Erano due gli italiani provenienti dalle qualificazioni impegnati al primo turno di Gstaad. Al suo primo incontro a livello di Tour maggiore, Gian Marco Moroni, n. 265 ATP, si impone con un doppio 6-2 su Tommy Robredo, omaggiato di una wild card. Con i suoi trentasette anni, l’ex n. 5 del mondo ancora si diverte a giocare e frequenta regolarmente il circuito Challenger (ha vinto due tornei in giugno). Gian Marco, però, non si è lasciato intimorire dal passato dell’avversario né dalle due sfide precedenti che lo avevano visto sconfitto e ha messo in campo una solidità… spagnola contro cui si sono infranti i colpi catalani.
Nel terzo gioco, il ventunenne romano annulla l’unica palla break concessa in tutto l’incontro per poi passare in vantaggio e chiudere in 35 minuti. Il secondo parziale si decide al sesto game, caratterizzato da scambi di regali: il più generoso è Robredo (da dimenticare il dritto sopra le rete schiacciato in corridoio) e Moroni prende il largo indisturbato per un secondo turno decisamente più impegnativo. L’avversario sarà infatti Joao Sousa, top 50 e negli ultimi 16 a Wimbledon, capace di esibire tennis di alto livello ma anche di incappare in giornate storte in preda al nervosismo.
È andata invece male a Filippo Baldi che, al suo terzo incontro ATP, deve rimandare ancora la vittoria. Il ventitreenne di Milano si è arreso per 6-4 6-4 a Taro Daniel, il giapponese che predilige la terra ma che veniva da cinque sconfitte consecutive.
Risultati:
[Q] G.M. Moroni b. [WC] T. Robredo 6-2 6-2
T. Daniel b. [Q] F. Baldi 6-4 6-4
