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Rassegna stampa

Rassegna stampa – Amburgo è azzurra e Djokovic fa 100

La rassegna stampa di domenica 25 maggio 2025. Cobolli trionfa ad Amburgo (Innocenti, Strocchi, Martucci). Djokovic fa 100 (Cocchi, Semeraro). Via con Musetti e piani con Sinner (Azzolini). Vai Jasmine, sorridi ancora! (Bertellino)

Last updated: 25/05/2025 8:42
By Alessia Gentile Published 25/05/2025
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24 Min Read


📣 Guarda il torneo ATP di Shanghai in streaming su NOW! 

Cobolli: la mia partita più bella (Edoardo Innocenti, Corriere dello Sport)

«Davvero? No dai». Flavio Cobolli firma così la telecamera dopo il trionfo nell`ATP 500 di Amburgo con un sontuoso 6-2 6-4 ad Andrey Rublev. Il romano alza al cielo, dopo Bucarest, il secondo titolo della carriera facendo irruzione in un albo d`oro che vede presenti i nomi di Federer e Nadal. «Ho giocato il match più bello della mia vita – ha raccontato – è stata una prestazione incredibile e ne sono orgoglioso. Quest`anno ho vissuto alcuni momenti brutti, ora sono così felice che non riesco a descriverlo. Voglio ringraziare il team, la famiglia, la mia fidanzata e chi è
venuto qui a sostenermi
(come Edoardo. Bove, suo grande amico; ndr)». Cobolli, che da domani sarà n. 26 al mondo (best ranking), avrà poco tempo per festeggiare: si va subito al Roland Garros per sfidare Marin Cilic. Oltre a un tennis spaziale, Cobolli ha messo in mostra resistenza fisica e brillantezza invidiabili. «Flavio ha un`innata capacità di entrare in forma a torneo in corso – ha spiegato il preparatore Giulio Rubini -. Acquisisce energia e fiducia match dopo match. Amburgo deve essere un punto di partenza, un primo tassello per andare oltre. Il mio obiettivo è insegnargli quanto siano importanti determinati aspetti legati al lavoro in campo e ancor più fuori dal campo». E dello stesso avviso Alberto Cammarata, coach che fa parte del team guidato da papà Stefano Cobolli. «Flavio è tra i giocatori di tennis più vincenti che abbia mai conosciuto – ha dichiarato –: quando ha un`opportunità la sfrutta, si merita questa settimana stratosferica». […] Le gioie tricolori in Germania non finiscono qui. Andrea Vavassori e Simone Bolelli, dopo un periodo complicato, hanno ritrovato il loro miglior tennis sollevando il trofeo ad Amburgo. Seguiti per l`occasione dall`ex Top 10 Joachim Johansson, i due azzurri hanno sconfitto in finale Romboli e Molteni 6-4 6-0. […]

Cobolli e doppio, Amburgo azzurra (Gianluca Strocchi, Tuttosport)

E’ di un azzurro davvero fulgido il cielo sopra Amburgo. Sono infatti tutte italiane le firme nell`albo d`oro dell`edizione 2025 dell`Atp 500 nella città tedesca grazie ai trionfi di Flavio Cobolli e della coppia formata da Simone Bolelli e Andrea Vavassori, così da regalare un`altra settimana di gloria all`Italtennis, arrivato già a quota 10 titoli nei circuiti maggiori maschile e femminile. Il 23enne romano, un mese dopo aver rotto il ghiaccio con il trofeo alzato a Bucarest, ha completato una settimana dal rendimento in continua crescita non lasciando scampo ad Andrey Rublev: 6-2 6-4 il punteggio con cui il figlio d`arte ha conquistato il suo primo torneo dì questa categoria dopo la finale persa l`estate scorsa a Washington. Una prova di alto livello, come tenuta fisica e mentale e con un tennis solido e a tratti esplosivo contro un avversario di spessore, ora n. 17 ma a lungo fra i top 5. […] «È il miglior momento della mia carriera e il match più bello mai giocato. C`è qui tutta la mia famiglia, non riesco a descrivere la felicità che provo, è un sogno che si avvera», il commento di Flavio. «Lui ha provato a reagire come tutti i grandi giocatori ma credo di essere stato perfetto a non concedergli niente. Ho passato momenti difficili quest`anno, però ritengo di aver reagito sempre in modo lucido e professionale, riuscendo a far girare la ruota». Arrivano a Parigi con il morale alle stelle anche Bolelli e Vavassori, che giunti in Germania dopo quattro sconfitte di fila hanno dominato nell`atto conclusivo la coppia formata dall`argentino Molteni e dal brasiliano Romboli (6-4 6-0) così da cogliere il terzo trofeo del 2025 dopo Adelaide e Rotterdam, 6° complessivo insieme. Una vittoria che rilancia i davisman azzurri: 7° posto in classifica e 4° nella Race verso le Finals di Torino. […]

L’urlo di Cobolli spalanca Parigi (Vincenzo Martucci, Il Messaggero)

Il più atteso degli italiani è sempre e comunque Jannik Sinner, da numero 1 del mondo, da titolare del primo Slam stagionale e da semifinalista dell`anno scorso, battuto solo da Alcaraz e in 5 set […]. Ma, in attesa dell`esordio di domani del Profeta dai capelli rossi contro il francese dal gran servizio, Arthur Rinderknech, il Roland Garros si apre oggi sempre più nel segno del Rinascimento azzurro. Che schiera 11 uomini e 4 donne, con altri candidati importanti e oggi mette in campo Musetti-Hanfmann, Sonego-Shelton, Nardi-Marozsan, Gigante-Hassan e al femminile Paolini-Yuan e Stefanini-Teichmann. Intanto la corazzata azzurra tocca quota 10 titoli stagionali grazie alla doppietta di Amburgo: Flavio Cobolli domina in finale Rublev e la coppia Bolelli-Vavassori sigla il terzo urrà stagionale (6-4 6-0 a Molteni-Romboli). […] Dopo un inizio di stagione molto delicato, il 23enne Cobolli gioca la partita della vita, tutta offensiva, sconvolgendo da subito i piani e i sogni del favorito, Andrey Rublev, che si auto-punisce ferendosi a un ginocchio con la racchetta. L`ex promessa della Roma Calcio vola così 4-0 in 14 minuti e si aggiudica il primo set per 6-2. Quindi soffre per frenare il tentativo di ritorno del russo e salvare il 3-3 del secondo set, ma domina il braccio di ferro contro l`ex 5 del mondo (ora scivolato al 17), salva 6 palle break su 7, ne realizza 4 su 4 e la spunta per 6-4, con il vincente n. 25, un imparabile rovescio lungolinea. Felice per il primo successo “500- dopo il “250” di Bucarest di aprile e la promozione alla classifica record da domani di 26 Atp (da 35). «E’ il miglior momento della carriera e il match più bello mai giocato. C`è qui tutta la famiglia, non mi aspettavo di giocare così bene. Non riesco a descrivere la felicità che provo. È un sogno che si avvera». […] Come prevedibile, ma con tante più difficoltà del previsto, Novak Djokovic raggiunge un altro record della sua straordinaria carriera cogliendo, a 38 anni, il successo Atp numero 100, terzo di sempre dopo Connors (109) e Federer (103). Proprio nella Svizzera di Roger il Magnifico, nella finale di Ginevra, il fenomeno serbo cede il primo set per 7-5 commettendo doppio fallo contro il redivivo Hurkacz, poi si aggiudica due tie-break domando il polacco per l`ottava volta su 8 confronti. […] Intanto a Strasburgo, Elena Rybakina torna al successo un anno dopo Stoccarda, battendo Samsonova 6-1 6-7 6-1 e ringrazia provocatoriamente coach Stefano Vukov, bandito dalla Wta.

Djokovic 100 (Federica Cocchi, La Gazzetta dello Sport)

Cento di questi Nole. Novak ce l`ha fatta, nella settimana del suo trentottesimo compleanno ha finalmente raggiunto quota 100. Cento titoli in carriera, più della metà preziosissimi tra i 24 Slam e i 40 Masters 1000. Una contabilità in cui rientra anche l`oro olimpico di Parigi 2024, conquistato dopo una storica battaglia contro Carlos Alcaraz. Ha sofferto, ha rincorso, è caduto e si è rialzato poi ha finalmente centrato l`obiettivo. Djokovic ci ha abituato a questo, a raggiungere con caparbietà ogni traguardo che si è messo in testa durante la sua incredibile carriera. E chi pensava che conquistare il titolo a cinque cerchi, l`unico grande obiettivo che gli era sempre sfuggito, avrebbe placato la sua fame da cannibale, ha dovuto ricredersi ieri. Partita dopo partita, un passo dopo l`altro, Nole si è prima guadagnato la finale con Hurkacz, poi l`ha vinta in rimonta. Una lotta di tre ore contro un giocatore di dieci anni più giovane. Una vittoria della caparbietà e dell`esperienza, un trionfo della volontà perché nel ristrettissimo club dei “100”, fino a ieri riservato a due giocatori che del tennis hanno fatto la storia, voleva esserci anche lui. Eccoti dunque, Nole, al terzo posto di un podio scintillante con Jimmy Connors sul gradino più alto, con i suoi 109 trofei, e Roger Federer al secondo posto, a quota 103. Sono passati 19 anni dalla prima grande gioia ad Amersfoort, in Olanda, curiosamente in finale contro Nicolas Massu, anche lui olimpionico, che ieri era in tribuna come allenatore di Hurkacz. Uno spettatore privilegiato, il cileno: «Ricordo che mi aveva stupito la sua potenza – racconta Massu -, il suo spirito agonistico da vero combattente. E poi il suo tennis era davvero bello da vedere». Lo ha dimostrato anno dopo anno, crescendo, vincendo, alzando l`asticella a livelli altissimi per i rivali. Affamato di record ancora adesso, a 38 anni, con il fisico che fatica a scendere a patti con la fame del cannibale capace di restare in testa al ranking mondiale per un totale di 428 settimane, ben 118 più di Roger Federer: «Ho ancora voglia di fare la storia di questo sport – raccontava prima del torneo -, so che adesso i padroni sono Sinner e Alcaraz, ma fino a che continuerò ad amare così tanto la competizione e fino a che il fisico me lo permetterà, non ho intenzione di mollare». Nel giorno dell`ennesimo incredibile risultato, accanto a lui c`erano le tre persone più importanti, la moglie Jelena e i due figli Stefan e Tara: «Voglio ringraziare la mia famiglia, vi amo. Qui ci sono anche i miei genitori e i miei cugini, è bello avervi qui in un momento così bello. Dopo questa giornata, Ginevra sarà sempre un posto speciale per me», ha detto il serbo durante la premiazione, tradendo un pizzico di emozione. E poi i ringraziamenti al team, che da un paio d`anni non è più quello di un tempo: «Grazie per esserci sempre, nei momenti belli ed in quelli meno belli. Grazie perché sappiamo quanto è difficile stare al mio fianco quando gioco e le cose non vanno benissimo…». […] «Ho dovuto faticare per conquistare questo trofeo, ho dato tutto». […]

Djokovic immenso: titolo 100 (Stefano Semeraro, La Stampa)

Audace colpo dei soliti noti: gli italiani e Novak Djokovic. Ad Amburgo, Flavio Cobolli smonta 6-2 6-4 l`ex n. 5 del mondo (ora n.17) Andrey Rublev: dopo la stecca al primo turno di Roma contro Nardi, un riscatto in stile nel `500` tedesco, uno dei più antichi (1892) tornei del mondo. Per l`Italia è il 5° successo al Rothenbaum (gli altri: Pietrangeli 1960, Bertolucci 1977, Fognini 2013, Musetti 2022), il 102° in totale nell`era Open, 46 dei quali incassati dopo il 2018. A Ginevra, patria di Federer, il 38enne Novak Djokovic invece diventa il terzo socio del club dei “centenari”, strappando in rimonta (5-7 7-6 7-6) il titolo n. 100 a Huber Hurkacz, il polacco passato alla storia per aver rifilato l`unico 6-0 sull`erba al Genio Roger. Davanti a lui ora ci sono solo Jimmy Connors (109) e Federer (103). Per il Djoker, a poche ore dall`inizio del Roland Garros, festeggiamenti in campo con tutta la famiglia, zii e cugini compresi («grazie ai miei figli per aver saltato la scuola per essere qui con me»), mentre a Parigi oggi sarà il Nadal Day. Guest star: Roger Federer. Per Cobolli è il 2° centro Atp dopo quello raccolto, sempre sulla terra, a Bucarest in marzo. «È stato il miglior match della mia carriera», dice Flavio, da domani n.26 Atp. «Nel torneo ho giocato match tosti, ma per battere Rublev in finale ho dovuto fare qualcosa di speciale». […] L`Italia, che a marzo aveva vinto anche sulla terra di Marrakech con Darderi, sbarca dunque a Parigi con una autentica (ma pacifica) armata “rossa”, e già oggi occupa il Bois de Boulogne. Sul centrale tocca a Musetti-Hanfman e Sonego-Shelton (3° match dalle 12 e primo serale dalle 20.15), sul Lenglen a Paolini-Yuan (4° dalle 11), sul n. 8 a Nardi-Maroszan (3° dalle 11), sul n.13 a Gigante-Hassan (3° dalle 11).

Via con Musetti e piani con Sinner (Daniele Azzolini, Tuttosport)

Tanti e aitanti, baldi e anche un po` ribaldi, temerari e intemerati, gli italiani fanno squadra e si pongono al centro del Roland Garros. Allietati dalla quarta vittoria stagionale, firmata da Flavio Cobolli nel “500” di Amburgo, che lo spedisce dritto fra i primi trenta della classifica. E pronti ad affrontare il Resto dell`Empireo Tennistico, “il ciel ch`è pura luce”. Undici in tutto. Meno dei francesi (18) che hanno dato fondo a tutte
le possibili wild card. E degli statunitensi, che hanno ricreato un`armata (sono in 15), ma pagano dazio alla mancanza di campioni autentici. […] Una squadra di quelle che puntano in alto, da Champions League. L’unica con due punte nella Top Ten. Una va in campo oggi, Lorenzo Musetti, nella giornata inaugurale del torneo, sul Centrale che ha i colori di una meringa e un recente passato di grandi polemiche con la comunità di Boulogne-Billancourt, dove si trova, tra molto sudore operaio e moccoli tirati giù come petardi. Ristrutturato nel 2019, con il tetto mobile innalzato nel 2020, festeggia quest`anno i suoi primi 97 anni. Fu Emile Lesieur, nazionale di rugby negli anni Venti del secolo scorso, a chiedere con insistenza che la città del tennis fosse dedicata a Roland Garros, pilota ed eroe della prima Guerra mondiale, abbattuto dal fuoco delle contraeree nemiche. I due non erano giocatori di tennis, ma grandi amici. E l`impianto rappresenta oggi, nel mondo, il più grande monumento all`amicizia. Musetti sarà opposto a Yannick Hanfmann, 33 anni, tedesco di Karlsruhe, la città a ventaglio, per la forma che ha mantenuto negli anni. […] È un discreto attaccante, e cerca di risolvere gli scambi con il minimo dei colpi possibile, due o tre al massimo. Oltre quella soglia, mostra i suoi limiti. Negli Slam non ha mai superato il secondo turno, a Parigi l`ottenne nel 2023. Però ha battuto Musetti già due volte (2-1 i testa a testa), una a Todi poi a Madrid. Non era il Musetti di oggi, ed è vero, ma un minimo di attenzione è consigliata. Hanfmann, numero 137, ha superato le qualificazioni, dunque arriva al confronto ben rodato. E dopo Musetti, l`altro Lorenzo, Sonego, in sessione serale (dalle 20.15) contro Ben Shelton, numero 13 Atp. Non un match impossibile se il torinese andrà in campo con lo stesso spirito che lo condusse al successo sull`americano due stagioni fa, proprio al Roland Garros. Si trovarono al primo turno e di sicuro Shelton sul rosso ci sapeva fare assai meno di oggi. Ma la sua crescita, se è avvenuta, la deve ai campi in cemento, mentre sulla terra la sua frenesia trova ancora attriti insospettabili, che finiscono per renderlo assai più ordinario di come vorrebbe. […] Il torneo di Sinner comincia domani. L’ho presentato come una scalata, che partirà dal confronto con buona parte della squadra di Coppa Davis francese. Rinderknech, poi Atmane o Gasquet, e un possibile ottavo con Fils. Ma sono convinto che a uno come lui le attitudini da scalatore non manchino, e il fatto che sia sulla vetta ormai da un anno, mi sembra offra ottimi motivi per tacitare ulteriori possibili dubbi. Sostiene di essere ancora alla ricerca di se stesso, ma anche che il torneo di Roma gli abbia dato fiducia e messo molti buoni match nelle gambe. L’obiettivo resta la finale, e non è diverso da quello di Alcaraz. Se i due si ritroveranno, tra quindici giorni, sarà per una sfida carica di riconoscimenti e suggestioni. Un albero della cuccagna, suppergiù… C`è il confronto tra i due (7-4 per lo spagnolo), che Sinner tiene molto a riportare su binari più vicini. C`è il primo titolo da conquistare nello Slam sul rosso, mentre Alcaraz punta a tenersi stretto il trofeo vinto nel 2024. C`è infine, in quella testolina rosso fuoco, l`idea meravigliosa di annettere con il primo successo su una superficie diversa dall`amato cemento, anche il secondo Slam consecutivo della stagione. E poi, dall`alto di un divario ancora più netto in classifica, disporsi all`attenta osservazione degli sviluppi. E quali potrebbero essere? Qui è meglio fare una premessa, l`argomento è delicato. Sembra opportuno ricordare, a Sinner come a tutti noi, che ogni tentativo dichiarato di conquista del Grand Slam si sia smarrito tra frane e smottamenti non previsti. Il primo consiglio è infatti il seguente… Meglio non parlarne. Il Grande Slam è un`idea, ma pericolosa come un filo ad alta tensione. Ad accarezzarla anche solo per un attimo, c`è di che restarne fulminati. Oltre un secolo di tennis ha offerto appena 6 conquiste per 5 vincitori: Donald Budge nel 1938 e Rod Layer nel 1962 e 1969 per la parte maschile, Maureen Connolly nel 1953, Margaret Court nel 1970 e Steffi Graf nel 1988 per quella femminile. Ventidue invece i tentativi franati, 17 dopo i primi due Slam vinti, 5 a un passo dal traguardo. […] Il Grand Slam è come il Triplete, per centrarlo occorre essere corazzati oltre ogni dire. Lo è Sinner? Io penso di sì. Ma qui mi fermo e non ne parlo più.

Vai Jasmine, sorridi ancora! (Roberto Bertellino, Tuttosport)

Nella prima giornata del Roland Garros 2025 subito in campo Jasmine Paolini, fresca doppia regina di Roma e chiamata nello Slam parigino a difendere la finale dello scorso anno. Lo farà da n° 4 del mondo e quarta testa di serie iniziando l`avventura sul Suzanne Lenglen nel 4° match del programma a partire dalle 11 contro la cinese Yue Yuan, n° 89 Wta. Sono due i precedenti, giocati entrambi in Cina e sul duro, vinti dalla 29enne di Bagni di Lucca. […] “Jas” arriva alla sfida con un bilancio stagionale di 22 vittorie e 8 sconfitte e un crescendo di condizione fisica, tecnica e mentale, che la pone tra le favorite d`obbligo. «Più tempo per godermi il
successo al Foro? Non lo so. Penso che siamo abituati e che il tennis è così. Forse mi sarebbe piaciuto, sì. Ma sono felice di tornare di nuovo a competere. Mi piace: quindi è bello avere un altro torneo, un`altra possibilità
». […] Il “Day 1” sarà ricco di contenuti anche per quanto riguarda gli esordi di altre tenniste che partono con i favori del pronostico. E’ il caso della numero 1 del mondo, Aryna Sabalenka, che aprirà alle 12 le ostilità sul centrale, il Philippe Chatriet contro la russa Rakhimova. La bielorussa, fermata anzitempo a Roma, si è detta «pronta e più forte che mai sulla terra battuta». Andrà a caccia del titolo in un torneo che al massimo l`ha vista arrivare in semifinale nel 2023. A seguire sullo stesso campo si annuncia da non perdere il testa a testa tra la cinese Zheng, n° 8 del seeding, e la russa Anastasia Pavlyuchenkova, non compresa tra le 32 migliori del lotto ma a Parigi capace di issarsi in finale nel 2021. Debutterà alle 11 sul Suzanne Lenglen anche la “signora Monfils”, l`ucraina Elina Svitolina, n° 13 del seeding che sta attraversando un buon momento di forma. Troverà dalla parte opposta della rete la turca Sonmez. […] Che la grande kermesse abbia inizio con l`obiettivo di succedere nell`albo d`oro a Iga Swiatek, chiamata a una difficile riconferma.


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