WTA Roma: Bronzetti dà tutto, ma è troppo leggera per Osorio

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WTA Roma: Bronzetti dà tutto, ma è troppo leggera per Osorio

Determinante ai fini dell’incontro il primo set decisosi al tie-brek, nel secondo Bronzetti ha pagato lo sforzo fisico. Rinascita per Osorio dopo i problemi d’inizio 2022

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Camila Osorio Serrano - Bogotà 2022 (foto @CamiOsorioTenis)
 

C. Osorio Serrano b. [WC] L. Bronzetti 7-6(4) 6-3

Termina immediatamente la corsa di Lucia Bronzetti nel suo primo main-draw degli Internazionali BNL d’Italia. Si arrende dopo una lotta sovraumana all’ex n. 1 juniores Camila Osorio Serrano. La colombiana al suo terzo tabellone principale in un WTA 1000, si è imposta dopo un’ora e 53 minuti di partita per 7-6(4) 6-3. Determinate per l’esito della sfida il primo set, conclusosi al tie-brek e decisosi per un’inezia; che tra l’altro conferma l’eccezionale tradizione dell’ex campionessa juniores dello Us Open 2019 nei deciding game a livello WTA (escluse le qualificazioni) del 2022 visto che con questo vinto il bilancio recita 7-1. La 23enne riminese si è dimostrata per tutto il primo parziale la giocatrice in campo più aggressiva e propositiva, prendendo sempre l’iniziativa e spingendo a più non posso per tessere le sue geometrie. La sudamericana invece, al contrario è stata più guardinga; ma ciò nonostante ha mostrato una strenua abilità difensiva. Inoltre ha variato maggiormente il gioco con un uso sistematico della smorzata. Successivamente l’azzurra nel secondo parziale ha perso progressivamente metri e ha iniziato anche ad accusare la fatica – si è toccata più volte il polpaccio sinistro, permettendo così ad Osorio d’incidere col suo letale sventaglio di dritto ed in generale con tutte le accelerazioni dal centro. Purtroppo la differenza di pesantezza di palla è stata determinante. Lucia, dal canto suo, ha lottato fino alla fine con il solito cuore da lottatrice. La n. 48 WTA accede al secondo turno ed è per lei un risultato che significa riscatto, dopo l’inizio di stagione complicato per via della positività al Covid e dell’infortunio agli addominali – che l’aveva fatta scendere in classifica dal suo best di n. 33 -. Adesso sulla terra si sta ritrovando compiutamente, dopo aver già raggiunto la terza finale in carriera a Monterrey e la semifinale, in casa a Bogotà.

IL MATCH – Il parziale inaugurale è contraddistinto da una sequela di palle break. Si parte con tre opportunità ciascuno nei primi due giochi della partita. Bronzetti è più coraggiosa e cinica, annulla le tre chance e riesce nell’intento di convertire la sua ultima possibilità. 2-0 per la romagnola. Ma le montagne russe sono solo ai primi giri e la stabilità, questa sfida non sa proprio dov’è di casa. Infatti dal terzo al sesto game si materializza un break point a gioco; con tre strappi complessivi. Lucia perde il servizio per due turni di fila (sul 2-0 e sul 2-2), poi però Osorio Serrano restituisce il favore e siamo di nuovo pari. A questo punto incredibilmente le battute, fino ad ora non pervenute, crescono di livello – verrebbe da dire finalmente – e ciò fa sì che non ci siano più palle break. Dunque l’inevitabile conclusione è il tie-break, dove la colombiana parte subito spedita con un dritto lungolinea vincente. Ma la n. 79 WTA reagisce prontamente con una straordinaria risposta di rovescio e si fa sentire con un urlo brutale, degno di quello divenuto cult da parte di Marco Tardelli a Spagna ’82, anche per cercare d’intimidire emotivamente la sua avversaria e per scaldare ancora di più il caloroso pubblico romano. A metà gioco decisivo, altro scambio di mini-break; con l’azzurra ancora una volta a rincorrere dopo un comodo smash scaraventato in rete. Ma la n. 3 d’Italia si rimette nuovamente in careggiata, comandando molto bene le operazioni da fondocampo e spingendo come una forsennata. Bronzetti costruisce il punto in maniera sempre egregia. Ecco che arriva al terzo scossone, che si rivela quello decisivo, sul 4-3 Camila esegue un magistrale dritto inside-out vincente. L’ultima emozione del set è l’ottavo punto. Scambio pazzesco, con la n. 58 del ranking che scatta per due volte in avanti e recupera benissimo due smorzate dell’avversaria. Ma la continua alternanza tra copertura verticale e orizzontale del campo sfianca la riminese ed è 5-3 Colombia. Osorio nel punto successivo chiude la frazione con un rovescio dal centro in contropiede. 7-6(4) dopo un’ora e tre minuti di partita durissima ed estenuante.

Nel primo set alla fine ha prevalso la strenua difesa della 20enne di Cucutà, la quale quando ha contro-attaccato lo ha fatto sempre con molta precisione ed efficacia. La nostra trottolina ha avuto un atteggiamento sicuramente più propositivo, comandando maggiormente e mettendo sul campo le sue geometrie. Lo spirito d’iniziativa però non ha pagato e l’ha costretta a perdere un primo parziale molto equilibrato. La sensazione è che la colombiana riesca ad incidere di più da fondo per una superiorità nella pesantezza di palla. Come era già accaduto ad inizio match, entrambe rischiano in apertura di secondo. Cala il livello d’intensità della sfida, purtroppo però Osorio rimonta dallo 0-30 e si salva. Mentre Lucia nonostante con la sua solita indole di lottatrice, che non ci sta mai ad arrendersi, recupera dallo 0-40 cancellando tre palle break consecutive, ai vantaggi ne arrivano altre due di chance e la quinta vale il 2-0 per la sudamericana dopo l’ennesima rincorsa verso la rete. Infatti la classe 2001 in questo frangente di gara aumenta considerevolmente il numero delle smorzate – che pure non erano state poche nel primo set – e la fatica inizia a farsi sentire. Il match è molto tosto dal punto di vista fisico e sta richiedendo un dispendio energetico non indifferente; l’azzurra comincia a toccarsi il polpaccio sinistro e non è un buon segnale. Bronzetti combatte come una leonessa e si guadagna una palla per il contro-break, ma anche questa opportunità sfuma.

Ora con alcuni problemi fisici, è difficile per l’italiana non subire il contraccolpo, inciampa in un doppio fallo e va sotto 15-40. In qualche modo si tira fuori da guai ed evita il 4-0 pesante, che avrebbe chiuso di fatto il match. Rimane viva, ma la 23enne romagnola inizia a perdere progressivamente metri e questo non è positivo. Perché per quanto abbia perso il primo assumendo una tattica offensiva, la differenza l’hanno fatta un paio di punti. Se invece dovesse lasciare più respiro a Camila, soprattutto al suo dritto a sventaglio, inevitabilmente le 21 posizioni che le dividono in classifica emergerebbero totalmente e ci sarebbe un divario a livello tecnico e conseguentemente nel punteggio che finora è stato contenuto. Per fortuna però l’ex n. 1 juniores ha un momento di black-out e nel settimo game con due errori dal lato sinistro (il primo in back, il secondo con il bimane coperto) rimette in carreggiata l’italiana, brava a rimanere attaccata. La campionessa dello Us Open junior si riprende però immediatamente il vantaggio, sigillandolo con un bimane inside-out sulla riga. Peccato per i tre errori gratuiti della nostra rappresentante, che hanno complicato irrimediabilmente il game. Ma ormai Lucia non ne aveva più. Osorio stavolta non si distrae e pone fine alla sfida per 6-3 dopo quasi due ore complessive di gioco.

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