DA LONDRA – Una chicchierata con Nick Bollettieri. Il leggendario coach, immancabile qui a Wimbledon, il prossimo 31 luglio compirà 85 anni. Con fare sempre amabile e gentile, ha commentato il fenomeno della next generation. E il tennis italiano? Attenzione, dice l’illustre coach, il talento non basta! E per il tennis azzurro porta l’esempio della sua ex allieva Raffaella Reggi, che ha saputo coniugare al meglio talento e combattività.
Cosa pensa del gruppo della next generation?
Il gruppo della next generation è molto folto, c’è molta sostanza, sia in campo maschile che in quello femminile. E i top seed oggi devono fare molta attenzione con i giovani tennisti oggi, perché il tennis attuale ha forse il livello più alto di sempre.
Quest’oggi Nick Kyrgios ha battuto un veterano del circuito come Radek Stepanek…
Come ho detto stamani in un’intervista per la stampa australiana a Wally Masur, Kyrgios è uno dei più grandi talenti del circuito e ha le potenzialità e le qualità per diventare uno dei più forti del mondo. Ma non bisogna cambiarlo bensì capirlo…
Se avesse un consiglio da dare ai tennisti italiani, cosa direbbe loro?
È molto semplice. Guardate come giocano le ragazze italiane. Come ieri, nel match contro la Muguruza. I tennisti italiani hanno talento ma a volte si prendono un po’ per delle “attrici”. E lo dico da italiano! Il talento da solo non basta. Oltre ad avere talento bisogna essere grandi fighter, combattere con determinazione, solo così si potrà avere un grande successo in campo. Se fossero combattenti come lo è stata la “mia” Raffaella Reggi, sarebbero molto più forti e vincenti…
