II sogno di Musetti in “semi” con Carlos (Roberto Bertellino, Tuttosport)
E’ scattato il Mutua Madrid Open, quarto Masters 1000 stagionale e secondo su terra rossa dopo Montecarlo. Il tabellone principale è guidato dal fresco vincitore del 500 ATP di Barcellona, Carlos Alcaraz, che ha un bye ci primo turno e attende il vincente di Ruusuvuari-Humbert. La parte bassa è presidiata da Daniil Medvedev che potrebbe trovare al 2′ turno lo scozzese Andy Murray impegnato nel primo contro un qualificato. Sono tre gli italiani in tabellone (e tutti dalla parte di Alcaraz, Rublev; Rune e Ruud), incassate le defezioni di Sinner e Berrettini, il primo impegnato a ricaricare le batterie e curare l’influenza in vista di Roma e Parigi e il secondo in recupero dall’ennesimo infortunio agli addominali obliqui.
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Oggi sarà derby Cecchinato-Zeppieri, Vavassori troverà il brasiliano Felipe Meligeti Alves. Eliminati Nardi, Brancaccio e Passani. ll movimento maschile azzurro continua a crescere e la conferma è arrivata dall’ultima classifica ATP che vede 20 italiani tra i top 200, come Stati Uniti e Francia. Un record reso possibile dal ritorno nella speciale graduatoria di Flavio Cobolli, grazie ai quarti di finale raggiunti a Monaco di Baviera. 11 miglior azzurro è sempre Jannik Sinner stabile al posto numero 8. In salita di due posizioni Lorenzo Musetti (18), di una Matteo Berrettini (21). Nei migliori 100 troviamo ancora Lorenzo Sonego (47 e in discesa di due post), e Matto Cecchinato, stabile al numero 85. Vavassori ha il best ranking in singolare (164) e in doppio (47). Nel WTA 1000 di Madrid, il torneo è combined, ci sono 5 azzurre, Martina Trevisan, Camila Giorgi, Elisabetta Cociaretto, Jasmine Paolini e Lucia Bronzetti. Trevisan n.1 italiana troverà una qualificata; Bronzetti l’ucraina Tsurenko; Paolini una qualificata; Giorgi l’egiziana Sherif; Cocciaretto la ceca Strycova.
La classifica Atp si tinge sempre più d’azzurro (Francesca Schito, Il Tempo)
C’è stato un tempo in cui le ragazze azzurre facevano sognare. II Roland Garros vinto da Francesca Schiavone, lo Us Open conteso in finale e vinto da Flavia Pennetta contro Roberta Vinci e i trionfi in Coppa Davis. Per anni ci si è chiesto se sarebbe arrivato anche il momento degli uomini. Adesso quel miraggio si è trasformato in una certezza, grazie a un lavoro solido fatto alle basi dalla Federazione e a dei ragazzi che hanno innaffiato il loro talento con lavoro, dedizione e sacrificio.
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Ma se per il ligure è stata una medaglia da mettere al petto dopo una vita sui campi, questi ragazzi stanno seminando e prima o poi arriverà il tempo di raccogliere. Un tempo che sembra ormai maturo: Berrettini era arrivato all’ultimo atto di Madrid (oltre a giocarsi una finale a Wimbledon persa contro Djokovic), Sinner l’ha fatto due volte a Miami, non manca molto per fare quel salto che li proietterebbe nella storia. Il più “anziano” è proprio il romano, gli altri hanno poco più di vent’ anni e alle spalle hanno tanti ragazzi pronti a seguire le loro orme. Ieri al Mutua Madrid Open hanno passato il primo turno Zeppieri.
