Idi di marzo del 2022. Iga Swiatek sale per la prima volta in carriera sul podio del ranking WTA. Non vi scenderà per oltre tre anni. Ma da lunedì, quando si aggiorneranno ufficialmente le classifiche, la polacca non sarà più in top 3, conseguenza diretta della sconfitta patita contro Danielle Collins al terzo turno degli Internazionali d’Italia, torneo in cui era chiamata a difendere il titolo e in cui aveva trionfato tre volte. Una novità per il pubblico, che aveva ormai socializzato con la presenza di Swiatek ai vertici assoluti del tennis. Il live ranking segna Iga come numero 4, scavalcata dalle statunitensi Coco Gauff, in ripresa in questa stagione su terra dopo un inizio d’annata non proprio esaltante, e Jessica Pegula, nonostante l’eliminazione contro Elise Mertens.
Calcolatrice alla mano, se Jasmine Paolini dovesse trionfare al Foro Italico, potrebbe scalzare la polacca (per una manciata di punti) anche dal gradino numero 4. Tuttavia, questi sono ragionamenti precoci. Ciò che, però, sembra suggerire la classifica è che la crisi di Swiatek si rivela più profonda di un semplice risultato inatteso o di un’uscita anzitempo da un qualsivoglia torneo – anche se stranisce e non poco che neppure la terra battuta abbia portato nel tennis di Iga certezze e tranquillità – e pare andare ben al di là di mere logiche tennistiche.
A poche settimane dal Roland Garros, la ex numero 1 al mondo non è che l’ombra di se stessa, di quella giocatrice imbattibile sul mattone tritato e assai competitiva sulle superfici veloci. Questo 2025 non le ha ancora portato in dote nessun titolo. E, soprattutto, non è mai riuscita ad andare oltre le semifinali delle competizioni disputate. Vedremo se l’aria francese potrà far bene alla mente di Iga, che ancor prima del suo gioco, sembra averla tradita. È proprio dalla finale dell’Open di Francia che la polacca non raggiunge l’atto finale di un torneo, quando ha avuto la meglio proprio su Jasmine Paolini con un netto 6-1 6-2. Poi un momento di appannamento che sembrava transitorio, ma che ha preso le forme di una costante. Nel mezzo anche una sospensione per assunzione involontaria di una sostanza dopante, che aveva contaminato fortuitamente la melatonina che regolarmente prende.
La prima parte di 2024 era stata straordinaria per Swiatek. Quattro titoli WTA 1000, due su cemento (Doha e Indian Wells) e due su terra (Madrid e Roma), e, come si diceva, il terzo Roland Garros di fila. Tutti risultati non confermati e, in alcuni casi, neppure avvicinati che le sono costati la discesa nel ranking. La seconda metà della scorsa stagione non è stata altrettanto entusiasmante e, quindi, nei mesi a venire, potrà sfruttare a suo favore questo dato per risalire la china. Ma i punti da difendere prossimamente sono ancora tantissimi e un ulteriore arretramento in classifica è dietro l’angolo, se nello slam parigino dovesse incappare in una nuova prematura battuta d’arresto. Ma Parigi è sempre una buona idea. E mai come quest’anno se lo augura anche Iga Swiatek.
(di Beatrice Becattini)