Montreal: serataccia per i rovesci a una mano, fuori Tsitsipas e Wawrinka

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Montreal: serataccia per i rovesci a una mano, fuori Tsitsipas e Wawrinka

Solido Dominic, sprecone Denis Shapovalov. Bene Fabio contro Tommy Paul. Ottimo Hubert Hurkacz ad approfittare delle incertezze di Stefanos. Wawrinka cede a Karen Khachanov

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Stefanos Tsitsipas - Queen's 2019 (foto Alberto Pezzali/Ubitennis)
 

da Montreal, il nostro inviato

Dopo la prolungata attesa causata dalla pioggia, è scesa in campo per il suo esordio nel torneo anche la testa di serie n.2 Dominic Thiem, che dopo una bella battaglia di un’ora e 47 minuti è riuscito ad avere la meglio dell’eroe di Montreal 2017 Denis Shapovalov, autore di una prestazione sicuramente molto incoraggiante, dopo una prima parte di stagione piuttosto incolore, ma ancora non sufficiente per poter arrivare a tagliare il traguardo per primo contro un campione come l’austriaco.

Due errori sciagurati di Shapovalov sul 4-4 30-30 hanno regalato il primo set a Thiem: una volée di diritto in rete per creare la prima palla break per l’austriaco, e un doppio fallo per concretizzarla. Nel secondo set, Denis dà tutto, brekka al sesto game, e pareggia. Quasi simile al primo l’andamento del terzo set, con Shapovalov che sul 3-4 30-30 ha prima commesso un altro doppio fallo e poi si è tirato uno smash sui piedi a completare il suo harakiri” tennistico.

Sono molto contento per questa vittoriaha detto Thiem alla fine del matchnon soltanto è il primo incontro in questo torneo, la mia prima vittoria in Canada, ma ho anche battuto un grande giocatore. Sono soddisfatto di come ho servito, colpendo piatto a tutto braccio invece di usare il kick. Gli scambi sono stati molto scarni, un cambiamento notevole rispetto alla terra, anche perché qui il campo è molto rapido. Fisicamente non ero al 100%, non ho ancora assorbito del tutto il cambiamento di fuso orario, ma l’adrenalina della partita mi ha aiutato ad avere più energia”.

È una sconfitta dura da digerire, ho giocato meglio per tutto il primo set, ho avuto occasioni e non le ho sfruttateha spiegato Shapovalov alla stampa canadeseÈ stata una bella partita, abbiamo giocato bene, dal punto di vista della fiducia questo match mi servirà moltissimo, mi ha dimostrato che sono in grado di competere alla pari con un giocatore del suo livello ed avere chance per vincere”.

Sempre a causa delle lunghe pause per pioggia, uno dei match più interessanti di giornata viene spostato e va in scena sul campo numero 9, quello dotato di tribuna libera su uno dei lati corti (una struttura posizionata fuori dall’impianto, accessibile senza pagare nulla da chiunque passi di lì, magari passeggiando per il parco), per la gioia degli appassionati canadesi. Stefanos Tsitsipas si presenta con una fasciatura, probabilmente precauzionale, alla coscia destra. Ma se fisicamente il greco sembra essere a posto, tecnicamente e a livello mentale lo vediamo soffrire l’avversario fin dall’inizio. Hubert Hurkacz gioca veramente bene, spinge il servizio, e regge con solidità e potenza anche gli scambi prolungati. Un break nel terzo game costa il primo set a Tsitsipas, che non riesce a concretizzare tre occasioni di contro-break nel sesto.

Bravo Hubert, però, il 6-4 se lo è meritato. Reagisce Stefanos a inizio secondo set, di rabbia e classe, e sale 3-0 con break al secondo game, dopo aver annullato 4 palle del controbreak servendo alla grande. La racchetta di Tsitsipas, lanciata a terra ripetutamente, fa le spese del nervosismo del greco, che comunque ora è salito di livello in modo evidente, e pareggia il conto, 6-3. In generale la partita è godibile, diversi rovesci lungolinea di Hurkacz viaggiano come treni, i due ragazzi si stanno prendendo a pallate senza paura. Nel terzo set, sul 4-3 per Hubert, Stefanos spara lungo un rovescio, poi subisce un passantone lungolinea, e cede la battuta. Due minuti dopo, la testa di serie numero 4, finalista dell’anno scorso, è fuori dal torneo. Brutta scoppola per Tsitsipas, risultato importante per Hurkacz, che affronterà Monfils negli ottavi di finale.

Sul campo “Banque Nationale” Stan Wawrinka perde dal solido Karen Khachanov una partita dall’andamento molto irregolare. Nel primo set, lo svizzero sopra 3-0 con un break si fa infilare da una striscia di 5 game consecutivi dell’avversario, che poi chiude 6-4.

Troppi errori per Wawrinka, che spara fuori quasi ogni volta che tenta di accelerare. Karen, ottimo, fa il suo senza esagerare. Il secondo set, senza palle break, si decide al tie-break, dove finalmente Wawrinka mette giù alcune delle sue bombe di dritto e di rovescio e forza la contesa al set decisivo. Due break subiti nel secondo e nel quarto game (con contro-break inutile in mezzo), però, lo condannano, Khachanov inizia a servire alla grande, sale 5-2, e chiude brekkando Stan per la terza volta nel set, dopo un attimo di “suspense” proprio sul match-point, una volée che si rivela vincente.

Epilogo agrodolce per il derby canadese, programmato come match d’apertura della sessione serale: lo scontro generazionale tra il 18enne (ancora per poche ore) Felix Auger-Aliassime e il veterano Milos Raonic si è interrotta dopo che i due si erano spartiti i primi due set a causa di un infortunio alla schiena per Milos, l’ennesimo della sua carriera martoriata dai malanni fisici. I primi due parziali sono stati decisi entrambi da un break al quarto gioco, nel primo set in favore di Auger-Aliassime, e nel secondo set a favore di Raonic. Milos aveva già richiesto l’intervento del fisioterapista dopo aver perduto il primo parziale, quando si è fatto massaggiare la zona lombare, e poi tre game più tardi quando aveva solamente voluto un consulto.

Con tutto il pubblico dalla sua parte, il giovane Felix ha perso un po’ il filo del gioco dopo il 6-3 nel primo set, commettendo diversi errori che hanno fatto avvantaggiare il suo avversario. Raonic, nonostante fosse chiaro che qualcosa non andasse nel suo fisico, è riuscito a recuperare una situazione di 0-40 sul 4-2 in suo favore, ha lottato nel game successivo fallendo due set point ed ha poi chiuso agevolmente il 6-3 con la battuta a disposizione prima di andare a stringere la mano all’avversario e riguadagnare gli spogliatoi. “Prima della partita sentivo un dolore nella zona lombare, ma non ci ho dato troppo pesoha spiegato Raonic -. Poi quando ho preso il break nel primo set ho sentito che il dolore si espandeva alle mie gambe, ed è andato peggiorando da lì. L’ultima mezz’ora del match è stata una delle meno divertenti che abbia dovuto giocare, essendo che si trattava della sessione serale a Montreal e tutto il resto. Tuttavia domani farò qualche test e vedrò il da farsi”.

Già quando ci siamo incrociati alla fine del secondo set avevo avuto l’impressione che Milos fosse triste per qualche motivo – ha detto Auger-Aliassime – è stata una sensazione strana vincere così, ma d’altra parte così è la vita. Spero che non sia niente di grave per lui, è un amico. Però ora ho l’occasione di giocare un’altra partita domani, contro un giocatore molto forte [Khachanov n.d.r.], uno che ha già vinto partite importanti, sa cosa bisogna fare per portarle a casa”.

A concludere la giornata è stato scelto il match tra il nostro Fabio Fognini e il qualificato americano Tommy Paul, campione junior del Roland Garros nel 2015 ma che solo nelle ultime settimane si è avvicinato ai primi 100 della classifica mondiale. Dopo il derby tra Raonic e Auger-Aliassime buona parte del pubblico ha lasciato l’impianto, per cui l’atmosfera intorno al campo è stata piuttosto asettica, e questo non ha aiutato il livello di gioco che non è stato straordinario. Fognini ha iniziato sbagliando parecchio, cercando di accorciare gli scambi ma mancando spesso e volentieri il campo.

Un break subito al settimo game faceva volare a terra la racchetta del ligure, che però da quel momento teneva maggiormente la palla in campo per aspettare il momento giusto per le sue accelerazioni. Sul 5-3 c’erano due set point per Paul, che però venivano cancellati da due vincenti di Fognini. Al momento di chiudere il parziale lo statunitense si irrigidiva, smarriva la prima di servizio e si faceva raggiungere sul 5-5 dopo aver mancato il terzo set point. Paul si arrampicava al tie-break dopo aver rimontato da 0-40 sul 5-6, ma il maggiore tasso tecnico consentiva a Fabio di incamerare il parziale per 7-3 dopo 57 minuti.

Gli organizzatori aprivano a tutto il pubblico le tribune vicino al campo per provare a creare un po’ più di atmosfera, con qualche buon risultato. Fognini scappava subito 2-0 nel secondo set e 40 minuti dopo chiudeva l’incontro, 6-3, avanzando al terzo turno dove affronterà Adrian Mannarino, che ha lasciato solamente tre giochi a Coric.

ha collaborato Vanni Gibertini

IL TABELLONE COMPLETO (con tutti i risultati)

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