Next Gen ATP Finals: Draper vince e tiene vive le speranze di semifinale

ATP

Next Gen ATP Finals: Draper vince e tiene vive le speranze di semifinale

L’inglese batte Tseng in un’ora e trenta minuti di gioco, dimostrando di essere un giocatore pericoloso soprattutto con l’accoppiata servizio+dritto. Buona la prestazione del ragazzo di Taipei che è mancato nei momenti clou

Pubblicato

il

 

[3] Jack Draper b. [6] Chun-Hsin Tseng 1-4, 4-2, 4-3 (2), 4-2

Era una sorta di spareggio tra i due giocatori che avevano perso nella prima giornata del torneo e si giocavano le residue chance di poter conquistare il pass per le semifinali. Ad aggiudicarselo è Jack Draper, bravo sia a sfruttare al meglio le sue armi migliori, servizio e dritto, sia riuscendo a vincere la resistenza di Chun-Hsin Tseng, giocatore battagliero e in possesso di un ventaglio di soluzioni molto ampio. E’ infatti suo il primo set dell’incontro vinto con merito, nei confronti di un Draper lento ad entrare in partita, una partita sostanzialmente equilibrata, forse anche di più di quello che recita il punteggio finale. Tseng ha avuto infatti per larghi tratti il pallino del gioco in mano, sfruttando una maggiore varietà di colpi rispetto al suo avversario ed una maggiore mobilità. Il tennista di Taipei è però mancato nei momenti decisivi: doppio fallo nel secondo set che permette a Draper di aggiudicarsi il parziale e due palle del possibile controbreak nel quinto e decisivo set non sfruttate. È stato, tutto sommato, un match piacevole in cui è però mancata quella ciliegina finale, quel quid in più che non annovererà questa partita tra le più emozionanti del torneo.

Il match: Il primo set è uno spartito ad una tonalità in cui ad esaltarsi è Tseng che si aggiudica il break decisivo del quarto game, riuscendo a dare subito la propria impronta all’incontro. Sfavorito sulla carta si erge invece, in questa prima frazione di gioco, a protagonista. Come? Sfruttando al meglio la maggiore mobilità in campo rispetto al suo avversario e applicando un gioco concreto che tende poco all’errore figlio del rischio, molto al concreto. Il 4-1 finale rispecchia i valori in campo visto anche la poca concretezza dei due colpi del britannico, che ieri hanno violentemente stupito nel match con Stricker: il servizio e il dritto.

Nel secondo set è Draper ad aggiudicarsi la contesa con il punteggio di 4-2. Il tennista inglese entra in partita con quei colpi che ne fanno la fortuna: il dritto e soprattutto il servizio, portano al britannico punti su punti; soprattutto con il servizio con cui ottiene l’89% dei propri punti. A dargli una mano anche il ragazzo di Taipei che, nel sesto e decisivo game, si trova ad affrontare oltre all’avversario sul campo anche quello più subdolo, quello mentale. È infatti un doppio fallo commesso sul 40-40 da Tseng a consentire a Draper di ottenere l’unico break del set e quindi il punto fondamentale per il set, che si chiude sul 4-2.

A questo punto dell’incontro è Draper a riacquistare i galloni del favorito, anche se Tseng ha tutta l’intenzione di non mollare un centimetro, continuando a sfruttare la sua maggiore mobilità in campo, che mette in difficoltà il suo avversario, le cui percentuali di punti con la prima di servizio sono crollate al 56%, emblematico del momento. La partita non è sicuramente emozionante, attraversa una fase in cui gli errori si susseguono da una parte all’altra e non ci sono palle break per tutto il set. Questo ha come logico sillogismo il tie break finale che, se nell’idea dei padri fondatori del tennis, serve a disallineare l’equilibrio di una partita, l’obiettivo è sicuramente raggiunto nel caso specifico. Draper gioca infatti un tie break perfetto, che si aggiudica per 7-2, chiudendo la contesa, neanche a dirlo, con un ace al centro.

Sul 2-1 in favore di Draper, si apre il quarto set, con entrambi i giocatori consci dell’importanza della posta in palio e del conseguente aumento del peso specifico dei punti, sicuramente maggiore per il tennista di Taipei, consapevole del fatto di non poter più sbagliare nulla. Sensazione che si avverte nel primo e nel secondo game al servizio, vinto a 30 il primo, ai vantaggi il secondo. Non diversa la situazione in campo per Draper che si aggiudica anche lui i primi due turni di servizio, non senza patemi d’animo, ma salvandosi sempre con la solita combinazione servizio+dritto. Ma la palla break è nell’aria: si materializza nel quinto game quando è il londinese ad approfittare di un paio di passaggi a vuoto del suo avversario che negli ultimi due punti sbaglia prima con il rovescio e poi con il dritto. Potrebbe sembrare la svolta decisiva del match con Draper al servizio per chiuderla ma, se c’è una cosa che queste prime due giornate di torneo ci hanno insegnato, è che non bisogna mai dare per finito un match fino a quando non è finito veramente: Tseng infatti conquista ben due palle break che potrebbero rimetterlo in partita. Potrebbero. Anche in questa situazione, infatti, quando sembra che tutto possa aver preso una direzione, ecco che la stessa cambia. Il recupero di Draper è micidiale, grazie a tre vincenti consecutivi che mettono all’angolo Tseng riesce a rimontare e ad aggiudicarsi il game, il set e il match. Un match che si chiude in 1h e 31 minuti di gioco con il punteggio finale di 1-4, 4-2, 4-3 (2), 4-2 e una vittoria meritata da parte di Draper che tiene così vive le speranze di semifinale.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement