24/02/2013 21:21 CEST - TORNEI ATP/WTA

Jankovic risorge al tre, Ferrer dice venti

TENNIS - La serba vince a Bogotà il primo torneo dopo tre anni (Indian Wells 2010). Finale dominata: 61 62 alla Ormaechea. A Buenos Aires lo spagnolo soffre ma regola Wawrinka (64 36 61) e vince il 20o titolo in carriera.

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Jelena Jankovic
Jelena Jankovic

WTA BOGOTA
Stava diventando un incubo, per Jelena. D'accordo, forse quel n.1 fu eccessivo, lei che insieme a Dinara Safina e Caroline Wozniacki è considerata il simbolo del cosiddetto periodo nero della WTA, le regina senza corona Slam.

Ma tre anni stavano diventando davvero un'eternità, un inferno senza fine. Perché era dal 21 marzo 2010 che la serba non alzava un trofeo. Quel giorno sconfisse nettamente (6-2 6-4) proprio la Wozniacki, a Indian Wells, firmando il suo dodicesimo successo in carriera nel circuito maggiore.

Da allora cinque finali più o meno importanti (Roma e Cincinnati, ma anche Monterrey e Dallas: in quest'ultima occasione fu Roberta Vinci a fermarla, lo scorso agosto), tutte regolarmente perse.

Oggi però, contro Paula Ormaechea, non poteva farsi sorprendere. Certo, ieri Karin Knapp l'ha portata a un passo dalla sconfitta e sicuramente se oggi il match si fosse prolungato le fatiche della semifinale si sarebbero fatte sentire.

Ma alla giovane argentina (20 anni e alla prima finale in carriera) ha lasciato le briciole. Troppa emozione da parte dell'Ormaechea, troppa fame della Jankovic, che in tutto il match non ha perso il servizio.

Il percorso colombiano è stato tutt'altro che impossibile, questo è fuori dubbio, dal momento che ha battuto la n.124, la 96, la 147, la 133 e la 198 del mondo; ma come punto di un possibile nuovo inizio alla Jankovic, che negli ultimi due anni non è mai andata oltre gli ottavi Slam, va sicuramente bene.

ATP BUENOS AIRES
Com'è successo in Australia contro Djokovic, Stan Wawrinka ha dimostrato di potersela giocare alla pari anche con i primissimi - anzi, a tratti essere addirittura superiore - ma di non avere assolutamente l'istinto killer per capitalizzare e vincere i match.

Ringrazia così David Ferrer, che conferma a Buenos Aires il titolo vinto lo scorso anno (in quell'occasione su Nico Almagro) e vince il suo 20o titolo ATP in carriera, il secondo della stagione dopo Auckland, il decimo sulla terra battuta.

Ma che fatica: in tutti i parziali a passare in vantaggio è stato Wawrinka, ma solo nel secondo set (dove peraltro è stato costretto a compiere un secondo break per riscattare un primo vantaggio vanificato) ha saputo chiudere, recuperando il nono gioco da 15-40.

Il break in apertura di terzo set sembrava aver spostato gli equilibri, ma è stato invece il canto del cigno, che da quel momento non è stato più in grado di vincere un game.

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