Jannik Sinner è rientrato nel Tour e Carlos Alcaraz ha trionfato nel Masters 1000 su terra che ancora gli mancava, dopo i due trofei di Madrid e quello di quest’anno a Monte Carlo. Nel Principato, aveva vinto la finale lo stesso giorno in cui Jannik era potuto tornare ad allenarsi “ufficialmente”. Forse coincidenze, anche se lo stesso Carlos aveva avuto modo di dire che “la pressione dei mesi senza Sinner mi ha ucciso”.
Lo spagnolo classe 2003, che lunedì scalzerà Zverev dalla seconda posizione del ranking, ha conquistato a Roma il suo settimo titolo Masters 1000, raggiungendo proprio Sascha (e Michael Chang) all’ottavo posto nella classifica di chi più ne ha vinti. Lo ha fatto perdendo solo una delle otto finali giocate, da Djokovic a Cincinnati 2023. Complessivamente, per lui 19 titoli su 25 volte all’atto decisivo, lo stesso bilancio di Sinner.
Il trofeo rosso e pesante finora assente nella sua bacheca, dicevamo. Alcaraz diventa così il quinto tennista da quando è stata introdotta la categoria ora chiamata Masters 1000 a vincere tutti e tre gli eventi sul rosso. Comanda la speciale classifica con il prevedibile distacco Rafa Nadal.
- Rafael Nadal 26
- Novak Djokovic 11
- Gustavo Kuerten 4
- Carlos Alcaraz 4
- Marcelo Rios 3
Durante la premiazione, Sinner ha detto a Carlos, “sei il giocatore più forte su terra battuta in questo momento”. Qualcosa di più di un momento, considerando che, nelle ultime 52 settimane, sul rosso Alcaraz ha vinto 27 match su 29, sconfitto solo da Djokovic alle Olimpiadi e da Rune a Barcellona. Inoltre, dal 1973, con un bilancio di 8-2 si unisce ai soli Roger Federer (10-0) e Lleyton Hewitt (8-2) come vincitore di almeno otto delle sue prime dieci finali contro avversari in top 5.
M.S.