14/03/2013 15:22 CEST - PREMIER MANDATORY INDIAN WELLS

Errani, che primo set! Ha mancato 2 set point. Semi Masha-Kirilenko

TENNIS - Sara Errani cede 76 62 a Maria Sharapova. L'azzurra gioca un gran primo set, durato oltre un'ora e venti, in cui manca due set point. In semifinale sarà derby russo con Maria Kirilenko, mai così avanti a Indian Wells. Petra Kvitova perde un match quasi vinto: avanti 64 31 30-40, imita Dimitrov nel decimo game del secondo set, commettendo 4 doppi falli di fila. Finisce 46 64 63. Riccardo Nuziale e l'inviato a Indian Wells Vanni Gibertini

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Maria Kirilenko
Maria Kirilenko

(13) Kirilenko b. (5) Kvitova 46 64 63
Come dissolvere settimane di elogi e di timide speranze di averla ritrovata. Petra Kvitova gioca una partita bipolare, faticando nei primi minuti, poi dominando in lungo e in largo, infine sparendo dal campo senza un apparente motivo. Ringrazia Maria Kirilenko, che arriva per la prima volta in semifinale a Indian Wells dimostrando grandissima solidità mentale, avendo vinto tutti i suoi match del torneo al terzo set.

La Kvitova, come si è detto poc'anzi, ha iniziato la partita contratta, alla ricerca del vincente ma capace di trovare spesso solo gratuiti. Così già nel secondo game ha dovuto risalire da 15-40, trovando due punti diretti con la prima. Il break della russa è arrivato comunque nel sesto gioco, dove ha approfittato di qualche errore di troppo della Kvitova, che sul 30-40 ha cercato lo schema mancino servizio esterno-dritto lungolinea, sparando malamente quest'ultimo oltre la linea di fondo. Ma la reazione della ceca non si è fatta attendere, che ha immediatamente ripreso il break di svantaggio con tre grandi risposte e, sullo 0-40, piazzando un dritto inside-out vincente.

E' stata la svolta del parziale (e in apparenza della partita): raggiunta l'avversaria sul 4-4, la Kvitova ha nuovamente strappato il servizio grazie soprattutto a un meraviglioso dritto incrociato che ha trovato un angolo acutissimo. Le accelerazioni hanno cominciato a trovare più spesso il campo e la Kirilenko, pur cercando di mescolare le carte e togliere il ritmo alla ceca anche con l'utilizzo del back, non è più riuscita a contenere la maggiore potenza della Kvitova. Subito il break, la russa ha chiamato un medical time out per un problema al ginocchio sinistro, ma questo non ha deconcentrato la Kvitova, che ha chiuso il parziale con una prima vincente.

La russa ha fermato l'emorragia in un game d'esordio del secondo set che sembrava del tutto innocuo, ma da 40-0 la Kvitova è arrivata a palla break, annullata dalla bella Maria con un buon dritto lungolinea che ha costretto all'errore l'avversaria.

Ma ormai la Kvitova non sembrava più fermabile: tranquilla al servizio e implacabile col dritto, ha trovato il break nel terzo gioco, nonostante una furba chiamata di challenge della Kirilenko su una sua prima alla quale Kvitova aveva risposto con una risposta imprendibile: speranzosa di poter giocare la seconda di servizio, annullando così il grande gesto della ceca, la russa ha avuto fortuna. Ma di tutta risposta la Kvitova ha piazzato un altro vincente e, alla seconda palla break, ha chiuso il game.

La partita ha rischiato di chiudersi definitivamente nel successivo turno di servizio della Kirilenko, dove una risposta vincente della Kvitova sul 30-40 è uscita di pochissimo.

E così il match si è inaspettatamente riacceso: nel sesto gioco la Kirilenko ha recuperato da 30-0 a 30-30, ma la Kvitova non si è fatta intimidire, chiudendo addirittura, dopo un lungo scambio, con smorzata di dritto incrociato e passante.

Non è andata altrettanto bene alla cieca nell'ottavo game, dove due doppi falli l'hanno fatta sprofondare 15-40 e, nonostante un servizio vincente e un ace, alla terza palla break ha concesso il controbreak con un dritto malamente sparato in corridoio.

Blackout totale: nonostante una chiacchierata col proprio allenatore a cambio campo, la Kvitova ha commesso il disastro totale nel turno di servizio sul 4-5, rifilando quattro doppi falli di fila dal 15-0. Come Dimitrov, anzi peggio: con Djokovic ieri il bulgaro non aveva partorito i quattro nei consecutivamente.
Il secondo game del set decisivo confermava questo stato di totale confusione della Kvitova: altri due doppi falli, ace di seconda (per salvare la prima delle tre palle break annullate), smorzate vincenti, gratuiti. Tutto dando l'impressione di colpire senza un minimo ragionamento. E la Kirilenko, capendo le difficoltà dell'avversaria, ha cominciato a trovare ottime soluzioni, soprattutto lungolinea.

Il match insensato della Kvitova è continuato nel sesto gioco, dove l'immancabile coppia di doppi falli l'ha portata sotto 0-40; recuperato lo svantaggio (grazie anche alla russa, che nella seconda palla break ha rinunciato a prendere una fattibile stop volley della ceca), l'ex campionessa di Wimbledon ha lasciato via libera con due gratuiti.

Ma sotto 2-4 ha reagito, tornando a colpire forte e profondo e, approfittando anche di un doppio fallo della Kirilenko, ha trovato a 15 il controbreak. Questo il tempo di un game, perché una volta tornata a servire, sono riemerse tutte le incertezze della ceca, che ha sprecato un vantaggio di 30-0 chiudendo con un gratuito e il doppio fallo che ha di fatto consegnato il match alla Kirilenko.

Nonostante un tentativo disperato di recupero (0-30) della Kvitova, la russa ha infatti giocato con attenzione e messo a segno quattro punti di fila: una volta visto il passante dell'avversaria spegnersi oltre la linea di fondo, la n.3 di Russia si è potuta sfogare con un urlo di gioia.

(2) Sharapova b. (6) Errani 76(6) 62

Un grandissimo primo set di Sara Errani nel suo quarto di finale contro Maria Sharapova non basta ad evitare la sconfitta in due set ed a porre fine all’avventura dei colori italiani in questo BNP Paribas Open versione 2013. In un match iniziato con oltre tre ore di ritardo rispetto al programma originale a causa del protrarsi degli incontri di Federer e Nadal, la nostra rappresentante mette in campo tutto il suo cuore e tutta la sua tecnica tenendo testa per oltre 90 minuti alla quotata campionessa siberiana, che non riesce a far prevalere la sua maggiore spinta da fondocampo a causa di colpi piuttosto imprecisi ma anche e soprattutto per la maestria con cui Sara varia il gioco, mischia le carte e riesce ad allungare gli scambi.

Come prevedibile i servizi non hanno una gran importanza, ed è soprattutto la Sharapova a faticare nei suoi turni di battuta: la Errani ottiene il break in apertura, immediatamente restituito, ma si procura una palla break anche nei successivi due turni di servizio della bella Maria, la quale finisce per concedere nuovamente il break al settimo game dopo ben 20 punti giocati. Sara Errani continua a tenere ottimamente gli scambi da fondo, il ritmo della Sharapova non la spaventa, e riuscendo a spostarla bene con il diritto si apre gli spazi per millimetriche palle corte che strappano gli applausi a scena aperta di un pubblico piuttosto numeroso, considerando l’ora tarda.
Con un fantastico game l’azzurra si porta 5-3, ed arriva anche al set point nel game successivo, che però la siberiana annulla con una combinazione servizio-diritto, immediatamente seguita da un lungolinea di rovescio vincente e da un ace. Il livello di gioco sale, Sharapova ora sbaglia molto meno ed il suo forcing ottiene i frutti sul 5-4 quando Sara deve cedere a zero la battuta proprio mentre stava servendo per il set.
Si arriva dunque ad un tie-break per coronarie forti: si procede punto a punto, ci sono sei minibreak consecutivi dal 2-2 al 5-5. Arriva un secondo set point per la Errani, su cui però Sharapova non concede nulla chiudendo con un diritto incrociato. Un servizio vincente per il 7-6 sigla il primo set point per Maria, che va in forcing sulla prima di Sara costringendola alla fine a mettere lungo il rovescio. Dopo 1 ora e 22 minuti, e tante corse, la Errani è sotto di un set. “Ho dato moltissimo - ci ha detto Sara al termine del match -  ho corso moltissimo nel primo set, ed ho avuto anche parecchie occasioni per breakkarla. E’ andata male, lei fa punti pazzeschi, ma fa anche tanti errori. Ho cercato di rimanerle attaccata, giocando soprattutto lungo, ma ho corso tantissimo, e nel secondo sono calata molto anche perché c’era molta stanchezza”.

Il secondo parziale rimane equilibrato fino al 2-2, quando la Errani inizia ad accorciare un po’ i colpi e consente alla Sharapova di scatenare tutto il suo arsenale offensivo. Da quel punto è tutta una discesa per la russa, che trova anche parecchi servizi sopra alle 110 miglia orarie e che s’invola senza problemi verso la semifinale che giocherà contro la connazionale Kirilenko.


 

Riccardo Nuziale

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