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Reading: Musetti, quarti di lusso Ora l’esame con Rune Sinner-Sonego, che derby (Crivelli). Emma alla scoperta di Wimbledon (Bertellino). C’è Berrettini da salvare dal buio del suo tennis tutto lacrime e business (Lombardo). Fognini salta il secondo test per l’Inter Rischia 2 anni (M.Bon)
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Rassegna stampa

Musetti, quarti di lusso Ora l’esame con Rune Sinner-Sonego, che derby (Crivelli). Emma alla scoperta di Wimbledon (Bertellino). C’è Berrettini da salvare dal buio del suo tennis tutto lacrime e business (Lombardo). Fognini salta il secondo test per l’Inter Rischia 2 anni (M.Bon)

La rassegna stampa di giovedì 22 giugno 2023

Last updated: 22/06/2023 10:02
By Matteo Beltrami Published 22/06/2023
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10 Min Read

Musetti, quarti di lusso Ora l’esame con Rune Sinner-Sonego, che derby (La Gazzetta dello Sport, Riccardo Crivelli)

Fino a dieci giorni fa, Lorenzo Musetti non aveva ancora vinto una partita sull’erba. E adesso si ritrova ai quarti del Queen’s (2.195.175 €), il più tradizionale e il più prestigioso dei tornei di preparazione a Wimbledon. Nella storia, a indicare il rapporto piuttosto complicato con i prati del circolo di West Kensington, è appena il quinto italiano a raggiungere il traguardo dei migliori otto e i quattro prima di lui non si sono fermati ai quarti: Tieleman finalista nel 1998, Sanguinetti e Pozzi semifinalisti nel 2000, Berrettini vincitore nel 2021 e 2022. La partita contro il coetaneo Shelton, la grande speranza americana, poteva rivelarsi complicata, perché il figlio d’arte ha due colpi devastanti di inizio gioco, sa frequentare la rete e va all’attacco su ogni punto, ma Lollo lo ha disinnescato nel primo set con la battuta e la risposta, prima di soffrirne il rientro nel secondo quando il mancino di Atlanta se possibile è diventato ancor più aggressivo.

[…]

Sono consapevole di essere migliorato ma so che c’è ancora molta strada da fare. Ma mi piace giocare e guardare il tennis sull’erba». Ci sarà un italiano nei quarti anche a Halle (2.195.175 €), visto che oggi a mezzogiorno (diretta Supertennis) Sinner e Sonego si sfidano in un derby intrigante che aveva avuto il primo episodio ai quarti di Montpellier a febbraio (vinse Jannick). Fabio e Martina Intanto sembra sgonfiarsi il caso dei due controlli antidoping saltati da Fognini a causa della trasferta a Istanbul per seguire la finale di Champions dell’Inter. Il vincitore di Montecarlo 2019 ha spiegato di aver ricevuto un solo richiamo il 9 maggio, quando non comunicò in tempo alla Wada il cambio di indirizzo tra Arma di Taggia e Roma, dove avrebbe giocato gli Internazionali. Buone notizie dagli Stati Uniti: con un tweet Martina Navratilova ha comunicato di essere guarita dal cancro al seno e alla gola per cui era in cura da novembre. la vittoria più bella.

Emma alla scoperta di Wimbledon (Tuttosport, Roberto Bertellino)

Emma Ottavia Ghiraniato è l’immagine perfetta della tennista moderna e cittadina del mondo. È nata in America, a Iowa City, dove i genitori Paolo e Cecilia, dai quali ha ereditato la passione per il tennis, scrostati docenti universitari. Ha il doppio passaporto e l’atmosfera che respira in casa è caratterizzata da un mix di culture con radici negli States e a Torino: Ho vissuto e sono cresciuta in Italia ma tra le mura domestiche parliamo inglese. Mi sento italiana ma non nego le influenze Usa in tutto ciò che faccio e facciamo». Ancora più legato al mondo Usa è il fratello Leone, nato invece in Italia: «Abbiamo una casa a Chicago e ogni anno trascorriamo almeno due settimane la».

[…]

Importanti esperienze fatte negli ultimi mesi, come quella nelle qualificazioni degli Intemazianali BNL d’Italia e al Roland Garros Junior: a Roma, sul Pietrangeli – ricorda – ero un po’ tesa all’inizio della sfida contro Melania Delai. Rimi sono sciolta e nel secondo set ho avuto anche la palla del 4-4. Se l’avessi realizzata chissà, lei si stava innervosendo. A Parigi non ho giocato benissimo ma ho respirato un’atmosfera diversa rispetto a quella dei tornei tradizionali, pur importanti, anche se non eravamo nell’impianto del Roland Garras. Motivo in più per tornarci ancora più preparata». Alle porte c’è Wimbledon juniores, in qualificazione e sull’erba: «Non conosco la superfide e anche per questo andremo qualche giorno prima per fare un torneo di avvicinamento al grande appuntamento e iniziare allenamenti specifici». Emma si definisce “attaccante da fondo”. Predilige comandare lo scambio. Per questo si forma presso la Scuola Ace Minis Center fondata da Fabio Ponzano, diretta da Roberto Ceniamo e Germano Volturo . Il lavoro è capillare per migliorare sotto ogni punto di vista. Nove sessioni di allenamento alla settimana, ognuna di 4 ore con 2 di tennis e2 di atletica». Ama leggere romanzi e punta in alto, le prossime stagioni diranno quanto

C’è Berrettini da salvare dal buio del suo tennis tutto lacrime e business (Il Giornale,  Marco Lombardo)

Ci voleva pure Nicola Pietrangeli a dare una bella botta di ottimismo a Matteo Berrettini: «È bello, ricco e famoso, guadagna un sacco di soldi, sta dilapidando tutto e non si rende conto della fortuna che ha. A me sinceramente non fa pena. Solo lui sa quando potrà tornare a giocare. Spero che la voce che circola, ovvero che stia pensando di smettere, non sia vera: sarebbe un dramma per lui e per il tennis italiano». No, non è vera, però… Diciamo la verità: la storia dell’unico italiano ad arrivare fino a una finale di uno Slam, Wimbledon 2021, sta deviando dal lieto fine che tutti gli avevano pronosticato. E lo sta facendo con dolore, tra ritiri (nei tornei) e lacrime che sono un pugno nello stomaco per tutti, visto chi è Matteo e cosa rappresenta per il tennis italiano. E allora la domanda si fa sempre più pressante: quando lo rivedremo? (in forma, s’intende). Tornando al vecchio Nick, qualche appunto – con infinito rispetto – glielo possiamo fare

[…]

. Lui, chiamato il Martello, ha un fisico che non regge più la sua forza, è come Sansone coi capelli corti. Salta il resto della stagione sul rosso, poi si ripresenta appunto sull’erba tedesca, che è anche – particolare non di secondo piano – la casa del suo sponsor principale. Così la stesa al primo turno presa dall’amico Sonego alimenta i dubbi (davvero era necessario forzare, business a parte?), e soprattutto moltiplica le lacrime mentre esce dal campo. Fa impressione, lui «ricco, bello e famoso» che piange come un ragazzino sconfitto al torneo del circolo. Cercasi soluzione definitiva, dunque. Ognuno ha la sua, ovviamente: un tennista oggi ha un mondo che gira attorno, tra coach, manager, famiglia, medico, preparatore, mental coach. Trovare la quadra, soprattutto quando c’è da perdere punti in classifica e denaro, non è facile. Vederlo ora a Wimbledon sarebbe un miracolo, e una follia, e forse alla fine dovrebbe pensarci proprio solo Matteo: se davvero da quel malanno si guarisce ripartendo da zero prima che diventi cronico, allora stia fermo qualche mese e si ripresenti a gennaio. Ricco, bello, famoso, ma soprattutto sano: a 27 anni, se lo può permettere. P.S. No, non abbiamo parlato di Melissa Satta. Cari tifosi, rassegnatevi: lei non c’entra.

Fognini salta il secondo test per l’Inter Rischia 2 anni (Corriere della Sera)

Cartellino giallo, anzi arancione. Fabio Fognini è riuscito nell’impresa non esattamente tennistica di totalizzare il secondo mancato controllo antidoping nell’arco di poco più un mese: una terza violazione della reperibilità nei prossimi n mesi costerebbe al campione azzurro una squalifica di due anni, equivalente alla positività a un controllo antidoping. Come atleta di livello internazionale iscritto nei registri Rtp della federazione, Fognini è tenuto ad aggiornare costantemente reperibilità e domicilio nel sistema Adams dell’Agenzia Mondiale Antidoping, comunicando eventuali variazioni di programma dell’ultimo minuto.

[…]

. La normativa Wada prevede però che in caso di malfunzionamento del sistema o mancata disponibilità di accesso alla rete web l’atleta possa comunicare le variazioni di domicilio via mail o sms, cosa che Fognini non sembrerebbe aver fatto. Rari nel tennis, i tre mancati controlli sono invece più comuni in sport come l’atletica leggera con casi celebri come quelli dello sprinter americano Christian Coleman, squalificato per due anni (poi ridotti a i8 mesi) per non essersi colpevolmente fatto trovare a casa per tre volte. Da qui al 9 maggio 2024, Fabio Fognini dovrà fare estrema attenzione a segnalare i suoi spostamenti


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