02/04/2013 13:15 CEST - Tennis flash

Miami: CBS non trasmette il tie-break Ferrer-Murray, è polemica

2.4.2013

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L'America ha nel suo DNA la spettacolarità, da sempre. La capacità saper trarre il meglio dei suoi eventi al momento giusto. Peccato però che non sia stato così l'altro ieri, quando nel momento clou della finale di Miami, il tie-break decisivo tra Murray e Ferrer, la CBS abbia staccato le riprese da Crandon Park per passare al match di basket tra Michigan e Florida.

Per il basket universitario è il momento della March Madness, con le sfide a eliminazione diretta che portano dritti dritti al titolo NCAA, offrendo a tanti giovani l'occasioni di avere un futuro nell'NBA. Un momento che fa seguito, ma quanto una finale di un Masters1000 tra due dei primi quattro giocatori del mondo?

La CBS, va detto, ha dovuto anche fare i conti con la durata dell'atto conclusivo del Sony Open Tennis, che aveva già ampiamente sfondato il limite delle 14 previsto dal network, e si è resistito fino alle 14:23, per poi
passare la linea ad Arlington, Texas. Ma su Twitter, Mardy Fish in testa, si è scatenata una vera e propria protesta incrociata: colpa del Torneo che non ha anticipato la finale (l'anno prossimo dovrebbe passare dalle 11.30 alle 11), oppure dell'organizzazione dell'NCAA, che ha anticipato il calendario di una settimana?

In ogni caso chi batte cassa ha più diritto, questa è la morale. Le cifre parlano chiaro: per tutti i tornei americani l'investimenti è di circa 25 milioni di dollari. Se poi paragoniamo questo "piccolo capitale" ai 771 per i diritti di trasmissione di una delle rassegne cestistiche più famose al mondo, ci ricordiamo che l'America è anche la terra del business.

Davide Uccella

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