Nadal sposa l'antidiva Francisca (Scanagatta). Altro che wags (Ponchia). China Open, Fognini eliminato (Schito)

Rassegna stampa

Nadal sposa l’antidiva Francisca (Scanagatta). Altro che wags (Ponchia). China Open, Fognini eliminato (Schito)

La rassegna stampa di sabato 5 ottobre 2019

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Nadal sposa l’antidiva Francisca (Ubaldo Scanagatta, Giorno-Carlino-Nazione Sport)

È la donna del mistero. Una delle donne più inquadrate negli ultimi 14 anni (!) dalle tv di tutto il mondo. La fedele sempiterna compagna di uno dei campioni più popolari del globo, finalmente sabato 19 udrà le fatidiche parole: Si, quiero, «Sì, lo voglio». Ma se chiedeste a milioni di persone chi sia, che cosa faccia, che cosa pensi, Francisca Perellò, scorgereste facce e risposte incerte. È una ragazza carina ma non appariscente, capelli scuri sempre naturali e castani come gli occhi suoi e del promesso sposo. Indossa sempre abiti semplici, un trucco leggero le illumina il viso pulito, il sorriso è quasi sempre mezzo, rivelatore d’una apparente timidezza. Gli amici la descrivono semplice, puntigliosa, attenta ai dettagli. E lei avrà certamente anche mille altre virtù, ma forse nessuna così evidente come la sua discrezione. In 14 anni al fianco di un supercampione come Rafael Nadal è stata una vera impresa trovare, tranne che per le fotografie scattate in tribuna accanto alla sorella del prossimo sposo, dei suoceri, scatti che la immortalino altrove, in eventi mondani, social. Nessuna intervista a riviste e giornali. Proprio non sopporta di finire in copertina. «Grazie, non ho proprio nulla da dire» ha sempre cortesemente risposto a decine di giornalisti la novia di uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi: appunto Nadal, il primo grande rivale di Roger Federer, vincitore di ben 12 Roland Garros, di 19 Slam, uno meno dello svizzero. Nove anni fa quel macho ipermuscolato aveva accettato di girare un video intimamente ravvicinato per il lancio della hit Gitana della popstar colombiana Shakira. I gossip-tabloid si scatenarono. Senza immaginare che senza l’ok di Maria Francisca, detta Meri, il video non sarebbe mai stato girato. Rafa sarà l’ultimo dei Fab Four a sposarsi: 4 anni dopo Andy Murray, 5 dopo Novak Djokovic, 10 dopo Roger Federer. LUI ha 33 anni. Lei è nata il 7 luglio 1988, figlia unica di papà Bernat, costruttore edile, e mamma Maria Pascual, funzionaria del comune di Manacor, la cittadina delle Baleari dove è nato Rafa. Il matrimonio si celebrerà a Port de Pollenca, location esclusiva sul litorale nord: 500 gli invitati, inclusi diversi tennisti. E naturalmente anche re Juan Carlos e consorte. E Federer? Dieci giorni fa mi disse a Ginevra: «Non sono invitato». Ma l’invito sarà arrivato. Rafa e Xisca si erano conosciuti al liceo. A presentarli la sorella di lui, Maribel. Il primo bacio? Pare nel 2005, anno del primo trionfale Roland Garros. Anche Rafa è riservato, discreto. L’unico bacio che gli ho visto dare in pubblico a Xisca è stato dopo aver vinto Montecarlo nel 2016. Un’eccezione. I paparazzi che pochi mesi fa li hanno finalmente colti in atteggiamento affettuoso sulla nuova barca acquistata da Rafa, il Beethoven, stanno ancora festeggiando. Rafa si allenava e giocava a tennis. Xisca studiava economia aziendale, laureandosi. A Londra ha lavorato un po’ per Img, società di management che segue Rafa, e per l’agenzia di assicurazioni Mapfre. Il solo modo per convincere Xisca a rilasciare qualche dichiarazione è stato chiederle di parlare della Fondazione Rafa Nadal che lei dirige insieme a mamma Nadal (Ana Maria), la presidente. Nella vita e nella famiglia di Rafa e Xisca ci sono già ogni anno 800 bambini, quelli di cui si occupa la Fondazione nata sulla scia di un torneo in India: «Rafa sentì che doveva restituire qualcosa di quello che aveva avuto. La semplice beneficienza non bastava. Abbiamo scelto la discrezione: preferiamo lavorare per raggiungere risultati piuttosto che raccontarli». ANCHE per l’abito da sposa, disegnato apposta per lei dalla stilista catalana Rosa Clara, Xisca non rinuncerà alla sobrietà: indosserà un modello di stile romantico, classico, haute couture e su misura, creato appositamente per lei, molto coerente con il suo stile discreto ed elegante. E Rafa si sforzerà di darle almeno un altro bacio.

Altro che wags (Viviana Ponchia, Giorno-Carlino-Nazione Sport)

Andre Agassi ha spiegato in maniera definitiva quanto il tennis sia magnifico e crudele. Uno sport da lupi solitari senza panchina o bordo campo in cui nascondersi quando le cose si mettono male. In questa condizione di forzato autismo, agli antipodi della bolgia da stadio, è essenziale sapersi scegliere i giusti supporter sentimentali. […] Due tra i piu grandi di sempre hanno scelto infatti complici agli antipodi dalla wag di ordinanza per reggere il peso della gloria. Compagne carine ma non abbaglianti, discrete ai limiti dell’introversione e tenaci dentro storie d’amore che durano. Qui si racconta della misteriosa signorina Francisca Perellò, che tra qualche giorno andrà all’ altare con Rafa Nadal. Ma donna di penombra e sorrisi indecifrabili e anche Mirka Vavrinec, da dieci anni moglie di Roger Federer. L’ingenuo che si sente domandare chi sia la donna del dio del tennis fra quelle inquadrate dalle telecamere non sceglierà lei ma la sventola bionda seduta vicino. Mirka, multimilionaria consorte di Superman, ha capelli terrestri sparpagliati su una camicetta azzurra, il lucidalabbra e due coppie di gemelli ai quali ricordare che non si parla al papà mentre è al lavoro. La dicono allergica a taccuini e microfoni, in pace con il proprio passato modesto da ex tennista professionista, non proprio simpatica, lontana dai social. Un diciannovenne e imbranato Federer la baciò ai Giochi estivi di Sidney nel 2000. Non si sono più lasciati. E lui che potrebbe avere la fila fuori dallo spogliatoio vuole fare felice solo lei. Lo hanno sentito dire: «Forse la gente pensa che io sia il migliore, ma io ho bisogno che la migliore sia Mirka». Nadal sottoscrive, gli altri prendano appunti.

China Open, Fognini eliminato (Francesca Schito, Il Tempo)

Una sconfitta che vale doppio per Fabio Fognini. L’azzurro, sui campi in cemento del China Open, si è arreso in tre set (3-6 6-3 6-1) a Karen Khachanov nel quarti di finale del torneo 500 di Pechino. L’azzurro è partito bene aggiudicandosi il primo set, ma il moscovita ha saputo sfruttare gli errori dell’azzurro, che nel secondo parziale ha sprecato una palla break nel terzo gioco, aggiudicandosi il secondo set. Fognini nel terzo parziale regala subito un vantaggio al suo avversario perdendo il servizio nel primo game per poi ripetersi, riscontrando enormi problemi alla battuta. Oltre alla sconfitta in sé, per il tennista di Arma di Taggia rimane l’amaro in bocca di aver lasciato a Pechino punti importanti per continuare a sperare nella corsa verso le ATP Finals di Londra. Fognini, che lo scorso anno arrivò fino alla semifinale del China Open, è ancora in corsa per l’ottavo posto della Race, al momento occupato dall’altro italiano Matteo Berrettini, sconfitto nel primo turno del torneo di Pechino, così come Monfils, Zverev e Goffin. La corsa del ligure riprenderà nei prossimi giorni a Shanghai, una corsa che ora è sempre più in salita. Azzurro L’italiano sconfitto in China rischia le Finals di Londra

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