Bertens vince a Seoul e sogna le Finals

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Bertens vince a Seoul e sogna le Finals

Dopo Charleston e Cincinnati, l’olandese trionfa anche nella capitale sudocreana. Battuta in finale una coriacea Tomljanovic. Ora la Top 10 e Singapore non sono un miraggio

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Non c’è due senza tre per Kiki Bertens. A poche settimane di distanza dai suoi due successi in terra statunitense, a Charleston e soprattutto a Cincinnati, l’olandese migliora ulteriormente quella che è già ampiamente la sua miglior stagione conquistando il titolo anche nel Korea Open, torneo di categoria International che si disputa a Seoul. In una finale molto combattuta e durata quasi due ore e mezza, Bertens ha avuto la meglio sull’australiana di origine croata Ajla Tomljanovic in tre set, con il punteggio di 7-6 4-6 6-2.

Grazie a questa affermazione, la 27enne tennista di Wateringen ritocca ulteriormente il suo best ranking salendo all’undicesima posizione mondiale. Solo un centinaio di punti la dividono dalla Top 10 con Julia Goerges, attuale n.10, che deve difendere due titoli da qua a fine anno. Nella corsa alle Finals di Singapore, invece Bertens ha consolidato il nono posto e non è lontana da Karolina Pliskova, attualmente ottava. Le buone notizia ci sono anche per Tomljanovic, nota agli appassionati per essere la fidanzata di Nick Kyrgios, che conferma la sua crescita e sale alla 44esima posizione mondiale. Anche per lei si tratta del miglior ranking in carriera.

Come già accennato, la finale è stata particolarmente equilibrata, merito soprattutto della giocatrice sconfitta. Nel primo parziale le due tenniste si sono scambiate il break un paio di volte con Bertens che in entrambe le occasioni è riuscita a rimediare al turno di servizio perso. Nel tie-break l’olandese ha fatto incetta di minibreak involandosi sul 6 a 1 per poi chiudere sul 7 a 2, dando la sensazione di poter contare su una potenza di fuoco superiore per emergere dagli scambi più intricati. Anche nel secondo set le due tenniste sono rimaste a lungo appaiate nel punteggio, pur perdendo ancora la battuta due volte ciascuna.

Sul 5 a 4 in suo favore, Tomljanovic è riuscita a fare l’allungo decisivo in risposta, portando a casa il parziale e rinviando tutto al set decisivo. Sulle ali dell’entusiasmo, l’australiana ha piazzato il break anche nel terzo parziale, salendo 2 a 0. Da lì in avanti in campo c’è stata però solo Bertens che con una striscia di sei giochi consecutivi ha conquistato set e titolo. Dei quarantuno punti che si sono disputati dal 2-0 al 6-2 ben ventisette li ha vinti l’olandese, confermando di aver coltivato nella stagione in corso una diversa capacità di aggredire i momenti decisivi delle partite. Tomljanovic non sembra aver sofferto del classico blocco emotivo che interviene a due passi dalla vittoria di un titolo a carico di chi non ne abbia troppa esperienza, piuttosto ha pagato una condotta di gara troppo attendista: non ha ‘sentito’ il momento in cui Bertens le è saltata al collo per recuperare lo svantaggio, e già sotto 4-2 ha provato a spegnere un incendio le cui fiamme erano ormai indomabili. L’olandese ha schivato il contrattacco variando il ritmo dello scambio, non la sua dote principale, dimostrando una grande maturità tattica. Emblematico in tal senso lo schema palla corta-passante con cui ha vinto il punto che ha forse spento del tutto le velleità di rimonta della sua avversaria.

Un incontro equilibrato e godibile, vinto alla finale dalla giocatrice più forte. Anche le statistiche raccontano di un match in cui le due tenniste si sono sostanzialmente equivalse. L’olandese pur servendo meno prime è riuscita a trarne una percentuale superiore di punti rispetto alla sua avversaria (71% contro 56%) ed è stata leggermente più fredda sulle palle break (7/11 contro 6/12).

Kiki Bertens non avrà molto tempo per godersi il successo: in quanto dodicesima testa di serie a Wuhan sarà costretta a entrare in gioco già dal primo turno, e scenderà in campo probabilmente già lunedì contro Belinda Bencic, peraltro uno degli incroci che potesse capitarle. Anche il prosieguo del suo cammino non sarebbe dei più semplici poiché probabilmente si troverebbe ad affrontare prima Sevastova e poi Kvitova agli ottavi. Tomljanovic invece non ha potuto disputare le qualificazioni del torneo cinese, avendo raggiunto la finale qui a Seoul, e dunque si fermerà una settimana prima di tornare in campo a Pechino. Anche lì sarà costretta a partire dalle qualificazioni, salvo multiple rinunce nel tabellone principale, ma nell’immediato futuro la nuova classifica le permetterà di evitare la tagliola in quasi tutti i tornei.

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