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Rassegna stampa

Fratellini d’Italia (Crivelli). Troppa ansia davanti ai giornalisti. La Osaka si ritira: “Ora mi fermo” (Gazzetta dello Sport). Musetti:”Ho giocato davvero bene” (Corriere dello Sport). Il bello della prima volta, Musetti illumina Parigi: “Valgo questo livello” (Semeraro)

La rassegna stampa di martedì 1 giugno 2021

Ultimo aggiornamento: 01/06/2021 10:29
Di Redazione Pubblicato il 01/06/2021
13 min di lettura 💬 Vai ai commenti

Fratellini d’Italia (Riccardo Crivelli, Gazzetta dello Sport)

Il dolce sapore della prima volta pervade l’aria parigina e inebria i cuori di due piccoli fenomeni destinati a finire sui libri di storia. Lorenzo Musetti non aveva mai giocato una partita in uno Slam e battezza il debutto assoluto con una marcia trionfale che annichilisce Goffin, campione ormai di antico pelo ma ancora numero 13 del mondo. Jannik Sinner, invece, aveva sempre perso quando si era avventurato nei meandri pericolosi del quinto set (a New York nel 2020 contro Khachanov e in Australia quest’anno contro Shapovalov) e sfata il destino avverso piegando il francese Herbert dopo il brivido di un match point avverso

[…]

Freddezza e mentalità Fratelli d’Italia. I giovani più forti, Alcaraz permettendo, li abbiamo noi. A Musetti l’allenamento della vigilia con Nadal ha aperto un mondo, codificandogli i comportamenti e le strategie che devono accompagnare le ambizioni di un ragazzo che sogna le vette più alto. Nel successo su Goffin, più che íl punteggio mai in discussione, sorprendono la freddezza e la lucidità con cui Lollo ha affrontato íl primo, delicatissimo appuntamento con uno Slam. Dominio assoluto nel set iniziale, controllo della prevedibile risalita del belga nel secondo, nuova accelerazione nel terzo prima del comprensibile, tenue sbandamento nelle due occasioni in cui serve per il match, cancellato però da un tie break perfetto. Una vittoria da veterano, un diciannovenne senza paura che trova energie incredibili nelle fasi che farebbero tremare giocatori ben più consumati (in carriera non ha ancora perso un tie break: 8-0) e che alza il livello quando si alza il blasone degli avversari

[…]

Sullo slancio, anela adesso alla rivincita contro il giapponese Nishioka, 57 del mondo, che lo ha appena battuto a Parma; «Un avversario difficile, ma io devo solo ri *** manere me stesso». La forza della mente Le cronache raccontano che Goffin a ottobre tenne a battesimo un altro debutto azzurro, quello di Sinner al Roland Garros, e anche allora sorrise la giovane Italia. Buoni auspici in attesa, come sette mesi fa, di un incrocio tra Jannik e Nadal, stavolta negli ottavi. Il numero 19 del mondo, però, è andato a un passo dal vedere quel sogno in frantumi contro il francese Herbert, uno degli ultimi eroi romantici del tennis offensivo. che dopo un primo set in cui non vede palla, nei successivi due approfitta di un’insolita fretta di Sinner e del suoi troppi errori di dritto per mettersi al comando delle operazioni, mantenendolo anche nel quarto, quando sul 4-3 15-40 per lui battezza fuori un innocuo pallonetto dell’azzurro che invece spiove sulla riga e due game dopo, sul 5-4, manda fuori di due metri un rovescio di manovra mentre sta giocando a favore di match point: «Lo ammetto, ho avuto fortuna – confesserà onestamente Jannik — ma il tennis è così, può cambiare il vento da un punto con l’altro». E infatti, scampato il pericolo, Sinner risale imperiosamente, riconoscendo poi a mente fredda cosa non abbia funzionato e quale arma sia servita davvero: «A un certo punto ho fatto scelte sbagliate e quindi non ho più trovato il campo. Che sia dritto o rovescio, se la mossa che fai è sbagliata la palla esce. Ho già parlato con Riccardo (il coach Piatti, ndr) per vedere cosa non andava. Quando sei In campo devi essere sempre lì, perché la testa è l’unica cosa che ti puoi gestire e dove l’avversario non può entrare. Per me la testa è un colpo, come il servizio e il dritto. Forse anche il colpo più importante». Ragionamenti raffinati da predestinato, da stimolare di nuovo nell’affascinante derby di secondo turno contro Mager. Il ligure scopre solo negli spogliatoi che gli è cambiato l’avversario (l’australiano Millman va k.o. per la schiena e lo sostituisce íl lucky loser Gojowczyk), ma con la consueta, solida partita ne viene a capo in quattro set

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Troppa ansia davanti ai giornalisti. La Osaka si ritira: “Ora mi fermo” (La Gazzetta dello Sport)

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Naomi Osaka, la numero due del mondo, si ritira dal Roland Garros, travolta dalle polemiche che l’hanno accompagnata dopo aver annunciato, alla vigilia del torneo, che non avrebbe partecipato ad alcuna conferenza stampa post match per non intaccare la propria salute mentale. Poiché gli incontri con la stampa sono obbligatori, la giapponese era stata subito sanzionata dall’Itf con 12.300 euro di multa e la minaccia di squalifica se avesse reiterato il rifiuto. Un passo clamoroso, dal quale l’immagine della campionessa di quattro Slam esce sicuramente sporcata ma che allo stesso tempo è destinata probabilmente a riscrivere le relazioni tra giocatori e giocatrici, organizzatori dei tornei e media. ll messaggio Queste le parole della Osaka postate sui social: «Non è questa la situazione che avevo immaginato o che intendevo creare quando ho scritto qualche giorno fa. Adesso credo che la cosa migliore per il torneo, per gli altri giocatori e per la mia salute sia che io mi ritiri dal torneo, così che tutti possano tornare a concentrarsi sul tennis. Non ho mai voluto essere una distrazione. Ammetto che il mio tempismo non è stato ideale e che il mio messaggio poteva essere più chiaro. Soprattutto, non avrei mai voluto banalizzare il tema della salute mentale o usare questa espressione alla leggera».

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«La verità è che ho sofferto di lunghi episodi depressivi dallo US Open 2018 e non è stato facile conviverci. Tutti quelli che mi conoscono sanno che sono introversa, e tutti quelli che mi hanno visto nei tornei si sono accorti che spesso indosso delle cuffie perché questo mi aiuta ad attenuare l’ansia sociale. La stampa tennistica è sempre stata gentile con me, ma non mi viene naturale parlare in pubblico e il fatto di dover parlare ai media internazionali mi procura molta ansia. Ho scritto in privato al torneo per scusarmi e per spiegare che sarei stata più che felice di parlare con loro dopo íl torneo».

[…]

Musetti: “Ho giocato davvero bene” (Corriere dello Sport)

La storia ha uno strano modo di ripetersi, con piccole variazioni. Un anno fa, al debutto al Roland Garros, Jannik Sinner iniziava il suo cammino battendo in tre set David Goffin. leri Lorenzo Musetti ha avviato il suo percorso nel suo primo Slam con un 6-0 7-5 7-6 sullo stesso avversario. Il belga è numero 13 del mondo, il carrarino però arrivava dai quarti a Cagliari e dalla semifinale a Lione. E ha imposto subito il suo tennis vario e spettacolare, che ha retto anche al ritorno della testa di serie numero 13, che nel 2016 raggiunse i quarti al Roland Garros. LORENZO IL MAGNIFICO. «Ho giocato davvero.bene – ha ammesso Musetti, ed è impossibile dargli torto -. Questo match è la prova che posso esprimermi a questo livello, anche se quando non sono concentrato il mio tennis è decisamente inferiore.

[…]

Nel secondo set, Goffin ha alzato il rendimento in risposta, tanto da procurarsi sei palle break l’ultima valeva anche la possibilità di chiudere il set. L’azzurro, uno dei quattro teenager in tabellone, ha difeso i suoi turni di battuta e piazzato il break decisivo per salire 6-5. Avanti di un break anche nel terzo, sul 5-4 Musetti ha servito per il match e i suoi 19 anni si sono visti perla prima volta. «Ero un po’ sotto pressione, David rispondeva sempre molto vicino alla riga e mi metteva in difficoltà» ha spiegato l’azzurro che ha perso il servizio ma non la testa. TENSIONE E EMOZIONE. Senza più pubblico, fatto intanto uscire a causa del coprifuoco, Lorenzo è tornato Magnifico nel tiebreak, che ha definito uno dei suoi migliori di sempre.

[…]

«Non era una partita che dovevo vincere, volevo soprattutto fare esperienza – ha commentato dopo il match -, sono ancora giovane e ho tante cose da imparare. Devo migliorare ogni giorno. Sono comunque molto fiero di come ho giocato».

[…]

Il bello della prima volta, Musetti illumina Parigi: “Valgo questo livello” (Stefano Semeraro, La Stampa)

È il bello della prima volta. Anzi, delle prime volte, ma niente luci rosse, anche se siamo a Parigi e sulla terra, l’incanto viene dalle tante qualità con cui gli italiani inaugurano storie diverse al Roland Garros. La più esaltante è la prima volta di Lorenzo Musetti, che al primo match nel tabellone principale di uno Slam rispedisce a casa il numero 13 del mondo, David Goffin, giocando con la spavalderia dei suoi 19 anni appena compiuti e la freddezza di un 40enne. «Ho dimostrato di valere questo livello». Tre set quasi perfetti, il primo addirittura un cappotto rifilato all’elfo belga.

[…]

La sua corda doppia è un tennis multitasking, la capacità di scegliere colpo all’ultimo, muovendo il polso come il perno della camera dei segreti. La prima volta più thrilling è quella di Sinner, che vince il suo primo match al quinto set in carriera, dopo averne lasciato uno ai crampi e a Khachanov l’anno scorso a New York e una a Shapovalov a gennaio in Australia. Vince facile il primo, Jannik, contro Pierre-Hugues Herbert, uno degli ultimi mohicani del serveevolley; poi va sotto nel secondo e nel terzo, con l’anima in riserva e il diritto che non parte. Nel quarto arriva ad un capello dalla disfatta, ma salva un matchpoint dando una spintarella alle eterne porte girevoli del gioco.

[…]

La prima volta più resiliente è quella di Gianluca Mager. Un minuto prima di scendere in campo pensava di dover affrontare John Millman, bloccato dal colpo della strega, così si ritrova davanti il tedesco Gojowczyk, ma fa lo stesso: lo batte in quattro set e a 26 anni,

[…]

si prende la prima vittoria in un major, e al prossimo turno troverà Sinner nel derby azzurro. Una seconda volta che sembra la prima è quella di Martina Trevisan, che batte la Van Uytvank e sogna di ripetere i quarti del 2020, peccato invece per Giannessi e Sonego

[…]


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