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Per la seconda sera di fila il Centrale si infiamma per le stelle italiane. Dopo la vittoria di Fognini ai danni di Murray, stasera è toccato al giovane Arnaldi l’arduo compito di affrontare il veterano Schwartzman. L’italiano è arrivato in fiducia dopo il gran torneo disputato a Madrid, in cui ha estromesso giocatori del calibro di Fils, Paire, ma soprattutto Ruud. Il “Peque”, invece, che è arrivato a Roma con 5 vittorie e 14 sconfitte in stagione, non si può dire stia vivendo il suo miglior momento di forma in carriera, tanto che è sprofondato alla posizione numero 91 della classifica ATP. Questo però non toglie meriti al 22enne sanremese, che per la maggior parte del match è riuscito a costruirsi il punto col servizio, per poi mettere pressione all’avversario con il dritto e conquistarsi parecchi punti. Ricordiamo anche che l’argentino nel 2020 in quel campo ha battuto un certo Rafael Nadal, e poi si è spinto sino alla finale, quindi come primo scontro diretto tra i due, Matteo può ritenersi più che soddisfatto. Al prossimo turno Arnaldi affronterà Lorenzo Musetti; si prospetta dunque una partita dalle mille emozioni e che farà scaldare i cuori dei tifosi italiani.
[WC] M. Arnaldi b. D. Schwartzman 6-1 4-6 6-3
Primo set: Arnaldi parte forte e Schwartzman non regge il ritmo
La partita inizia subito a favore del giocatore italiano: in poco tempo si porta sul 3-0, lasciando appena 4 punti all’avversario. Nel quarto gioco l’argentino conquista il suo primo (e unico) game del set; ma il classe 2001 continua per la sua strada, e con una percentuale di punti vinti con la prima e con la seconda oltre il 70%, 2 palle break su 2 sfruttate, vincenti e discese a rete, riesce a conquistare il primo parziale per 6-1, in soli 30 minuti di gioco.
Secondo set: grande equilibrio, ma l’argentino non si lascia scappare l’occasione
Nel secondo parziale il servizio la fa da padrone. Nonostante l’italiano metta a segno 3 ace e aumenti la percentuale di prime palle in campo rispetto al primo set, Schwartzman riesce a mettere parecchio in difficoltà il sanremese con il servizio, aumentando considerevolmente la percentuale di prime e di punti vinti con questo colpo. Arnaldi mette a segno 5 vincenti in più dell’avversario, ma questi non sono abbastanza per fermare la voglia di portare la partita al terzo da parte del “Peque”. Infatti, dopo uno scambio estenuante, l’argentino sfrutta la sua quarta palla break del set e rimette i giochi in parità.
Terzo set: Arnaldi mette da subito la testa avanti e vince di cuore
Arnaldi rimane concentrato e fa subito il break in apertura di set. Con il servizio e il dritto si porta i successivi 2 turni di battuta in bacheca, e nel quinto gioco non sfrutta una palla break per portarsi 4-1. I successivi 3 turni di servizio vengono rispettati con freddezza e lucidità dai due giocatori, ma nel 5-3 arriva il colpo di grazia. In un game durato 11 minuti, in cui a suon di dritti e smorzate l’italiano non lascia andare l’avversario al cambio di campo, dopo tre match point annullati da Schwartzman, l’italiano riesce a concludere la partita (durata 2 ore e 27 minuti)e a godersi il meritato applauso dei tifosi di casa.
Sconfitta di misura ma con grande orgoglio per Stefano Napolitano, già bravissimo a passare le qualificazioni, che cede solamente al tie-break decisivo contro lo slovacco Alex Molcan, quasi 500 posti avanti a lui in classifica mondiale. 6-4 3-6 7-6(1) il punteggio finale. Al secondo turno trova Andrey Rublev.
Andrea Binotto
