Dai tornei del Grande Slam e Masters 1000 al primo turno di un Challenger senza passare per gli ATP 500 (e nemmeno per i 250). Capita a Andy Murray e Gael Monfils, estratti l’uno contro l’altro all’esordio dell‘Open Aix Provence Crédit Agricole, uno dei due Challenger 175 in programma questa settimana insieme al Sardegna Open. Una categoria di eventi creata per essere collocata nella seconda settimana dei Masters 1000 “allungati” e perciò priva delle limitazioni riguardo ai classificati tra l’11° e il 50° posto che caratterizzano il circuito “di mezzo”, ma sempre di un tour minore si tratta.

Certo, Andy e Gael sono lontani dal loro prime, ma fa comunque impressione vederli non solo in un torneo di questa categoria, bensì addirittura opposti al primo turno a causa della classifica del francese, estratto come semplice “truppa” e finito contro il quinto del seeding. Tanto più se andiamo a esaminare le loro sei sfide precedenti: si sono tutte disputate a livello Masters 1000 o Slam. Nel 2006, quando erano ancora teenager, al primo turno di Amburgo e del Roland Garros (Gael n. 28, Andy n. 45), nel 2008 ai quarti di Madrid; due anni dopo ottavi a Toronto e quarti a Bercy, l’ultima ai quarti del Roland Garros nel 2014.

Non si sono mai affrontati da top 10 – risultato raggiunto da Lamonf per la prima volta solo nel 2016 – e il loro duello più nobile in termini di ranking è stato quello sull’indoor parigino nelle vesti tutt’altro che anonime di n. 4 e n. 14, vinto dal tennista di casa.

Murray, in vantaggio 4-2 (l’altro confronto perso è stato il primo Slam), occupa ora il 52° posto in classifica e, dopo un brillante avvio di stagione, arriverà all’appuntamento con quattro sconfitte consecutive sulle spalle, l’ultima inflittagli da Andrea Vavassori alla Caja Magica, con lo scozzese comprensibilmente poco contento per i brutti errori nei momenti importanti. Dal canto suo, da quasi un anno e mezzo tormentato dai guai fisici, Monfils è sceso al n. 322 e quest’anno ha perso quattro dei suoi cinque match giocati, tornando alla vittoria solo a fine aprile al primo turno di Ostrava contro il connazionale Furness (che tra l’altro si è ritirato nel secondo set per un infortunio alla gamba sinistra – come a dire che la “nuvoletta” della… sfortuna c’era presente anche stavolta, ma la pioggia si è abbattuta sull’altra metà campo).

Per i due che non incrociano le racchette da nove anni e mai lo hanno fatto fuori dagli eventi principali del Tour, sarà dunque il settimo duello. Settimo da professionisti perché Gael, classe 1986, e Murray, di un anno più giovane, si sono incontrati più volte fin da quando erano under 12, la prima a Rouen nel 1998. secondo quanto riportato dal Daily Express. Qualunque sarà l’esito di questo nuovo capitolo, per l’ATP, il bilancio degli head-to-head rimarrà 4-2, perché contano solo quelli dei tabelloni principali del Tour.

Ma, quello che forse più conta, è che in Provenza il pubblico potrà godersi da vicino la sfida tra Andy Murray e Gael Monfils gratis, come del resto è a ingresso libero l’intero torneo. E noi che avevamo controllato la connessione quando, cliccando su tickets info sul sito dell’ATP, ci appriva “uhm… non riusciamo a trovare questo sito”.

Diversa la situazione a Cagliari, dove si paga e pure due volte al giorno, dal momento che ci saranno due sessioni – diurna e serale – dal martedì al sabato. Si va dai 17 euro del ground di lunedì ai 62 per ogni sessione delle semifinali, fino ai 72 euro per la finale di domenica. Quella sì, in sessione unica.