Sara a mescolare le carte, a stravolgere anche parte del suo gioco basato sulla costruzione del punto in favore di una maggiore ricerca del vincente. Ha cercato diverse soluzioni che non hanno pagato, come la palla corta giocata a più riprese e su cui la bielorussa ha quasi sempre portato a casa il punto. Non si è fatta neanche scoraggiare dal break, immediatamente recuperato, subito in apertura di partita e che aveva portato la Azarenka sul 2-0. Ha avuto l'occasione di rientrare nuovamente nel set sul 4-2 in favore dell'avversaria quando non ha sfruttato una palla break che avrebbe azzerato il vantaggio della Azarenka. Ma ha poi finito per chiudere malamente il parziale, ceduto 6-2 al terzo set point, facendosi strappare per la terza volta su quattro il servizio.

Proprio la scarsa consistenza del servizio (43% di punti fatti con la prima, 33% con la seconda) ancora una volta l'ha penalizzata, come spesso le accade contro giocatrici più forti di lei. L'ha costretta a sfiancarsi sotto le accelerazioni della bielorussa, a dover rincorrere nel punteggio. Anche nel secondo set in cui è andata in vantaggio d'un break, 1-0, ma dove poi ha ceduto la battuta ancora per altre tre volte fino al 6-2 che ha chiuso la partita. Un peccato se si pensa alle occasioni avute da Sara nei suoi turni di risposta (2/7 palle break convertite). Occasioni che non fanno altro che aumentare il rimpianto così come la consapevolezza della Errani di poter lottare anche con le grandissime.

Azarenka che adesso potrà mettersi comoda a seguire i prossimi due match di giornata che le interessano da vicino per ragioni diverse: Kvitova-Williams può costarle la prima piazza del ranking in favore dell'americana; Radwanska-Wozniacki sancirà la sua prossima avversaria in semifinale.

S. Williams b. P. Kvitova 36 63 75

Un paio d'anni fa, con la Kvitova in rampa di lancio grazie alla vittoria a Wimbledon ci si chiedeva se quella con la Williams sarebbe potuta diventare la nuova grande rivalità del tennis femminile. Con l'involuzione della ceca tutti sappiamo come è andata finire. Ma indubbiamente Kvitova-Williams resta un match di grande appeal, sempre. Anche quando meno te l'aspetti come oggi.

A suon di bordate il match appare godibile sin da subito, entrambe le giocatrici sono abituate a giocare in perenne spinta alla ricerca del vincente ed alcune soluzioni strappano gli applausi non solo del pubblico ma anche delle giocatrici stesse. Le prime vere emozioni dell'incontro arrivano sul 3-2, con Serena al servizio: la ceca si procura le prime due palle break dell'incontro - una vincendo uno spettacolare scambio a rete chiuso con la volèe di rovescio - e sulla seconda Serena commette un brutto doppio fallo che porta Kvitova sul 4-2. L'americana sembra un pochino tesa, sbaglia qualche colpo di troppo ed anche al servizio è tutt'altro che impeccabile. In un lunghissimo ottavo gioco, durato quasi dieci minuti, Kvitova ha le prime due chance per chiudere il parziale sul servizio di Serena ma è soltanto sul 5-3 che riesce ad imporsi al terzo set point utile su un dritto largo dell'americana. Il bilancio di fine primo set tra vincenti ed errori è l'opposto: 14-7 Kvitova, 7-14 Williams.

Il secondo set anche è tiratissimo. E viene deciso nell'arco di pochi minuti. Siamo sul 4-3 per la Williams ed arrivano le prime due palle break della partita proprio per l'americana grazie a due doppi falli consecutivi della Kvitova, che completa il disastro mettendo fuori di metri un rovescio. È il punto di svolta del set: Serena tiene a zero il servizio e porta a casa il secondo parziale 6-3.

La Kvitova non demorde e subito guadagna un piccolo vantaggio nei confronti della Williams salendo sul 2-0. Immediata, però, arriva la reazione di Serena che con faccia sofferente recupera il break di svantaggio. Le occasioni a Petra non mancano, a più riprese sfonda col dritto fino a procurarsi altre due palle break su cui Serena cede nuovamente il servizio con un doppio fallo, il settimo del match, per il 3-1 Kvitova. La partita è ben lontana dal suo epilogo, soprattutto quando in campo c'è una campionessa come la Williams. L'americana, sotto 4-2, si guadagna la terza palla break dell'incontro con un dritto lungolinea e come accaduto in precedenza la trasforma con l'aiuto della ceca che commette anche lei il suo settimo doppio fallo. Il match torna in equilibrio e ci rimane fino al 5-5. Qui Serena, nel momento più importante, alza il suo livello di gioco procurandosi tre palle break per andare a servire per il match: la terza è quella buona, trasformata con un fantastico rovescio incrociato stretto che le regala il punto. Sfiduciata dal vantaggio dilapidato, Kvitova neanche ci prova più. Serena vince 3-6, 6-3, 7-5, chiudendo in ginocchio ed in lacrime.

Può finalmente rilasciare le scorie negative accumulate durante il match per un traguardo che sentiva parecchio. Da lunedì sarà la numero uno più anziana di sempre a 31 anni e quattro mesi, supera il precedente primato fissato nel 1985 da Chris Evert a 30 anni ed undici mesi. Inizierà il suo sesto regno, nonché la 124esima settimana da numero uno _ sesta nella speciale graduatoria dietro a Seles (178), Hingis (209), Evert (260), Navratilova (332) e Graf (377).

Da stasera potrà concentrarsi sulla semifinale con Maria Sharapova con l'obiettivo di vincere un torneo che non ha mai vinto e in cui ha trionfato una sola americana in dodici edizioni, la Seles nel 2002. Ci proverà con un peso in meno sulle spalle e con una certezza in più: adesso anche il computer sa chi è la più forte.

A. Radwanska b. C. Wozniacki 62 75

L'ultima giocatrice a raggiungere le semifinali è Agnieszka Radwanska che nell'ultimo incontro di giornata sconfigge 6-2, 7-5 l'amica ed ex numero uno del mondo Caroline Wozniacki. È la quarta vittoria, la terza consecutiva, della polacca nei nove confronti con la Wozniacki, nonché la sedicesima vittoria stagionale per lei che ha perso l'unica partita stagionale contro la cinese Na Li nei quarti agli Australian Open.

Chi si attende una lunga lotta da questa partita è destinato a rimanere deluso. Il primo set vola via veloce, con la Radwanska che se lo aggiudica 6-2 grazie ai break arrivati nel primo, nel terzo e nel settimo gioco. Discorso diverso per il secondo parziale che vive di un maggiore equilibrio oltre che di repentini colpi di scena. La Wozniacki fa gara di testa, va ripetutamente in vantaggio d'un break (2-0, 4-2, 5-3) ma altrettanto ripetutamente si fa contro-breakkare non sfruttando la possibilità di servire per il set. Sul 5-5 perde per una quarta volta il servizio e si trova così costretta ad inseguire per la prima volta nel set, indietro 6-5. Neanche la polacca si dimostra impeccabile al momento di chiudere, va sotto 0-40 ma recupera mettendo a segno cinque punti consecutivi che le valgono l'accesso al penultimo atto del Qatar Total Open. La partita si chiude con entrambe le giocatrici capaci di totalizzare più punti in risposta che al servizio (38-33 Radwanska, 29-28 Wozniacki).

Radwanska che ora in semifinale ritroverà Vika Azarenka con cui proprio qui a Doha ebbe da ridire l'anno scorso per un presunto infortunio alla caviglia che la polacca aveva giudicato non veritiero e che l'aveva portata ad andare giù pesante nei confronti della bielorussa, accusata di essere "un male per l'immagine del gioco".

Stefano Pentagallo

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