La prima semifinale del Qatar vede opposti maestri della pazienza e della ‘Qatarsi’, due autentici muri di gomma: Novak Djokovic, in cerca della prima vera conferma stagionale e Roberto Bautista Agut, uno dei pochi spagnoli che si nutre di cemento invece che di terra rossa (ben 6 titoli su otto sul duro). L’esito è di quelli che non ti aspetti: vince Bautista, capace di innervosire Nole con la sua regolarità, pareggiare il conto dei set e poi imporsi alla distanza.

Nole, talmente concentrato da perdere quasi la foto di rito iniziale, parte estremamente aggressivo in attacco e in risposta: il servizio non lascia scampo e la risposta ancora meno. E il primo break arriva precocemente al secondo game: tira brutta aria per il Bautista, ma lo si sapeva già dallo spogliatoio. D’altronde il serbo vanta su di lui ben 7 vittorie in otto incontri. Un po’ di vento sembra disturbare soprattutto Nole, che interrompe spesso il servizio ma non la sua concentrazione, la quale lo porta subito sul 4-1. Si vedono molti scambi lunghi, spesso superiori ai 20 colpi che terminano più spesso con un errore spagnolo piuttosto che con un vincente serbo; sembra riproporsi il vecchio adagio del Djokovic che ha dominato il circuito, quando il serbo aveva mezza vittoria in tasca ancor prima di scendere in campo. A parte un doppio fallo sul 40-15 del 7° game, il serbo smalta e stucca il primo set con il punteggio di 6-3.

L’avvio del secondo set vede qualche errore di dritto di Djokovic, già visto nel primo set; dall’altra parte invece il Ragioniere si è svegliato e riduce all’osso gli errori conducendo il suo gioco fatto di alte percentuali di piazzamento. E se viene breakkato al settimo game, Bautista-Agut restituisce la pariglia nel game successivo: il serbo non ci vede più e spacca la racchetta, beccandosi un warning ma riparando al danno spazzando via personalmente i frammenti con un asciugamano. Lo spagnolo approfitta della confusione e chiude ancora il game di battuta. Nole non spinge più con servizio e dritto, forse tradendo un dolore al braccio destro ma lo stesso riesce a portarsi al tie-break, grazie anche a una demi voleè pennellata. Un tie-break appassionante si conclude con un rovescio di Djokovic che si impenna sulla rete… ma ricasca in terra serba. Si va al terzo set, con equilibri apparentemente rovesciati.

Il terzo set si apre con un magnifico break di Bautista, che spinge sul gas guardando Djokovic allontanarsi nello specchietto. Il serbo rincorre ma non riesce a rientrare in scia: troppe le palle oltre la linea di fondo, seppur di poco, troppo lontana la serenità andata fatalmente in mille pezzi assieme alla racchetta sacrificata nel secondo set.

Djokovic subisce cosi la prima brutta sconfitta dell’anno, assolutamente inaspettata a guardare com’era iniziato il match. Gran merito a Bautista Agut, che fonda le sue certezze su un dritto solidissimo e su un gioco di gambe tutto iberico; forse invece la confusione del serbo è stata causata da un fastidio non ben palesato in campo (resta misteriosa la corsa fuori dagli spalti del fisioterapista Ulises Badio). Nole si ritrova quindi alle prese con un bel punto interrogativo: magari la recrudescenza di un infortunio, forse lo stesso che gli ha impedito di vincere Parigy Bercy e il Master di Londra? Staremo a vedere. Intanto fallisce l’assalto al terzo titolo in Qatar, dopo i due consecutivi del biennio 2016-2017: il serbo tornerà in campo direttamente a Melbourne, dove difficilmente questa sconfitta potrà sfilargli il ruolo di favorito.

Novak Djokovic – Doha 2019 (via Twitter, @QatarTennis)

Michele Blasina

Risultati:

[7] R. Bautista Agut b. [1] N. Djokovic 3-6 7-6(6) 6-4
[WC] T. Berdych b. [4] M. Cecchinato 7-6(6) 6-3