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Acapulco: Kyrgios, la magia continua. In finale contro Zverev

Superato anche John Isner al tie break del terzo set. L'amore-odio per Kyrgios del pubblico messicano

Last updated: 03/03/2019 10:42
By Vanni Gibertini Published 02/03/2019
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6 Min Read
Nick Kyrgios provoca il pubblico all'Abierto Mexicano di Acapulco 2019 (foto Twitter @AbiertoTelcel)

Da qualche parte deve essere scritto che questa settimana all’Abierto Mexicano di Acapulco è la settimana di Nick Kyrgios. Nel terzo match da popcorn in tre giorni l’australiano vince un’altra maratona al terzo set dopo 2 ore e 22 minuti di battaglia conquistando l’accesso alla finale ben oltre l’una del mattino. Il match ha avuto scambi comprensibilmente scarni (49 ace complessivamente, 25-24 per Kyrgios), ma non sono per nulla mancati gli scambi mozzafiato e i colpi sensazionali. Kyrgios ha usato la rivalità con il pubblico per mantenere alta la sua concentrazione, finendo per confezionare forse il colpo più incredibile proprio sul match point.

Entrato in campo pronto per la battaglia al tiro al piccione che lo aspettava, Kyrgios esce dal suo primo momento di difficoltà nella maniera più consona per questo match: con la battuta. Sul 2-3, inguaiatosi da solo con due stupidaggini ad inizio game, l’australiano si tira fuori dalla buca del 15-40 con tre ace e un servizio vincente annullando le prime due palle break del match.

Quattro game più tardi Isner prova a fare la stessa cosa, infilando tre ace consecutivi sul 5-5 15-40, ma è troppo impreciso nelle accelerazioni di diritto da fondo e Kyrgios è abilissimo a fargli tornare la palla tra i piedi in risposta. Alla terza palla break mancata nel game Nick scaraventa la racchetta sui teloni di fondo, quanto basta per farsi beccare dal pubblico ma senza superare il limite del warning. Il successivo doppio fallo costa però caro a Isner, che sul successivo errore di diritto perde il servizio e poco dopo il set.

Kyrgios prende di petto la folla, li provoca apertamente e parla simbolicamente con loro al cambio di campo. Sul 3-4 deve fronteggiare una situazione di 30-40, ma inganna Isner con un ace di seconda centrale quando l’americano si era spostato verso il corridoio per colpire il dirittone anomalo. Un drop shot da cardiopalmo e un ace respingono Isner a due punti dal set sul 4-5, ma due game più tardi le risposte aggressive di Long John pagano dividendi quando Kyrgios mette in rete un rovescio sul 15-40 consegnando il secondo set all’avversario e una pallata nelle tribune.

All’inizio del parziale decisivo i servizi scricchiolano, ma resistono senza offrire palle break. Kyrgios non sa più come fare per farsi ammonire e penalizzar dall’arbitro e continua a far rimbalzare la racchetta a destra e manca senza alcun pudore. Si arriva senza patemi al tie-break, nel quale è l’australiano ad allungare per primo con un magnifico passante di rovescio lungolinea. Isner recupera prontamente con una volée di diritto completando il sorpasso dal 2-4 al 5-4. Il primo match point è però per Kyrgios (6-5), cancellato però da un dirittone anomalo di Isner. Dopo il cambio di campo, però, “Long John” mette in corridoio la sua accelerazione “anomala” e Kyrgios si gioca il match point sulla sua battuta senza però poterlo sfruttare (errore di rovescio lungo). Il terzo match point è quello buono, perché Nick si inventa un recupero incredibile su un lungolinea in corsa di Isner, recupero che risulta troppo corto per poter essere rigiocato.

“È incredibile, un punto mi fischiano e in quello dopo mi applaudono – ha detto Kyrgios dei tifosi messicani dopo la partita – Isner è un amico sul tour, è davvero difficile giocare contro i tuoi amici. Oggi le ginocchia sono andate meglio, ho giocato senza fasciatura perché con l’umidità non serve poi a molto. Ora la finale contro Sascha, ci conosciamo da tanto tempo, sarà un’altra battaglia”.

Nella prima semifinale solida prova di Alexander Zverev che ha superato il britannico Cameron Norrie in due set. Ottima la reazione del tedesco testa di serie n.2 all’unico momento di difficoltà del match alla fine del primo parziale, quando è andato a servire inutilmente per il set sul 5-4 ed è stato breakkato da un Norrie molto propositivo. Zverev ha reagito alla perdita del break che aveva ottenuto in apertura con un tie-break vinto a zero e con un nuovo break di vantaggio conquistato subito all’inizio del secondo set.

“Le condizioni non erano facili, c’era molto vento – ha detto Zverev dopo la partita – ma sono riuscito comunque a portare a casa il risultato ed arrivati a questo punto del torneo è questa l’unica cosa che conta”. Ottimi i numeri al servizio per Sascha (81% di punti con la prima con 68% di prime), che ha anche chiuso il match con più colpi vincenti che errori gratuiti (20 contro 16).

La finale tra Nick Kyrgios e Alexander Zverev andrà in scena (è proprio il caso di dirlo) sabato sera ad Acapulco alle ore 21 locali, le 4 in Italia.

Risultati:

N. Kyrgios b. [3] J. Isner 7-5 5-7 7-6(7)
[2] A. Zverev b. C. Norrie 7-6(0) 6-3

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TAGGED:Alexander ZverevATP Acapulco 2019Nick Kyrgios
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