E’ duro Nicola Pietrangeli in merito alla vicenda legata a Jannik Sinner che ha rifiutato la convocazione con la Nazionale Italiana per le sfide di Bologna contro dal 13 al 17 settembre.
L’ex tennista azzurro a una riflessione in generale sul legame tra nazionali e giocatori: “Non voglio entrare – afferma Pietrangeli – nel merito della vicenda Sinner, parlo in generale; e dico che rappresentare il proprio Paese è il massimo dell’aspirazione di uno sportivo, è un onore comunque, a prescindere dal risultato. Chi rifiuta per poi andare a giocare un torneo altrove, andrebbe squalificato“.
Nicola Pietrangeli è ormai vicino ai 90 anni che saranno festeggiati in pompa magna il prossimo 11 settembre dopo una lunga serie di omaggi cominciati da settimane. Il capitano non giocatore della Nazionale che vinse la Davis nel ’76 si toglie l’ennesimo sassolino dalla scarpa criticando di fatto i no alla maglia della nazionale: “Se uno rifiuta perchĂ© sta male per caritĂ , ma chi rifiuta per poi andare a giocare un torneo altrove, allora la federazione dovrebbe squalificarlo per un anno almeno“. Pietrangeli vanta il record azzurro di presenze da giocatore con 120 vittorie tra singolare e doppio, in totale ben 164 presenze in Davis: “Se non sei fiero di giocare per il tuo paese fatti fare un certificato medico fasullo, è una questione di coscienza – conclude l’ex campione -. Oppure, non ti va perchĂ© hai paura di perdere o per le responsabilitĂ ? Non è detto che devi per forza vincere, ma ci devi provare. E non vanno trovate scuse o alibi, ma non sto facendo un nome in particolare in questo caso, parlo in generale, sia ben chiaro“.
Impossibilitato a rispondere alla convocazione azzurra anche Matteo Berrettini costretto al forfait per infortunio: al loro posto Lorenzo Sonego e il debuttante Matteo Arnaldi che si è fermato agli ottavi di finale dell’Us Open contro Carlos Alcaraz.