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I guai dei Fab Four e la terra (rossa) promessa per Wawrinka

Last updated: 04/05/2014 11:36
By Ruggero Canevazzi Published 04/05/2014
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7 Min Read

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TENNIS FOCUS – Molti s’interrogano sul netto calo di Nadal, Djokovic e Murray accusano uno stato di forma non perfetto e Federer difficilmente può considerarsi in pole position sulla terra: è una grande occasione per Stanislas Wawrinka.

Dopo i primi due grandi tornei disputati sulla terra battuta, tifosi e addetti ai lavori s’interrogano su chi possa essere il migliore della stagione sul rosso. Considerando l’impressionante numero di vittorie di Rafael Nadal su questa superficie, su tutte gli 8 successi al Roland Garros, fino a un mese fa la risposta era scontata. Dopo le impreviste sconfitte a Montecarlo (per mano di Ferrer) e Barcellona (superato da Almagro), però, sembra che qualcosa si sia incrinato nello stato psico-fisico del numero 1 del mondo.

Il maiorchino ha avuto un ottimo inizio di stagione, con la vittoria a Doha e la finale all’Australian Open, dove un Wawrinka fino a quel momento mai visto a questi livelli ha dominato il primo set, prima di essere agevolato dal problema alla schiena occorso al maiorchino, che non ha più potuto opporre resistenza. Hanno poi fatto seguito la vittoria nel torneo di Rio de Janeiro e un marzo con più ombre che luci sul cemento americano (sconfitta al terzo turno ad Indian Wells da Dolgopolov e in finale a Miami da Djokovic). Il ritorno sulla terra del Principato di Monaco, fresco del successo sulla stessa superficie a Rio, sembrava riportare Nadal al suo posto, quello di migliore giocatore di sempre sulla terra battuta, con la vittoria agli ottavi di finale contro il nostro Andreas Seppi: è stata quella la 300° vittoria sul rosso del mancino di Manacor, apparso in ottima forma.

Il giorno dopo però è accaduto l’imponderabile: un David Ferrer in stato di grazia l’ha sconfitto in due set e in modo piuttosto netto. Nadal ha spostato immediatamente il suo target sul torneo successivo, l’ATP 500 di Barcellona: qui è arrivata l’ancora più inattesa sconfitta contro Nicolas Almagro ai quarti di finale, in un torneo in cui l’ultima sconfitta risaliva addirittura al 2003, quando sedicenne venne superato da Alex Corretja, prima d’inanellare ben 41 vittorie nel torneo catalano. Chris Chase di usatoday.com ha sottolineato come Rafa abbia perso nel giro di otto giorni due partite sulla terra: per risalire allo stesso numero di sconfitte in un singolo anno è necessario tornare al 2004, ovvero 10 anni fa! È pur vero che le sconfitte sono arrivate da due specialisti della terra, con Almagro n. 20 ATP e Ferrer n.5, per altro finalista l’anno scorso nello Slam parigino. A fare però scalpore è il modo con cui queste sconfitte sono arrivate, contro avversari che di solito batte sempre e ai quarti di finale di tornei che solitamente lo vedono dominatore assoluto. La firma del prestigioso giornale americano si sofferma sul fatto che a Montecarlo Ferrer è stato decisamente superiore e a Barcellona Rafa ha sprecato diverse occasioni, su tutte la palla del contro-break nell’ultimo game, quando ha fallito un facile passante di dritto che lui non sbaglia mai.

“È un problema mentale?” – si chiede Chris Chase – “Nadal non è più stato lo stesso dalla finale dell’Australian Open persa da Wawrinka e ha mostrato errori e incertezze ben lontane dal dominatore che siamo abituati a conoscere. Anche se ha tutto il tempo per arrivare al meglio al Roland Garros, dove la distanza di 3 set su 5 lo aiuterà, dovesse mancare l’appuntamento con il nono Slam sulla terra non potrà che chiedersi se è ancora lui il Re di questa superficie senza di fatto occuparne più il trono”.

Si concentra invece su un calo di natura fisica l’ex giocatore francese Thierry Champion (finalista al torneo di St. Vincent nel 1988), ora allenatore: “Sta attraversando un periodo di declino fisico, è più lento negli spostamenti laterali e nel posizionarsi bene con i piedi: per un giocatore come lui questo è un grosso problema, se non è al 100% della forma diventa un giocatore normale. Magari si riprenderà, ma non sarà facile”.

Jon Wertheim di Sports Illustrated allarga l’analisi ai Fab Four, spiegando che mai come ora la loro supremazia potrebbe vacillare: “Nadal è in calo, Djokovic ha a che fare con il problema al polso emerso a Montecarlo, Federer è un altro rispetto alla copia sbiadita dell’anno scorso ma non potrà tornare ai livelli del 2007 per un periodo prolungato, mentre Murray non ha ancora convinto sul suo recupero dopo l’intervento alla schiena e deve ancora scegliere il nuovo coach”. “Credo comunque che l’era dei Fab Four – prosegue Wertheim – non possa essere certo considerata conclusa: con l’eccezione di Wawrinka, chi altro potrebbe vincere il Roland Garros? Non i francesi, che periodicamente si smarriscono sul più bello, non Del Potro, alle prese coi cronici guai ai polsi, non Ferrer, ormai non più giovane, non ancora Dolgopolov, Dimitrov, Raonic o Nishikori , almeno in un torneo al meglio dei cinque set. Se Djokovic non risentirà più del problema al polso, lo vedo nel ranking davanti a Nadal alla fine della stagione sul rosso, specie considerando la grande differenza di punti che i due devono difendere”.

In conclusione, al di là delle idee sopra riportate, viene ancora difficile immaginare un Nadal sconfitto al Roland Garros: è facile pensare che gli unici due che possono veramente minacciare il suo regno siano Djokovic, polso permettendo, e Stanislas Wawrinka, che visti i problemi dei Fab Four fino a questo momento, ha la grande occasione di giocarsi ad armi pari il secondo Slam dell’anno, dopo aver vinto l’Australian Open lo scorso Gennaio.


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TAGGED:Andy MurrayDavid FerrerNovak DjokovicRafael Nadal
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