La riunione del Consiglio d’Indirizzo della Fondazione Carisbo ha determinato una svolta nella questione legata al futuro della Virtus Tennis Bologna 1871. Le quote di maggioranza dello storico circolo sono state acquistate dall’ingegner Simone Fiocchi per 2,75 milioni di euro, undici anni dopo l’acquisto del lotto da parte della Carisbo per 900 mila euro. La Fondazione conserverà la titolarità di un’azione (la golden share) alla quale saranno attribuiti particolari diritti. La dirigenza ha quindi superato i dissidi interni, rivalutando l’offerta dell’imprenditore che in prima battuta non aveva soddisfatto i soci.
Il comunicato della Fondazione fa tirare un sospiro di sollievo ai tennisti bolognesi e di tutta Italia. Il destino del circolo era rimasto incerto dopo la messa in vendita e la stessa Virtus si era detta “sorpresa” in merito alla scelta della Fondazione e all’oscuro delle informazioni sul futuro dell’area tra via Galimberti e via Valeriani.
Il presidente della Carisbo Carlo Monti ha garantito la centralità dello sport anche sotto la nuova proprietà: “Sono stato lieto di incontrare nei giorni scorsi i rappresentanti del Circolo Tennis Virtus, sodalizio che ha in affitto dalla società Virtus 1871 SpA gli impianti sportivi e anche i contatti avuti con la Sef Virtus hanno permesso di sottolineare la volontà della Fondazione di preservare in ogni caso la finalizzazione dell’area sportiva affinché in essa proseguano le attività sportive anche in ottica di sviluppo”.I
Ubitennis porge le proprie scuse al Circolo ASD CRB TENNIS BOLOGNA 2017 e al Presidente Tommaso Tartarini per le iniziali inesattezze contenute nell’articolo. In data 27 marzo 2019 si è proceduto alla rettifica dello stesso nella parte riguardante il Centro sportivo (ex Cierrebi), attualmente più vivo che mai grazie alla collaborazione di quattro realtà – Virtus Pallacanestro Bologna, Virtus Scherma Bologna, Polisportiva Pontevecchio Bologna e CRB Tennis Bologna 2017 – e dove il tennis ha ripreso da ormai un anno e mezzo la propria attività con tante famiglie che sono tornate a frequentare i campi.
